Home FixingFixing Olimpiadi Sochi: San Marino in Russia. Un’aria di gioventù

Olimpiadi Sochi: San Marino in Russia. Un’aria di gioventù

da Redazione

Il Titano schiererà Federica Selva e Vincenzo Michelotti in gigante. Il capo missione Alberto Zampagna: “Ci aspettiamo di ben figurare”.

 

di Alessandro Carli

 

L’orso bianco, la lepre e il leopardo delle nevi. La mascotte della 22esima edizione dei giochi olimpici invernali – a Sochi, in Russia, dal 6 al 23 febbraio – non vuole sentire parlare di boicottaggi e così si sta preparando ad accogliere gli 85 Paesi partecipanti e i 3.000 atleti, impegnati in 15 discipline. Tra le nazioni che saranno “di scena” in Russia, c’è anche il Titano.

Dopo Innsbruck 1976, Sarajevo ‘84, Calgary ‘88, Albertville ‘92, Lillehammer ‘94, Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010 -, il Titano parteciperà per la nona volta alle olimpiadi invernali e schiererà due atleti: Federica Selva e Vincenzo Michelotti, entrambi in gigante. Nel ruolo di capo missione è stato chiamato Alberto Zampagna. Davide Minelli e Ettore Bezzi sono gli allenatori. In attesa di percorrere i 2.179 km che separano il Monte da Sochi, abbiamo raccolto le parole di Alberto Zampagna.

 

Un appuntamento molto importante anche per il Titano. Come vi siete preparati?


“Sono già diversi anni che prepariamo i ragazzi alle olimpiadi invernali, anche attraverso i mondiali e la coppa del mondo. Da giugno 2013 ci siamo dedicati con grande attenzione all’appuntamento di Sochi con allenamenti specifici sia a secco che sui ghiacciai. La squadra ha fatto molta palestra e, all’aperto, si è esercitata con i rollerblade. L’attività agonistica è partita a novembre”.

 

Quali sono le aspettative per le olimpiadi?


“Ci aspettiamo di ben figurare. E’ chiaramente difficile riuscire ad arrivare alle medaglie. L’auspicio è di svolgere un buon lavoro e di riuscire a lasciarsi alle spalle qualche nazione più blasonata. Sochi sarà di certo un’esperienza fantastica. Cercheremo di vivere al meglio questo importantissimo evento sportivo. E’ una bella vetrina sul mondo, anche per la Repubblica di San Marino”.

 

San Marino, in alcune discipline – ad esempio il motomondiale con De Angelis e Poggiali, e il tiro al volo con Perilli – ha saputo dire la sua. Qual è situazione tecnica nello sci?


“Lo sci è uno sport abbastanza difficile da praticare sul Titano. La squadra però è molto motivata. Sul Monte non sono tanti quelli che sciano. Sia Federica Selva che Vincenzo Michelotti non hanno ancora compiuto 18 anni e frequentano gli istituti superiori. Lo sci a livello agonistico richiede 50 o 60 giorni all’anno lontano dai banchi di scuola. Gareggiare ad alti livelli e spiccare è molto complicato, soprattutto per l’impegno che richiede questa disciplina. Federica e Vincenzo sono molto giovani: i campioni hanno più o meno 25-28 anni. I nostri ragazzi hanno tempo per crescere”.

 

Può crescere il settore degli sport invernali?


“Io credo di sì. L’obiettivo è di far crescere anche qui in Repubblica lo sport invernale. E’ stata creata una piccola pista a Serravalle. Vediamo se può essere ampliata. Ci piacerebbe essere in grado di poter ospitare anche altre federazioni straniere. Farle venire qui ad allenarsi. Da qualche tempo poi si può conseguire il titolo di maestri di sci alpino anche qui da noi”.

 

Al di là dell’evento sportivo, per il Monte è una finestra sul mondo…


“Sochi è uno strumento ‘politico’ molto importante. Al di là dei fatti di cronaca che anticipano la manifestazione – la Russia, Putin, eccetera -, durante le olimpiadi si parlerà molto delle nazioni che partecipano all’evento. I giornalisti poi hanno molto tempo a disposizione per scrivere su argomenti anche molto diversi. Il Titano è nel circuito dell’UNESCO: è Patrimonio mondiale dell’umanità”.

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