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San Marino, Consiglio Grande e Generale: la discussione delle Istanze d’Arengo

da Redazione

Oggi i lavori riprenderanno dal comma 22, dedicato alla relazione della Commissione Europea e alle conclusioni del Consiglio Europeo riguardo alle opzioni per la partecipazione dei Piccoli Stati al mercato interno dell’Unione Europea. Il report dell’agenzia Della Torre.

 

SAN MARINO – Le istanze d’Arengo continuano a occupare i lavori nella seduta del 23 gennaio: tre sono quelle accolte, la n. 22 per dedicare una piazza ad Alcide De Gasperi in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua scomparsa, la n. 14, approvata malgrado l’orientamento negativo del governo con 30 voti a favore e 23 contrari, per introdurre negli edifici pubblici, nelle scuole e nelle mense depuratori, colonnine erogatrici e fontanelle, eliminando gradualmente il ricorso all’acqua in bottiglia; la n. 29 per l’installazione di un sistema di illuminazione a lampade Led nel tratto stradale di Ca’ Valentino a Falciano. Nel corso dell’esame dell’istanza n.8, a favore dell’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, istanza comunque bocciata, viene accolto un ordine del giorno della maggioranza per “monitorare i percorsi formativi in atto e individuare interventi utili a rispondere in maniera più efficace i bisogni che gli alunni manifestano”.

Concluso il comma sulle istanze, segue una serie di ratifiche di accordi internazionali: quella dell’Accordo tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica orientale dell’Uruguay riguardante l’abolizione del visto di ingresso per ragioni turistiche; la ratifica dell’Accordo con la Repubblica ellenica per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, firmato a San Marino il 26 giugno 2013; infine viene ratificato l’Accordo di collaborazione con la Regione Emilia Romagna, firmato a Bologna il 10 giugno 2013.

I lavori dell’Aula terminano con la ratifica dei decreti delegati e decreti legge non scorporati. Il segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, annuncia la richiesta di scorporo per i decreti n. 164 e n. 180, di cui chiederà la sospensione, il primo “Disposizioni in materia di cooperazione per il recupero dei beni nel settore del reperimento e dell’identificazione dei proventi per il reato o altri beni connessi” e il secondo “Disciplina degli oneri deducibili di cui agli articoli 14, comma 7, e 148, comma 11, della legge 16 dicembre 2013 n.166 e definizione dello strumento di pagamento elettronico per il pagamento delle spese effettuate in territorio”.

Nella giornata di oggi, come stabilito dall’ordine del giorno, i lavori riprenderanno dal comma 22, dedicato alla relazione della Commissione Europea e alle conclusioni del Consiglio Europeo riguardo alle opzioni per la partecipazione dei Piccoli Stati al mercato interno dell’Unione Europea.

 

Di seguito una sintesi dei lavori:

 

Istanza d’Arengo n.8 – Per l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole sammarinesi. Respinta.

 

Odg dei gruppi di maggioranza, approvato a maggioranza.

 

Francesca Michelotti, Su: “La cronaca ci porta espressioni di cultura diffusa da cui emerge la totale ineducazione alla sessualità, fenomeni come la violenza e patologie che potevano essere evitate con più informazione. Il sesso è stato completamente sdoganato dalla televisione, dalla pubblicità, dal cinema. La cultura diffusa è riuscita a togliere di mezzo i valori per restituire all’atto sessuale la sua funzione fisiologica. Sono stati tolti di mezzo l’amore e l’intimità. Una volta si diceva fare l’amore, intimità, oggi si dice solo fare sesso, al pari di fare sport, jogging, fitness. Il tema della sessualità ha molte facce, c’è lo sviluppo, l’omosessualità, le gravidanze premature, le malattie trasmissibili. Penso che la nostra scuola dovrebbe inserire nel programma un’educazione al benessere, allo stare bene con sé stessi e con gli altri, in tutte le accezioni. Non si può lasciare una materia tale alla buona volontà degli insegnanti più avveduti. Ho potuto constatare quanta buona fede ma anche ignoranza accompagni certi fenomeni. L’improvvisazione è un rischio che dobbiamo evitare di correre, perché i segnali del malessere, compreso quello sessuale, vanno colti dall’inizio, prima che la situazione precipiti nella sofferenze”.

