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Aeroporto nell’aeroporto: San Marino mette le ali

da Redazione

L’Enac concede due (ampie) aree all’interno del Fellini: 40 anni di concessione. Per sviluppare l’aviazione generale e business e le merci. Con la dogana.

 

di Loris Pironi

 

Il progetto “San Marino Aviation” ha un punto fermo: la sottoscrizione dell’Atto di affidamento del sedime aeroportuale di Rimini, documento ufficiale scaturito al seguito di un anno di incontri (dal giugno 2012 al giugno 2013) tra le autorità di San Marino e l’Enac, l’Ente nazionale italiano per l’aviazione civile. L’atto, parafato lo scorso 4 luglio e sottoscritto il 16 settembre dai responsabili dei due governi, assegna alla Repubblica di San Marino due aree di ragguardevoli dimensioni all’interno dell’Aeroporto “Federico Fellini” di Rimini, con una concessione di durata quarantennale. Si tratta di un progetto impostato per sviluppare attività complementari a quelle svolte dal Fellini, che si sono caratterizzate nel tempo nei voli commerciali. Diventerà operativo entro il 2015. San Marino implementerà una propria specifica attività di “aviazione generale e business” e una contestuale attività di scalo merci. Nel sedime aeroportuale affidato a San Marino atterreranno voli privati, charter e aerei cargo; ci sarà una dogana con bandiera biancoazzurra, valore aggiunto indiscutibile anche per le imprese sammarinesi che internazionalizzano e che ora lamentano costi e disagi. Il progetto, alla luce anche dei recenti avvenimenti legati a Aeradria, è in piena fase di sviluppo e tutte le opportunità vengono ora vagliate, approfondite e discusse.

Le potenzialità, insomma, sono notevoli: sarà importante riuscire a sfruttarle al meglio.

 

Le aree


Come si evince dalla planimetria, le aree date in concessione quarantennale alla Repubblica di San Marino dall’Enac sono due, entrambe piuttosto grandi. La prima, con tre aree coperte (un terminal di circa 600 metri quadri, la più piccola delle strutture previste, un hangar e un possibile centro manutenzioni), è posizionata proprio di fianco al terminal di Aeradria, lato Riccione, e servirà per sviluppare il settore aviazione generale e business. La seconda è dislocata più lontano, sempre in direzione Riccione, e sarà riservata alle merci, con annesso magazzino di transito. Per il Titano è previsto anche un accesso dedicato, dalla Strada Statale, adiacente a quello oggi utilizzato per partenze e arrivi dal “Fellini”.

Le strutture oggi esistenti sul sedime affidato a San Marino sono da demolire e ricollocare, per una costruzione ex novo.

 

La nuova società


San Marino è in cerca di uno o più partner finanziari e/o industriali di altissimo profilo, a livello internazionale. Per intendersi, il partner industriale sarà quello che dovrà gestire l’aeroporto; tra le prerogative richieste per aggiudicarsi l’incarico c’è quella di gestire, già oggi, uno scalo analogo.

In Finanziaria inoltre è previsto un apposito capitolo per le spese di apertura della società di gestione (sarà una Spa): ancora da decidere la quota che lo Stato si riserverà nel capitale sociale, l’atto formale è previsto a fine anno.

 

Il business


Qual è l’utilità per San Marino di avere un proprio “aeroporto” nell’aeroporto? “Per un piccolo Stato come il nostro si tratta di una grande opportunità – spiega Silvia Della Balda, Segretario Particolare all’Industria – in quanto non solo viene ribadito lo status di Stato sovrano, ma viene resa visibile, in senso figurato, l’esistenza di San Marino a livello internazionale con un proprio scalo, e questo prefigura nuove possibilità, nuovi contatti e relazioni. Una scelta strategica dalle ricadute certamente positive. A livello economico si pensi solo alle possibili implementazioni in ambito turistico-commerciale e alle opportunità provenienti dall’avere una nostra dogana. Senza dimenticare, naturalmente, che la società di gestione sarà di diritto sammarinese e quindi utili e tasse ricadranno su San Marino”.

 

E Aeradria?


Aeradria resta un asset strategico per San Marino. Il Segretario Arzilli lo ha ribadito più volte in questi mesi tribolati e l’impegno del Titano sullo sviluppo dell’Aeroporto Internazionale Rimini San Marino non solo non verrà a meno, ma dovrà essere ancora più strategico. Del resto, piaccia o no in riva all’Adriatico, la peculiarità che distingue il “Fellini” da qualsiasi altro scalo, a partire dal “Ridolfi” di Forlì, è la sua internazionalità.

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