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San Marino, riforma tributaria in sintesi. Sono cambiati gli scaglioni

da Redazione

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Tutte le principali novità della riforma tributaria, la Legge 163 del 2013, destinata a cambiare la fiscalità del Titano. Prevista un’imposta speciale valida sino al 2017 per imprese e lavoratori autonomi.

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SAN MARINO – Correva l’anno 1984 quando il Consiglio Grande e Generale diede il via libera alla legge che ha governato la fiscalità sammarinese fino ad oggi. Altri tempi, altro contesto socio-economico. Ma occorre dire che la riforma che ha tenuto banco in questi due anni è figlia più di esigenze di cassa che di una vera volontà di rendere lo Stato più equo e competitivo.


Le linee generali: un confronto infinito

Il progetto poggia le basi sulla riforma naufragata contestualmente alla crisi di governo della passata legislatura. Dopo la prima lettura, che aveva visto la maggioranza forzare l’approvazione di un testo che appariva decisamente “work in progress” sono giunte una serie di modifiche relativamente alle impostazioni generali, dalle regole di definizione della base imponibile all’applicazione dell’imposta. Nuovi sono gli scaglioni d’imposta, maggiori sono le deducibilità qualificate e certificate – questo era uno dei nodi in sospeso dopo la prima lettura – tramite l’utilizzo della SMaC Card. Sotto il profilo del regime impositivo per i lavoratori autonomi e le imprese individuali, la nuova impostazione prevede a decorrere dall’esercizio fiscale 2018 l’uniformità con il sistema progressivo di base previsto per tutte le persone fisiche e di contro, il mantenimento di un sistema di tassazione proporzionale al 17% per il periodo 2014-2017.

Infine per quanto riguarda i controlli e le verifiche resta la perplessità delle opposizioni, dentro e fuori Palazzo, che hanno protestato fino all’ultimo per cercare di rendere più efficace il sistema di contrasto all’evasione fiscale. Il testo prevede 153 articoli e 4 allegati.

 

 

SCARICA IL TESTO DELLA RIFORMA (in Pdf)

 

 

Scaglioni di reddito: si va dal 9% al 35%

I nuovi scaglioni di reddito per quanto riguarda l’imposizione delle persone fisiche vanno dal 9% (sotto i 10 mila euro) al 35% (sopra gli 80 mila euro). La tabella è contenuta nell’allegato C, la scansione precisa la potete vedere nella tabella qui a fondo pagina. Gli scaglioni sono adeguati ogni biennio in funzione dell’incremento dell’indice del costo della vita.

 

Detassazione utili e altri incentivi

Il Titolo IV prende in esame le varie misure di incentivazione dell’economia. Si parte con la detassazione degli utili investiti, che si applicano (comma 2 art. 61) alle imprese che alla data della presentazione del progetto di investimento abbiano almeno 5 lavoratori assunti a tempo indeterminato o almeno 3 assunti con tale contratto ma sammarinesi o residenti. L’articolo successivo considera quali sono gli investimenti incentivabili, e vanno dall’introduzione di avanzamenti tecnologici alle acquisizioni o costruzioni o ampliamenti di immobili. Altri incentivi sono previsti per l’incremento occupazionale, mediante abbattimento della base imponibile (misure e modalità sono definiti al Titolo IV Capo II, artt. 69 e 70. Il Capo III prevede invece gli incentivi per le imprese di nuova costituzione e il Capo IV gli incentivi volti a una maggiore patrimonializzazione delle imprese. L’art. 75 specifica che i benefici relativi a utili investiti e occupazione possono essere cumulati, ma l’ammontare degli abbattimenti non può eccedere la misura del 80% del reddito imponibile.


L’accertamento spetta all’Ufficio Tributario

Il Titolo IX prevede le norme che andranno a regolare l’accertamento dei redditi. È l’Ufficio Tributario l’organo a cui è dato carico l’accertamento dei redditi assoggettati all’imposta generale e l’irrogazione delle eventuali relative sanzioni amministrative. I poteri e le funzioni dell’Ufficio sono normati dall’art. 106 mentre l’art. 108 specifica le disposizioni generali relative alle attività di controllo, stabilite e pianificate da una apposita Commissione presieduta dal direttore del Dipartimento Finanze, composta dal Dirigente dell’UfficioTributario, dal Dirigente dell’Ufficio centrale di collegamento e dal Dirigente dell’Ufficio di controllo e vigilanza sulle attività economiche. Lo stesso articolo prevede che il regolamento per il funzionamento di tale Commissione dovrà essere redatto dalla stessa Commissione e ratificato dal Congresso di Stato.


L’evasione fiscale nel codice penale

L’art. 146 modifica l’art. 389 del codice penale introducendo di fatto il reato di evasione fiscale. È punito, con la prigionia fino al secondo grado e con la multa e anche con l’interdizione chiunque omette la presentazione della dichiarazione dei redditi con un ammontare superiore ai 25 mila euro; chi emette o rilascia fatture per operazioni o servizi inesistenti; è punito altresì chiunque al fine di evadere le imposte o al fine di consentire a terzi di evaderle.

 

C’è sempre una imposta speciale

L’art. 150 prevede una Imposta Speciale sul Reddito. A decorrere dal periodo d’imposta 2014 e sino al periodo d’imposta 2017 compreso, i contribuenti esercitanti attività d’impresa e di lavoro autonomo sono tenuti annualmente a corrispondere una tassa speciale sul reddito. Ecco di quale entità parliamo: 1.000 euro per i lavoratori autonomi, per le imprese individuali e le società di persone; 500 euro per le imprese individuali e società di persone in contabilità semplificata; 2 mila euro per le imprese costituite in forma giuridica ed enti assimilati. Qualora l’ammontare dei ricavi dell’attività ordinaria relativo al precedente periodo d’imposta sia superiore a 300 mila euro, gli importi sono raddoppiati.

 

 

Scaglioni di reddito

Aliquota d’imposta

sino a €10.000,00

9%

da €10.000,01 a €18.000,00

13%

da €18.000,01 a €28.000,00

17%

da €28.000,01 a €38.000,00

21%

da €38.000,01 a €50.000,00

25%

da €50.000,01 a €65.000,00

28%

Oltre €80.000

35%

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