 

Franco Santi, C10: “Mi sarei aspettato un riferimento più definito rispetto questo tipo di attività, che credo sia essenziale per definire quel profilo culturale che devono avere i nostri giovani e che deve portare alla maturità. Credo si possa fare molto di più. Sarebbe un’occasione persa liquidare la proposta degli istanti perché le ultime quattro righe propongono un corso di studi specifico che oggi non si riuscirebbe inquadrare. Si deve invece raccogliere positivamente la proposta degli istanti per riuscire a definire un percorso per la nostra scuola, per verificare le condizioni e verificare in modo comparato se ci sono delle lacune e come poterle integrare”.

 

Nicola Renzi, Ap: “Michelotti ha detto che siamo in una società fortemente sessuata, il sesso è presente quotidianamente e tanti oggetti vengono mercificati partendo da un input sessuale. E’ un ulteriore dato su cui riflettere. Bisogna cercare di inquadrare quanto proposto dagli istanti. Evidentemente si sente un mancanza, anche se bisogna riconoscere che già molto si sta facendo nelle scuole sammarinesi e lo si sta facendo nel modo migliore, non confinando questa materia all’interno di una disciplina, ma trattandola nel modo inter e intra disciplinare. Nelle scuole medie c’è una collaborazione tra insegnanti, alcuni affrontano la parte biologica e altri quella sentimentale. Limitarlo a un insegnamento ne depotenzierebbe la coralità. Ricordo inoltre la collaborazione con altre istituzioni, non è una argomento limitato all’interno della scuola. Bisogna quindi favorire l’aspetto olistico e multidisciplinare. Inoltre, faccio notare che una riflessione sulla diversità, la si fa anche affrontando certi autori: Platone, Ovidio, Marziale, Cesare. Sono in disaccordo con Michelotti quando dice che non bisogna lasciare questo tema nelle mani di insegnanti inesperti. E’ infatti un aspetto pervasivo nella vita di tutti noi, con cui ci si confronta quotidianamente”.

 

William Giardi, Upr: “Penso si possa trovare una sintesi tra quanto espresso dal consigliere Michelotti, che vorrebbe affidare a professionisti questo tema, e la posizione di Renzi, che ribadisce il ruolo centrale dei professori. Tra la terza media e i primi anni delle scuole superiori, uno studente su tre ha il suo primo rapporto, il 30% degli studenti tra 14 e 16 anni. Un dato poi è che un 70% dei giovani attingono informazioni sull’educazione sessuale da amici e dal web. Non è solo una percezione che la scuola non faccia tanto. Il 30% restante è diviso tra scuola, genitori, associazioni quali parrocchia, scout. Condivido appieno quanto affermato da Michelotti quando dice che viviamo in modo sessuato ma poco informato. I giovani parlano del sesso come se fosse uno sport. Non si può disgiungere la sessualità dalla socioaffettività, è vero, ma sono materie che implicano delle competenze che mi auguro abbiano gli insegnanti delle nostre scuole. Appunto perché è materia così pervasiva si presta a tutti quei blocchi psicologici che ci spingono a chiederci se una persona con delle insicurezze, un professore come tutti noi, possa essere adatto a fare educazione sessuale. Lasciare l’insegnamento all’ars amatoria di Ovidio è azzardato. Sono quindi contrario a istituire un insegnamento specifico, ma chiederei al segretario di ripensare alla sua indicazione iniziale, nulla vieta che al prezioso lavoro svolto dagli insegnanti si possano aggiungere ore di professionisti, con competenze già presenti in repubblica, andando a completare il lavoro svolto dagli insegnanti”.

