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San Marino, Movimento Civico 10 sulla lettera degli insegnanti precari

da Redazione

Il Movimento Civico 10 esprime profonda amarezza dopo aver visto la lettera inviata nei giorni scorsi da alcuni insegnanti precari. Lettera in cui interrogano la pubblica opinione chiedendosi perché proprio loro, che già sono penalizzati su molti aspetti, devono subire un taglio dello stipendio del 6,5%, anziché dell’1,5% previsto per chi svolge il loro stesso lavoro ma gode di un regime contrattuale diverso.

Il nostro movimento è consapevole delle difficoltà del nostro Stato e della necessità di incamerare maggiori risorse chiedendo anche alcuni sacrifici.

Ma crediamo, innanzitutto, che il ruolo dell’insegnante debba essere messo al centro della ricostruzione culturale della nostra comunità, valorizzandolo per la sua funzione educativa, culturale, etica e sociale nei confronti dei giovani studenti che sono il futuro della nostra società.

Crediamo profondamente ingiusto colpire maggiormente i precari, chi è rimasto fuori dalle ultime stabilizzazioni, chi gode di meno tutele e di retribuzioni già più basse e nello stesso tempo salvaguardare i più protetti, i più tutelati che già hanno retribuzioni più elevate pur svolgendo le stesse mansioni.

Questa scelta assurda del governo, ha coinvolto purtroppo tutto il settore pubblico allargato: così i precari ci rimetteranno di più, quelli più protetti di meno.

In un momento come questo, deve essere tenuta in considerazione, nella richiesta di ulteriori sacrifici, la certezza del lavoro, che evidentemente un lavoratore precario non ha.

Come spesso accade, per una logica di garanzia di diritti acquisiti, i più protetti ci rimettono meno.

Cosa che oggi non è più accettabile.

Chiediamo quindi al Governo di rivedere questa impostazione gravemente iniqua e culturalmente sbagliata.

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