Home NotizieSan Marino San Marino, flash mob degli artisti del Titano per sensibilizzare le istituzioni

San Marino, flash mob degli artisti del Titano per sensibilizzare le istituzioni

da Redazione

Alla manifestazione oltre il Capitano di Castello, Sergio Nanni e Federico Cavalli in rappresentanza della Giunta di Castello, era presente anche il Segretario di Stato alla Cultura, Giuseppe Maria Morganti: “Partendo dalle ragioni di tutti – ha detto Morganti – occorre trovare la via affinché antipatici divieti, vengano superati da regole certe e condivise”.

 

SAN MARINO – Generalmente la finalità dei flash mob è quella di fare intrattenimento o spettacolo, in alcuni casi, però, viene utilizzato per organizzare delle proteste lampo. Questo è forse il caso di quello che si è svolto domenica 19 gennaio alle 18.30 a Borgo Maggiore e che in sostanza ha dato vita alla nascita spontanea del collettivo artistico FattiDiNote. Per essere più precisi si è trattato di uno smart mob, questo il termine con cui vengono definite delle mobilitazioni che hanno scopi precisi. Lo scopo del gruppo di artisti, soprattutto musicisti e appassionati di musica, era quello di rivendicare il valore artistico-culturale del fare musica, troppo spesso sottovalutato e non considerato dalle istituzioni e dagli stessi gestori dei locali dove si svolgono eventi di musica dal vivo.

A dare il “la” alla “protesta”, è stato il recente annullamento degli eventi di musica live in programma in alcuni locali di Borgo Maggiore, dovuto alla presunta mancanza di autorizzazioni da parte delle autorità preposte. Il divieto in realtà nasce dal passato e non è legato ai volumi, in termini di decibel, non rispettati da band e musicisti, ma piuttosto da un eventuale disturbo della quiete pubblica dato dagli avventori dei diversi locali. Musicisti e gestori dei locali, vengono quindi penalizzati “conto terzi” e non per delle loro specifiche negligenze.

“La musica, il ballo, ma in generale qualunque forma d’arte è cultura. Da sempre i popoli hanno tramandato le loro tradizioni attraverso gli strumenti più semplici a loro disposizione: i cinque sensi.

Questa è una condizione innegabile e per questo riteniamo che ogni forma d’arte dovrebbe essere allo stesso modo valorizzata, perché è lo specchio, l’anima, la storia di un popolo.

Quello che è successo a Borgo Maggiore è solo lo spunto per esporre quello che riteniamo sia un atteggiamento generalizzato inaccettabile. Non vogliamo schierarci con questo o l’altro, facendo un’azione partigiana e soprattutto non vogliamo assolutamente difendere chi non rispetta le regole, ma le regole ci devono essere, precise e uguali per tutti. Vogliamo ribadire che la musica è cultura e non è un prodotto da supermercato utile solo a fare soldi. A San Marino ci sono artisti in tutti i settori, di enorme potenziale, che non sono assolutamente presi in considerazione per il loro valore, ma vengono considerati sempre e solo come uno strumento che porta denaro, nella migliore delle ipotesi, o che potenzialmente da fastidio nella peggiore”.

Alla manifestazione oltre il Capitano di Castello, Sergio Nanni e Federico Cavalli in rappresentanza della Giunta di Castello, era presente anche il Segretario di Stato alla Cultura, Giuseppe Maria Morganti. Per il Segretario Morganti, il problema non è nelle istituzioni, ma nei rapporti di convivenza sociale. “Partendo dalle ragioni di tutti – ha detto Morganti – occorre trovare la via affinché antipatici divieti, vengano superati da regole certe e condivise”.

“Abbiamo potuto confrontarci con il Capitano di Castello e i rappresentanti della Giunta di Borgo Maggiore, oltre che con il Segretario Morganti- ha spiegato Giacomo Volpinari del collettivo FattiDiNote – e capire la questione del “divieto” di musica nel centro di Borgo. Sono state, inoltre, fatte presenti diverse questioni inerenti al mondo dei musicisti, dei locali e più in generale della situazione della musica a San Marino, vista da chi quest’arte la pratica per hobby, da chi la pratica per professione e da chi ama semplicemente seguirla ed ascoltarla. Il bilancio finale è positivo, le questioni emerse sono diverse, soprattutto riguardo normative e regolamenti non sempre chiari, e la dichiarata disponibilità dei rappresentanti istituzionali presenti a ragionare congiuntamente sui temi emersi, non può che darci soddisfazione”.

“In questi giorni – dice Andrea Olimpi direttore artistico del Posto Pubblico – ho letto sui giornali diversi articoli in cui si attaccava la Giunta di Borgo per aver negato la possibilità di fare eventi musicali e di intrattenimento nei locali, ma il problema non è esattamente questo, piuttosto risiede nella mancanza di una normativa. Voglio cogliere l’occasione per ribadire che non c’è nessuna forma di attrito tra i gestori e la Giunta, anzi, il dialogo è aperto da diverso tempo proprio nella ricerca congiunta di soluzioni idonee. La volontà espressa da entrambe le parti è sicuramente tesa allo svolgimento di quelle attività tese a valorizzare e rivitalizzare il Borgo, con una normativa e regole certe che permettano di lavorare e far lavorare in modo sereno l’uno e l’altro”.

Tra le problematiche emerse durante la manifestazione, ci sono state anche quelle legate al diritto d’autore e quelle fiscali per gli artisti sammarinesi che si esibiscono all’estero. Al termine il Segretario di Stato, Giuseppe Morganti, ha ribadito la sua disponibilità a confrontarsi con gli esponenti del collettivo al fine di trovare, laddove possibile, soluzioni tese a risolvere i problemi riscontrati. Altrettanto è stato espresso dal Capitano di Castello, Sergio Nanni, che ha chiesto assieme alla Giunta di Castello, di incontrare i gestori e i rappresentati dei locali di Borgo Maggiore.

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