 

Francesco Morganti, Psd: “L’educazione sessuale è sempre stato un tema difficile da affrontare e non solo nel nostro Paese. Ad innescare una maggiore richiesta di educazione sono stati numerosi cambiamenti: la comparsa dell’Hiv, il timore per gli abusi sessuali sui minori e i cambiamenti nelle abitudini sessuali dei giovani. I media moderni sono diventati fonti di informazioni tuttavia distorte, non equilibrate e degradanti per le donne. E’ sorta la necessità di contrastare immagini fuorvianti. Questi fattori rendono urgente un’azione più efficace nelle istituzioni, l’Oms sta diffondendo nei vari ministeri della salute e della formazione l’indicazione di aggiornare l’educazione sessuale, perchè alla luce dei cambiamenti degli ultimi decenni, è impensabile non proporre nuove proposte pedagogiche nella aule. A San Marino, pur essendo previste alcune ore di insegnamento dedicate all’educazione sessuale, sarebbe utile potenziarle, con approccio multidisciplinare. I gruppi consiliari di maggioranza hanno proposto un Odg che va in questa direzione”.

 

Manuel Ciavatta, Pdcs: “Sull’istanza in sé non siamo favorevoli all’accoglimento, ma come maggioranza abbiamo proposto un odg, perché abbiamo a cuore questa tematica. Do lettura del testo: ‘Il Consiglio Grande e Generale, preso atto che l’educazione sessuale fa parte della programmazione educativa dei singoli ordini di scuola e che la modalità di svolgimento di tale insegnamento è nelle competenze del collegio docenti, dei consigli di classe e dei consigli di plesso e di istituto, invita la segreteria di Stato per l’istruzione e la Cultura a monitorare i percorsi formativi in atto, al fine di individuare eventuali interventi riguardanti la tematica dell’educazione sessuale utili a rispondere in maniera sempre più efficace ed adeguata ai bisogno che gli alunni e le famiglie manifestano”.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “Probabilmente, di fronte alle nuove emergenze, è necessario intervenire nella formazione dei docenti che possono sempre meglio calibrare la loro funzione e agire nell’ambito delle loro materie in queste problematiche. La questione del benessere sollevata di Michelotti mi ha colpito, anche quanto sostenuto da Giardi. quando dice che la maggior parte delle informazioni ai giovani non arriva più dalla scuola e dalla famiglia, è un fatto che ci sfugge di mano. E’ necessario un intervento su questo fronte. Se poi mettiamo che i filtri dei media del passato non ci sono più e che oggi Internet sta superando tutti gli altri media con la sua disinformazione, è evidente che non possiamo delegare a un mondo senza controllo l’educazione dei giovani su questa specifica materia, ma anche su altre. E’ necessario un intervento da parte della agenzie educative, quindi le famiglie, ma anche la scuola ha un ruolo strategico fondamentale. Ben venga l’odg della maggioranza la ricognizione che viene proposta in capo alla mia segreteria e il lavoro che si potrà fare insieme ai docenti e ai soggetti che si confrontano in maniera attiva con la scuola. La cosa non deve assolutamente sfuggirci di mano”.

 

Dichiarazioni di voto sull’Odg:

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Chiederei alla maggioranza di ritirare l’odg che è estremamente generico. Se si andrà a votare il nostro voto non potrà che essere contrario, mi chiedo che senso abbia un odg di questo tipo”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Anche a nome di C10, per annunciare il voto favorevole a questo Odg. E’ un po’ acqua fresca, ma la presentazione di un odg è un segnale di attenzione e ci sembra un piccolo successo cui rendere omaggio”.

 

William Giardi, Upr: “Dichiaro l’intenzione di Upr nell’appoggio a questo odg”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Esprimo il voto favorevole del mio gruppo”.

