Home FixingFixing Olimpiadi Sochi. Speranze Kostner e Paris. Niente hockey e curling

Olimpiadi Sochi. Speranze Kostner e Paris. Niente hockey e curling

da Redazione

Rispetto al magro bottino di Vancouver 2010, per la nazionale azzurra a Sochi l’obiettivo di eguagliare almeno il numero di medaglie di 4 anni fa (appena 5: 1 oro 1 argento e 3 bronzi) non sembra così proibitivo.


Rispetto al magro bottino di Vancouver 2010, per la nazionale azzurra a Sochi l’obiettivo di eguagliare almeno il numero di medaglie di 4 anni fa (appena 5: 1 oro 1 argento e 3 bronzi) non sembra così proibitivo. La squadra italiana sarà composta da 113 persone, 69 uomini e 44 donne. Il più vecchio è Giorgio Di Centa, sci di fondo, 41 anni appena compiuti, seguito da un altro quarantenne di ferro, Armin Zoeggeler, il “cannibale”, lo slittinista targato Merano che vedrà per la sesta volta dal vivo sventolare la bandiera a cinque cerchi e soprattutto porterà il tricolore nella cerimonia d’apertura. Gli azzurri saranno presenti su tutti i fronti, in ogni disciplina, escluse due: l’hockey ghiaccio, dove l’Italia fatica a sfondare, e il mitico curling, le “bocce su ghiaccio con scopetta”, che invece incredibilmente non riesce ad attecchire. Le valanghe rosa e azzurra, ovvero le squadre di sci alpino, sono parse parecchio appannate ultimamente, qualche chance di podio le hanno soprattutto Innerhofer e Paris, e forse anche Thaler. Poi c’è la sempre meravigliosa Carolina Kostner nel pattinaggio artistico, mai salita sul podio olimpico ma reduce da un bronzo ai recenti Europei, e la coppia danza Cappellini-Lanotte. Nello short track riflettori puntati su Arianna Fontana, due volte medaglia nelle precedenti edizioni, giunta alla definitiva prova di maturità. Poi la parola d’ordine è sorprese. Potrebbero arrivare in particolare dallo snowboard, la più giovane e più spettacolare delle discipline olimpiche. Staremo a vedere.

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