Home categorieComunicati Stampa San Marino, Frontalieri. I sindacati: facciamo chiarezza su franchigia e contratti

San Marino, Frontalieri. I sindacati: facciamo chiarezza su franchigia e contratti

da Redazione

A seguito delle ultime iniziative annunciate dagli amici dell’Associazione Coordinamento Frontalieri, riteniamo necessario fare alcune precisazioni rispetto alle argomentazioni rappresentate nel relativo comunicato stampa del 31/01/2014.

Fermo restando che su un punto siamo tutti d’accordo, “… il lavoro da fare è ancora tanto”, riteniamo che l’emendamento alla legge di stabilità con il quale è stata introdotta la franchigia di 6.700 euro, per la prima volta priva di vincoli temporali, sia un atto positivo che va sottolineato e non minimizzato, in primo luogo per rispetto della verità ma anche dei parlamentari che si sono prodigati in un’operazione così particolarmente complessa dato il periodo.

A scanso di equivoci si cita il parere espresso dallo stesso Ufficio Legale della Camera che, riferendosi all’emendamento in questione dichiara: “… introduce a regime, cioè in via definitiva, a partire dal 1° gennaio 2014, una franchigia di 6.700 euro”. Riteniamo quindi che ciò possa fornire ai lavoratori frontalieri una rete di sicurezza per il presente periodo e fino all’emanazione di una legge ordinaria che ne ridefinisca in via definitiva la struttura.

Invece, il motivo per cui anche nell’anno corrente non si dovrà tener conto della franchigia ai fini del calcolo dell’anticipo 2014, è da ricondursi esclusivamente a quanto previsto dalla vecchia legge di stabilità, a riprova del fatto che non è mai possibile modificarne così “tranquillamente” i contenuti.

Fermo restando quanto anzidetto, va ricordato che la franchigia sarà invece computata sul saldo 2013 (da versare a giugno 2014), compensando, di fatto, il maggior esborso sopportato lo scorso anno dai lavoratori frontalieri.

Per quanto riguarda la natura dei contratti di lavoro, occorre precisare che, fermo restando l’immotivata disparità di trattamento e la necessità di superarla, con l’ultima stabilizzazione risalente al 2009, i frontalieri a tempo indeterminato sono passati a 2.500.

In occasione del rinnovo del contratto del settore industria, il Consiglio Grande e Generale ha approvato un Ordine del Giorno che prevede il riavvio del processo di stabilizzazione sulla base di quanto previsto dell’accordo contrattuale del 2005 (quattro anni di anzianità presso la medesima impresa). Tale riavvio era espressamente vincolato alla ratifica da parte italiana dell’Accordo contro le doppie imposizioni, ratifica che avrebbe dovuto coincidere con la fuoriuscita dalla black-list del M.E.F.

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