 

Istanza d’Arengo n.23 – Per il rilascio da parte della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura della cosiddetta “certificazione di equipollenza” al diploma di scuola secondaria superiore e al diploma di laurea a livello universitario conseguiti nella Repubblica Argentina per il loro riconoscimento a fini lavorativi. Respinta.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato alla Pubblica Istruzione: “Il tema è molto delicato. Noi stiamo lavorando per tentare di entrare in circuiti di equipollenza che possano riguardare una pluralità di Stati, ma il procedimento è molto complesso e lento. La richiesta di questa istanza d’Arengo però probabilmente è fuori dalla nostra portata”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “E’ un problema importante. Nell’auspicio che la Segreteria voglia procedere nei termini più celeri possibili nella valutazione di tutte le opportunità che possono portare al riconoscimento dei titoli di studio, noi crediamo che un accoglimento dell’istanza possa essere positivo”.

 

Denise Bronzetti, Indipendente: “L’istanza tocca un problema reale e concreto che in questo caso viene circoscritto ai cittadini di origine argentina. Tuttavia non credo che si possa risolvere il problema delegandolo all’Ufficio del Lavoro. Forse varrebbe la pena che la segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione si attivi per cercare di capire come intervenire su questa materia”.

 

Franco Santi, C10: “Non si può liquidare in poche parole il problema così come ha fatto il segretario Morganti. E’ una mancanza di rispetto nei confronti dei diritti legittimi dei cittadini sammarinesi. Richiedo al Governo di attivarsi per trovare una soluzione”.

 

Francesca Michelotti, Su: “E’ opportuno riattivare un canale diplomatico tra la segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione e il Ministero Italiano per affrontare questa problematica e dare risposta ai sammarinesi”.

 

Nicola Renzi, Ap: “Io invito caldamente la segreteria di Stato ad attivarsi per valutare quali sono le possibilità che noi abbiamo per porre in essere meccanismi adeguati a valutare le effettive competenze rappresentate dai titoli presentati. Ho rispetto per l’istanza presentata ma credo che l’impegno massimo, a breve termine, sia rivolto al riconoscimento dei titoli di scuola superiore”.

 

Istanza d’Arengo n.24 – Perché l’allievo con diagnosi non sia lasciato solo in classe durante le ore di insegnamento di lingua straniera; perché i sostegni di lingue siano assegnati a insegnanti specializzati; perché sia dato all’alunno con diagnosi la possibilità di essere affiancato da un docente di sostegno anche presso la scuola secondaria superiore. Istanza respinta a maggioranza.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per l’Istruzione: “Non siamo favorevoli all’accoglimento dell’istanza: stiamo lavorando a una Legge di riordino complessiva che regolamenti nuovamente la materia, riuscendo anche a valorizzare la figura dell’insegnante di sostegno e rendendo la presenza di un alunno con disabilità in aula un momento di arricchimento per la classe. Contiamo di essere pronti per l’inizio del nuovo anno scolastico con la Legge. L’Istanza è da respingere perché parte dall’esigenza degli insegnanti e non della scuola. San Marino non rinuncia a questo problema”.

 

Matteo Zeppa, Rete: “Non si può consentire alle istituzioni di lasciare queste persone da sole. L’istanza è molto chiara e chiedo allo Stato di intervenire in un percorso educativo di accompagnamento in determinati contesti per gli studenti che hanno problemi di apprendimento. Noi voteremo a favore dell’istanza d’Arengo perché non ci sentiamo di voltare le spalle neppure a una persona che ha problematiche”.

 

Denise Bronzetti, Indipendente: “Non va mai bene che gli allievi con diagnosi vengano lasciati soli. Sia che questo si verifichi durante le ore di lingua, sia che avvenga durante altri insegnamenti. Preferirei che alcune risorse dello Stato vengano impiegate per garantire un futuro migliore a coloro che sono stati più sfortunati di altri”.

 

Franco Santi, C10: “Mi sento di condividere l’indicazione del segretario Morganti sul fatto che non può essere accolta l’istanza”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Non si può parlare di spending review su queste tematiche. Non si può penalizzare sempre o il lavoro dipendente oppure l’istruzione, dove spesso sono i più deboli a pagare. Nel ribadire il nostro sostegno agli istanti chiedo al segretario Morganti di dare indicazione su quali sono gli obiettivi che si pone in tale materia”.

