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Grand Hotel San Marino, una cura anche per il corpo

da Redazione

Ultima tappa del viaggio di Fixing nelle eccellenze locali di TripAdvisor. Elogi per il centro Messeguè. Le proposte di Vannucci per il turismo.

 

di Alessandro Carli

 

Leggi “Grand Hotel” e non puoi non sentire dentro la voce di Patti Pravo di qualche anno fa: “Chiari sorrisi, da Grand Hotel, il nostro grande amore”. Pensi al Grand Hotel e – i più giovani – penseranno al cantautore romano Alessandro Mannarino, che sul Grand Hotel che sta lungo il Tevere ci ha scritto anche una canzone. Il Grand Hotel di San Marino è forse più vicino alla canzone dell’artista veneziana. E, ed è questo il punto, piace. E molto. Non lo diciamo noi ma i viaggiatori di TripAdvisor: ben 4 pallini su 5, consigliato dal 72% dei tripadvisoristi, può presentare 44 “eccellente” e 69 “molto buono”. La recensione che segue ci svela qualcosa di più: “Da più di 10 anni frequento almeno una volta l’anno il GH San Marino per trascorrere una settimana di ‘rimessaggio’ presso il centro Messeguè”. Con l’AD del Grand Hotel San Marino, Riccardo Vannucci partiamo proprio da qui. “Il centro Messeguè, dal 1987, è parte integrante dell’hotel. Ogni anno cerchiamo di migliorarlo attraverso nuovi macchinari, attrezzature, metodi di cura eccetera. Il centro mette a disposizione anche un servizio medico: le persone, tra le altre cose, possono effettuare non solo analisi del sangue ma anche quelle della massa grassa e massa magra”.

 

Gli ospiti hanno sottolineato la qualità della struttura.


“Abbiamo aperto nel 1963. Il Grand Hotel, in questi 50 anni, si è trasformato, si è evoluto. Siamo stati anche tra i primi, a San Marino, a entrare nel mondo online: la Rete dà molta visibilità. Oltre ai portali sul turismo, TripAdvisor, booking.com e venere.com, abbiamo un sito specifico, che entro la fine dell’anno avrà un nuovo restyling e siamo alla edizione 3.0. Il Grand Hotel ha un nome ‘impegnativo’ e le aspettative, nei clienti, sono alte. Cerchiamo con continui adeguamenti e aggiornamenti della nostra struttura di essere alla pari delle aspettative dei nostri clienti; è un lavoro continuo anche nella ricerca e nella formazione professionale di tutto il nostro staff dai facchini , alla cucina, ai professionisti del benessere”.

 

Da tempo si parla di hotel a 6 o 7 stelle anche a San Marino.


“Da parecchi anni le attrazioni turistiche sul Titano sono pressoché nulle. I parcheggi nelle vicinanze di un centro storico sono importantissimi, ma forse non a San Marino, dove le automobili sono nelle cave più sceniche, mentre dovrebero stare, come in tutti i paesi in cui la vocazione turistica non è solo una parola di comodo ma un sentimento profondo che fa parte del bagaglio culturale dei Pubblici Amministratori – sottoterra. Ma questo non accade a San Marino dove le zone più belle e panoramiche sono in uno stato di decadimento ed impresentabili. Una delle ultime attrazioni che sono state realizzate sul Monte è la funivia. A San Marino la cosiddetta ‘attrazione turistica’ è solo una parola: mancano le iniziative vere, concrete. Che bisogno c’è di una struttura a 6 o 7 stelle quando mancano le potenziali ‘calamite’ gli elementi di attrazione, quando la politica parla di turismo senza poi mettere in campo qualcosa di serio? San Marino non ce la fa a competere con altre destinazioni in termini di grossi elementi di attrazione. Prima vengono gli investimenti per dotare il territorio di ‘attrazioni’ poi verrà l’albergo a 6/7 stelle e non il contrario. Prima si devono creare le condizioni per incrementare il flusso di persone che stazionano sul territorio, prima devono sorgere le ragioni perché un turista sia attratto a rimanere sul nostro territorio, poi verranno necessariamente e naturalmente le ragioni per costruire altra ricettività qualificata. La politica deve fare le sue scelte se vuole che il turismo sia la nuova economia di questo Paese . Siccome sono anche il Presidente dell’USOT ho proposto da anni che l’area del P6 e P7 venga dedicata alla costituzione di una importante area dedicata al benessere e che San Marino sia il punto di riferimento per ritrovare benessere, forma fisica anche nella cosiddetta Terza età: lo Stato non deve far altro che concedere l’area e lasciare che i privati investano. Ma anche che nel Centro Storico possa essere aperta una sala di intrattenimento basata sui ‘giochi della sorte’ mediante un accordo con lo Stato attraverso la Giochi del Titano. Tutte proposte che giacciono da tempo sul tavolo del Governo in attesa di risposta: ancora non abbiamo avuto alcun consenso a tali proposte nonostante le associazioni di categoria si siano pronunciate favorevolmente in maniera unanime”.

 

La mostra su Leonardo ha aperto 15 novembre: potrebbe rappresentare un’attrazione?


“Sì. Non so che effetto possa avere sul territorio: parte nel periodo di bassa stagione. Però rappresenta un piccolo esempio virtuoso, un modello, un motivo per richiamare sul Titano un po’ di persone. Il cuore pulsante del Monte è il centro storico. Mancano però i parcheggi ma anche le attrazioni. Si deve pensare a un centro di intrattenimento e a rinforzare il settore del benessere. Puntare a un turismo più ‘alto’, che potrebbe creare un effetto domino virtuoso, che potrebbe dare benefici a ogni settore. Non si può continuare a proporre oggetti kitsch. Un turismo più di qualità e che ha capacità di spesa cerca la qualità, e se la trova, è disposto a spendere”.

 

Un hotel di prestigio sa creare ricadute sul territorio…


“Mentre risulta quasi impossibile – in un mercato come quello sammarinese depresso e privo di attrazioni – che un imprenditore investa per costruire ‘ex novo’ un albergo da 5 stelle, è molto più probabile che i 4 stelle attuali vadano in crisi e chiudano. Gli aumenti del costo del personale e delle varie utenze, le tasse varie – minimum tax, patrimoniale etc, una burocrazia aumentata, le commissioni che si pagano per essere visibili su internet – stanno mettendo in seria difficoltà le gestioni. E’ qui che il governo deve intervenire con misure per sostenere gli alberghi: se si ‘spengono’ i 4 stelle, cade tutto. Le strutture ricettive aiutano il territorio in termini di ricadute: sanno attrarre clienti che poi spendono. Eppure la politica non sta aiutando il settore, anzi. Sul Paese c’è la spada di Damocle della Patrimoniale, nata come tassa ‘una tantum’ ma che il FMI vorrebbe fosse fissa. Ha senso raggranellare altri soldi dai privati quando la macchina pubblica è inefficiente e non produce ricchezza?”.  

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