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San Marino, Villa Manzoni: “Il sogno ora comincia a vivere”

da Redazione

Il Presidente dell’Ente Cassa di Faetano Maurizio Zanotti: “Un luogo per la cultura”.

 

di Alessandro Carli


Il taglio del nastro di Villa Manzoni è stato un evento epocale: un edificio storico ha ripreso vita e funzionalità. “Il sogno ora comincia a vivere. I significati e le emozioni si moltiplicano quando ad essere inaugurata è una struttura antica, ricca di storia e di fascino, cara agli abitanti di Dogana e dell’intera Repubblica” racconta il Presidente di Ente Cassa di Faetano, Maurizio Zanotti.


La Villa difatti porta il nome di una singola famiglia, quella dei Conti Manzoni Borghesi, che però si è intrecciata per decenni con quella degli abitanti della zona.


“E’ sorprendente infatti notare come siano tantissime le persone che conservano ricordi diretti della Villa, del parco e dei proprietari per motivi di lavoro, per la frequentazione della chiesetta o, per i più piccoli, di gioco nel parco affascinati dal mistero di questo edificio ricco di cimeli esotici ed altre rarità. Comprendiamo quindi il motivo per cui, quando l’allora Cassa Rurale di Faetano acquisì il complesso di Villa Manzoni, non pochi temettero di vedersi sottratto un patrimonio che in qualche modo sentivano proprio paventando addirittura il timore che potesse divenire oggetto di qualche speculazione”.


Il risultato però è stato davvero interessante…


“I fatti hanno ampiamente dimostrato come queste preoccupazioni, pur legittime, erano del tutto infondate. La prima cosa che fece la Banca fu infatti quella di cedere allo Stato il parco della Villa così da metterlo a disposizione della popolazione; successivamente affidò il restauro delle scuderie, destinate ad ospitare l’agenzia bancaria, al famoso architetto Giancarlo De Carlo, che ci regalò uno delle prime strutture di rilevante pregio architettonico della zona. Da ultimo, quando Banca di San Marino entrò nel pieno possesso della Villa, decise di cederla alla propria fondazione – nata nel frattempo – affinché se ne prendesse cura e lo utilizzasse per la propria attività”.


Lo sforzo dell’Ente Cassa di Faetano è stato di rilievo, e non solo dal punto di vista economico.


“Abbiamo investito risorse ingenti per ridare vita ad un edificio ormai fatiscente, per restaurarlo nel rispetto più assoluto dei canoni di un lavoro filologico teso a recuperare tutto quanto di originale fosse recuperabile, anche quando gli stessi esperti ritenevano i reperti di scarso interesse. Lo abbiamo fatto perché volevamo che Villa Manzoni non perdesse – o forse è meglio dire ritrovasse – il fascino dei suoi anni migliori. Volevamo che tutti quanti si sentono legati a questo edificio, fosse anche per i racconti uditi da bambini, potessero trovare soddisfazione”.


Con un occhio di riguardo all’economia del Paese.


“Uno degli obiettivi dell’Ente Cassa di Faetano nell’avviare questo impegnativo cantiere è stato proprio quello di contribuire a sostenere l’economia e il lavoro in un periodo particolarmente difficile per il Paese. Un periodo che tutti ci attendevamo più breve e che ci auguriamo possa quanto prima vedere segni convincenti e significativi di ripresa. Siamo pertanto orgogliosi di poter affermare che Villa Manzoni è quasi interamente opera dell’ingegno e del lavoro di ditte e maestranze sammarinesi”.


Presidente, qual è il significato del nuovo edificio? Cosa diventerà?


“L’inaugurazione segna al contempo un traguardo ed una partenza. Un traguardo in quanto sono giunti al termine quattro impegnativi anni di lavoro e la Villa è pronta. Una partenza perché inizia la nuova vita di Villa Manzoni che l’Ente Cassa di Faetano ha voluto e concepito come luogo dedicato all’arte e alla cultura”.

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