 

William Giardi,Upr: “La spending review non può colpire le persone già svantaggiate, hanno ragione i colleghi. Per un dislessico le lingue straniere sono un problema grosso, la dislessia colpisce il 4% della lingua italiana, in inghilterra è ben più grave perché la lingua non è trasparente. Mi piacerebbe che la normativa in materia di disturbi evolutivi specifici trovi il modo di favorire il miglior successo scolastico con misure di supporto adeguate”.

Grazia Zafferani, Rete: “Si pensa sempre che le istituzioni dovrebbero riuscire a risolvere problemi che emergono da anni. A San Marino un bambino su 7 ha un disturbo speciale di apprendimento, ha bisogno di strumenti diversi per apprendere, per questo ci sono insegnanti apposta. Chiedo di accettare questa istanza, è normale che lo Stato garantisca l’accesso all’apprendimento e alla cultura a tutti i ragazzi, allo stesso modo”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Gli istanti non si sono posti il problema che le difficoltà sono diverse e che serve un approccio individuale. Trovo che l’istanza non sia chiara, generalizza una cosa che deve essere attentamente individualizzata. L’intervento di sostegno per l’integrazione scolastica prevede l’affiancamento con del personale educativo che non sempre assiste il ragazzo, spesso assiste la classe. L’istanza non c’entra il problema. Sono convinta che ci sono situazioni in cui l’insegnante specializzato non deve esserlo in lingue, ma in altro. E non mi piace nell’istanza la sfiducia al sistema scolastico sammarinese. San Marino si è guadagnato un posto nella dislessia dove siamo all’avanguardia nel mondo, spero lo sappiate. A San Marino si tiene un convegno biennale a cui partecipano persone del settore da tutto il mondo. Basta flagellare il Paese come se non sapesse fare niente. E ancora, io mi fido della commissione tecnica, E’ un’istanza superficiale e per questo non la voterò”.

 

Nicola Renzi, Ap: “Ho apprezzato l’intervento molto sentito del consigliere Michelotti. Vorrei evitare di presentare una realtà sammarinese non all’altezza. La maggioranza sta lavorando a un progetto di legge che affronta questi aspetti che spero arrivi quanto prima in Aula. Quando si parla di materie come questa bisogna cercare di uscire dallo stereotipo. Teoricamente ci diciamo tutti disponibili a porre in bilancio risorse infinite, ma quando si parla di altri provvedimenti, tutti dimenticano quanto sostenuto fino a prima e sono propensi a togliere risorse nella scuola”.

 

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura, replica: “Con la legge che ho annunciato si vuole intervenire sulla materia, si vuole far capire che l’insegnante di sostegno non é l’ultimo della lista, chi ricopre in questo luogo deve avere la capacità di supportare la classe che insieme affronta il problema della diversità. La classe deve crescere tutta insieme e non lasciare da parte nessuno. La legge sarà discussa a febbraio e spero sia approvata al massimo in marzo, in tempo utile per il prossimo anno scolastico. La legge è bene che non viaggi nella direzione di questi specifichi casi, ma riguardi tutti i disturbi di apprendimento. L’istanza é da respingere perché parte dalle esigenze degli insegnanti, ma San Marino non dimentica questo problema”.

 

Matteo Zeppa, Rete, replica: “L’istanza non prende in esame una patologia e non è vero che l’insegnante di sostegno è suddito di quello di ruolo, sa benissimo quali sono i suoi compiti. Se si vuole dire che l’istanza è scritta male, credo che ci sia un organo competente per deciderlo. Se tutte le istanze strane sono definite superficiali perché tutelano solo una parte e non tutti, allora mi viene di chiedere a cosa serva ancora l’istanza d’arengo. Credo invece che un’istanza, anche se firmata da una sola persona, abbia una sua dignità.

