Home FixingFixing L’evanescenza onirica delle opere di Eron, fino al 12 gennaio in mostra sul Titano

L’evanescenza onirica delle opere di Eron, fino al 12 gennaio in mostra sul Titano

da Redazione

Tra poco, il 12 gennaio, giungerà a termine la mostra Eron Blending. È stata un’esperienza estremamente positiva, che ha visto la partecipazione di tante persone. L’abbiamo visitata in dicembre e ve la raccontiamo.

di Lorenzo Giardi

 

SAN MARINO – Tra poco, il 12 gennaio, giungerà a termine la mostra Eron Blending. È stata un’esperienza estremamente positiva, che ha visto la partecipazione di tante persone, di cui 300 solo all’inaugurazione, con una media di 380 ingressi al giorno. In questo periodo natalizio non ci si è infatti limitati ai mercatini e ai soliti eventi natalizi, ma sono stati organizzati anche importanti appuntamenti culturali, come Il Mondo di Leonardo e l’esposizione di Eron, che hanno contribuito in modo determinante – dati alla mano – al successo turistico del già eccellente Natale delle Meraviglie.

L’abbiamo visitata in dicembre, con la famiglia, spinti da curiosità e interesse per queste opere d’arte, stimolati da quanto avevamo scoperto, di questo evento, tramite i volantini o su internet.

Questa non è la prima mostra di successo che viene organizzata nel palazzo SUMS, infatti, negli ultimi anni le sale di questo palazzo hanno già visto capolavori di altissimo livello: gli impressionisti francesi, i pittori americani e il premio Nobel Dario Fo.

L’esposizione di Eron, iniziata il circa due mesi fa, il 15 novembre, è stata organizzata dall’associazione culturale Il Garage, con il sostegno della Fondazione San Marino, della SUMS, e delle Segreterie di Stato per il turismo e per la cultura. Al suo interno sono presenti opere di notevole spessore, alcune delle quali appena terminate ed esposte per la prima volta al pubblico.

La tecnica è rigorosamente sempre e solo quella della bomboletta su tela, o spray on canvas, che contribuisce a creare quell’effetto unico di tremolio ed evanescenza del disegno. Infatti, i soggetti di questi quadri sono tutti più o meno rarefatti e paradisiaci, quasi idilliaci: la spiaggia, il mare, gli uccelli, i bambini che giocano. Sono immagini che entrano nel cuore e che evocano sensazioni di libertà e di stupore, da interpretare non solo col pensiero, ma soprattutto con la fantasia, per dare loro il proprio significato unico e soggettivo. Particolarmente forte è il legame che unisce queste opere con il territorio della Riviera romagnola, e soprattutto con la città di Rimini, di cui l’autore è originario. Davide Eron Salvadei è uno dei più importanti artisti di strada italiani, conosciuto anche a livello internazionale, specializzato nella tecnica della pittura con spray, sia sui muri urbani che in studio su tela. Le sue opere sono state esposte in svariati musei di tutto il mondo, tra cui New York, Berlino e Colonia. A lui si è affidato più volte anche il comune di Rimini, che gli ha commissionato svariati lavori, tra cui il manifesto balneare e la decorazione della ‘palata’ del porto. Tuttavia, una delle sue opere sicuramente più famose è l’affresco nella chiesa di San Martino in Riparotta con cui, per la prima volta nella storia, la street art entra all’interno di un tempio. È la consacrazione di un’arte che sino a poco prima era stata oggetto di un “pregiudizio universale”, ancora oggi parzialmente presente, che la considerava nulla di più di semplice vandalismo. Tuttavia, è più che sufficiente dare un’occhiata a questa opera per rendersi conto che ci si trova di fronte a tutto tranne che ad un semplice graffito, tanta è la maestria di Eron con la vernice spray che sembra quasi un dipinto, un affresco, come si facevano nel Rinascimento.

Qualche sua opera è presente anche all’interno del territorio sammarinese, tra cui un graffito in un corridoio all’interno della scuola media di Città, ma la maggior parte si trovano a Rimini, in numerose strade ed edifici che hanno avuto questo onore.

 

* 5EB Liceo Economico Aziendale San Marino

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