 

Istanza d’Arengo n.22 – Per dedicare una piazza ad Alcide De Gasperi in occasione del sessantesimo anniversario della sua scomparsa. L’Istanza è accolta a maggioranza.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari Interni: “Il governo esprime parere favorevole all’accoglimento di questa istanza”.

 

William Giardi, Upr: “Si vuole sottolineare l’importanza storica di Alcide de Gasperi, riassunta nell’ambito di un congresso del 2011, ricordo poi il processo di beatificazione in corso, inutile ribadire l’importanza dello Statista, tra i padri dell’Europa. Accolgo con favore l’orientamento del governo”.

 

Oscar Mina, Pdcs: “Ringrazio gli istanti per l’omaggio al grande statista, leader indiscusso della Democrazia cristiana, con un rapporto diretto con la nostra Repubblica. Fu un grande amico di San Marino, esprimiamo parere favorevole per ricordarlo”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Non avevo dubbi sugli esiti di questa istanza, altre risultano più interessanti. Ieri in più occasioni abbiamo constatato che spesso certe istanze non dovrebbero essere portata in Aula perché apportano poco contenuto. Però alla fine sono questa le uniche che riescono ad essere accolte. Ma non abbiamo dei cittadini sammarinesi cui dare nome alle nostre vie? Mi asterrò dal voto, perché mi trova totalmente indifferente”.

 

Marco Podeschi, Upr: “Non ci sono istanze inutili, sbagliate, ci sono istanze punto e basta. E devono essere esaminate con la dignità che meritano. Ringrazio chi ha presentato un’istanza d’Arengo, forse un Paese come San Marino doveva da decenni dedicare una piazza a De Gasperi. Quest’anno ricade il sessantesimo anniversario dalla sua scomparsa e mentre dedichiamo lui una piazza, siamo ancora in black list. A Roma lunedì il segretario Valentini faccia presente che San Marino celebrerà l’anniversario per ricordare De Gasperi”.

 

Nicola Renzi, Ap: “In questa tornata di discussione delle istanze, questa doveva essere discussa successivamente alla precedente che trattava l’intestazione di una via a un altro personaggio sammarinese. Per accordo si è deciso di rinviare la discussione a un altro momento. Anche nel principio della titolazione di una via o di una piazza c’è la volontà di tramandare un ricordo, non è di secondaria importanza, ma è molto rilevante. Accogliere questa istanza è positivo e per ricordare i rapporti che De Gasperi ha avuto con la Repubblica sammarinese e il convegno a lui dedicato. Esprimo voto favorevole mio e del mio gruppo”.

 

Francesca Michelotti, Su: “Sono pienamente d’accordo con chi ha detto che quest’istanza è inutile. Dobbiamo parlare di cose serie. Questa serve solo ad accreditarsi di fronte al popolo democristiano. De Gasperi è mai stato a San Marino? Ci ha dato i soldi quando ne avevamo bisogno, è vero, ma allora anche l’America ce li ha dati. Ogni parte ha i suoi maestri e i suoi eroi. Se si fa una piazza a De Gasperi, anch’io voglio una piazza con un viale dedicato a Berlinguer. La sua memoria è ben più utile perché è stato il primo uomo politico che ha tirato fuori la questione morale. Lo Stato deve essere terzo e superiore. Questa istanza è di un provincialismo spaventoso”.

 

Manuel Ciavatta, Pdcs: “Siamo favorevoli all’accoglimento di questa istanza”.

 

Istanza d’Arengo n.14 – Per l’uso, al fine di idratazione – da parte di mense e uffici pubblici prima e poi da parte delle scuole e infine anche in ambienti domestici e privati – di acqua corrente tramite l’ausilio di depuratori, colonnine erogatrici, fontanelle, ecc. o, in alternativa, perché sia introdotta l’alternativa a “km zero” in modo che il consumatore possa scegliere consapevolmente quale acqua acquistare o consumare. Approvata con 30 voti a favore e 23 contrari.

 

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega per i rapporti con l’Aass: “E’ intenzione del governo valutare la fattibilità del progetto proposto, ma invitiamo il Consiglio Grande e Generale a non accogliere l’istanza d’Arengo pur condividendone lo spirito e ritenendo interessante le finalità perseguite”.

 

Denise Bronzetti, Indipendente: “Rispetto l’indicazione della segreteria di Stato, ma inviterei il segretario Lonfernini ad una ulteriore valutazione perché non vedo elementi ostativi nell’accogliere l’istanza d’Arengo”.

 

Franco Santi, C10: “Mi associo alle parole della collega Bronzetti, il segretario Lonfernini era d’accordo con le finalità dell’istanza e dunque non comprendo perché non venga accolta. Credo che l’istanza vada approvata. Condivido la valorizzazione dell’acqua del rubinetto e l’installazione di casine dell’acqua, ma contestualmente nei luoghi pubblici a mio avviso, andrebbero tolte le bottiglie di plastica”.

 

Matteo Zeppa, Rete: “Belle le parole del segretario Lonfernini, dunque mi sfugge perché la decisione finale sia quella di non intraprendere un percorso virtuoso come quello proposto nell’istanza d’Arengo. L’istanza va accolta”.

 

Marco Podeschi, Upr: “Durante la maratona consiliare dello scorso dicembre sono state consumate centinaia di bottigliette di vetro da parte del Consiglio Grande e Generale. Ed allora perché non ci dotiamo noi stessi per Palazzo Pubblico di un distributore di acqua corrente? Su questa istanza d’Arengo sfido i consiglieri di maggioranza, che si dicono favorevoli all’ambiente, per capire cosa faranno. La politica si cambia anche con piccoli gesti”.

 

Elena Tonnini, Rete: “Crediamo che questa istanza possa essere accolta e fare guadagnare rispetto al segretario Lonfernini per il suo operato”.

 

Augusto Michelotti, Su: “La relazione ci ha illuso che l’istanza poteva passare, ma il segretario ha smorzato gli entusiasmi. Forse una politica ambientale non si vuole veramente fare. Forse meglio un no all’approvazione di decine di istanze ambientali e nessuna attuata come in passato. Nel 2014 scade poi l’ultimatum per le bottiglie di plastica a San Marino. E’ stata approvata un’istanza in cui si diceva che entro il 2014 fossero abolite tutte le bottiglie di plastica del Paese. Adesso dovremo prendere atto di questa situazione, entro quest’anno staremo a vedere quali provvedimenti prenderà lo Stato. Bisognerà usare vetro, fontane e fontanelle. Mi auguro l’istanza passi perché va nella direzione giusta”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Resto perplesso dalla posizione del segretario, spero il dibattito faccia riflettere lui e i colleghi di maggioranza”.

 

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega per i rapporti con l’Aass, replica: “Ho detto che ero d’accordo con l’istanza perché è parte di un’attività in corso dell’azienda. Ma quello che viene richiesto dagli istanti è l’eliminazione delle bottiglie negli edifici pubblici, non possiamo prendere un impegno che in sei mesi non siamo in grado di realizzare. In sei mesi non siamo in grado di avere gli erogatori, perché dovrei essere disonesto con i cittadini?. E’ mia volontà accelerare il percorso di realizzazione in corso di altre case dell’acqua ma sei mesi è troppo poco tempo per ammodernare il paese rispetto quanto non ha fatto in 20 anni su questo aspetto”.

 

Roberto Ciavatta, Rete: “Alle mense si potrebbe introdurre la brocca filtrante già da domani. In questi 12 anni ho risparmiato circa 3 mila euro da quando non uso acqua in bottiglia. Per un Paese come San Marino varrebbe 7 mln e mezzo di risparmio. Se non fosse possibile in 6 mesi ovviare tutte le situazioni, magari è possibile introdurre delle alternative, in mensa si può dare la possibilità di scegliere la bottiglietta a pagamento o la brocca gratis. Non vedo la difficoltà di sei mesi”.

 

Franco Santi, C10: “Non credo sia un problema di tempistica, il termine di sei mesi non è di applicazione perentoria, si prevede solo una relazione del segretario rispetto gli impegni presi, è un processo che richiederà tempi ben più lunghi”.

 

Marco Podeschi, Upr, replica: “Lei segretario è coerente con quello che dice, ma parlo al governo, ricordo che la legge 150 del 2012, all’articolo 18, si era impegnato a fare l’agenda digitale, mi chiedo perché si è impegnati l’Aula per prevederla, ma sono passati 15 mesi e non c’è. Farò nei prossimi mesi una ricognizione per vedere quante istanze sono state realizzate in sei mesi. L’acqua è un bene di tutti, San Marino può fungere di esempio”.

 

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega per i rapporti con l’Aass, replica : “L’operatività è tuttora in corso, auspico ci sia fiducia da parte dei cittadini, posso prendere l’impegno che fornirò a tutti i gruppi una relazione su ciò che stiamo facendo rispetto quanto contenuto nell’istanza. Confermo la mia posizione, prendo questo impegno e raccolgo la sfida del consigliere Podeschi per l’erogatore a Palazzo pubblico”.

 

Istanza d’Arengo n.29 – Per l’installazione di un sistema di illuminazione adeguata nel tratto stradale di Cà Valentino (Falciano), anche ricorrendo all’utilizzo di lampade a led. Approvata.

 

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega per i rapporti con l’Aass: “La giunta di Serravalle ha espresso parere sfavorevole in quanto la zona è già illuminata e vi sono altre zone scoperte che rappresentano una priorità, ma si impegna a ulteriori verifiche per l’eventuale potenziamento dell’illuminazione e la messa in sicurezza del tratto stradale. In parallelo, la segreteria si impegna a valutare l’inserimento di ulteriori strumenti di sicurezza, quali i rallentatori del tratto stradale”.

 

Marco Podeschi, Upr: “Sentendo il parere del segretario condivido il fatto che siano necessarie delle verifiche e che si tenga in considerazione il parere della giunta di Castello. Spero che l’istanza venga accolta per una questione di sicurezza degli abitanti e, se deve essere potenziata l’illuminazione, che siano introdotte lampade led a basso impatto.

Elena Tonnini, Rete: “Siamo di fronte a un’istanza che pone un problema e la sensibilità dei cittadini, che richiedono tecnologia a basso impatto energivoro. Accogliamo con favore l’impegno della segreteria a verificare la necessità di inserire l’impianto di illuminazione, speriamo il concetto di sicurezza, ribadita come priorità del governo, sia tenuta in considerazione sempre. Per noi l’istanza è possibile accoglierla, valutando l’opportunità dell’illuminazione a giorno, se sia evitabile, perché comporta spreco di energia”.

 

Augusto Michelotti, Su: “L’area segnalata, per sua posizione molto vicina al confine di Stato, è scelta spesso come zona da malintenzionati per fare furti, quindi l’illuminazione potrebbe essere un deterrente. Mi auguro l’istanza sia approvata, gli abitanti di via Ca’ Valentino meritano attenzione per i fatti spiacevoli avvenuti”.

 

Alessandro Mancini, Ps: “Sono favorevole all’istanza d’Arengo. E’ una strada importante. C’è un problema di sicurezza importante legato alla viabilità. Nelle ore di punta la strada è molto trafficata e ha diverse attività commerciali presenti in zona. Resto perplesso del parere espresso dalla giunta di Castello”.

 

La replica di Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato al Turismo con delega ai rapporti con l’Aass: “Sull’illuminazione a led: non si tratta di progetti pilota ma della normale prassi, mano a mano sostituiamo i vecchi impianti di illuminazione. Confermo la volontà, nonostante la contrarietà della giunta di Castello, di approvare l’istanza d’Arengo”.

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