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Il CONS a Roma per l’Assemblea COE con il Presidente Giardi e il Segretario Bologna

da Redazione

Al termine del suo discorso Malagò ha ricordato l’importante appuntamento che attende il CONI: “Il prossimo 9 giugno il CONI compirà 100 anni, ovviamente vi aspetto tutti qui. Roma è la vostra casa, è sempre stata Caput Mundi, lo sarà in futuro. Siete i benvenuti, grazie”.

 

Roma ha ospitato, giovedì, venerdì e sabato scorsi la 42esima Assemblea Elettiva del COE. L’incontro è stato aperta dai saluti del Presidente del CONI e padrone di casa Giovanni Malagò, del Presidente del COE, Patrick Hickey (uscente ma poi rieletto), del Presidente dell’ANOC Sheik Ahmad Al-Fahad Al-Sabah, del neo-Presidente del CIO, Thomas Bach e del Ministro dello Sport italiano, Graziano Del Rio.

Al termine del suo discorso Malagò ha ricordato l’importante appuntamento che attende il CONI: “Il prossimo 9 giugno il CONI compirà 100 anni, ovviamente vi aspetto tutti qui. Roma è la vostra casa, è sempre stata Caput Mundi, lo sarà in futuro. Siete i benvenuti, grazie”.

L’assemblea, immediatamente dopo i saluti ufficiali ha eletto i vertici per il quadriennio 2013-2017. I delegati dei 49 Comitati Olimpici Europei fra i quali il Presidente del CONS Gian Primo Giardi e il Segretario Generale Eros Bologna (a Roma, nella veste di Segretario Generale dell’organizzazione dei Giochi dei Piccoli Stati d’Europa anche Angelo Vicini) hanno confermato, all’unanimità, l’irlandese Patrick Hickey alla Presidenza, Raffaele Pagnozzi in qualità di Segretario Generale e il cipriota Kikis Lazarids come Tesoriere. E’ stato invece eletto, come Vice Presidente, lo sloveno Janez Kocijancic. I quattro erano candidati unici. L’Esecutivo sarà invece composto da Hasan Arat (Turchia), Alejandro Blanco (Spagna), Spyros Capralos (Grecia), Frantisek Chmelar (Slovacchia), Lord Sebstian Coe (Gran Bretagna), Alexander Kozlovsky (Russia), Andrej Krasniki (Polonia), Zlatko Matesa (Croazia), Niels Nygaard (Danimarca), Marc Theisen (Lussemburgo), Michael Vesper (Germania) ed Efraim Zinger (Israele). L’Assemblea Generale dell’anno prossimo si riunirà a Baku, in Azerbaijan, dove nel 2015 si svolgerà la prima edizione dei Giochi Europei.

Grande attenzione nella due giorni romana è stata dedicata a questo evento che per la prima volta verrà ospitato dall’Azerbaijan, Azad Rahimov che ha sottolineato gli sforzi profusi dal Comitato Organizzatore di Baku 2015 in vista della prima edizione assoluta della manifestazione: “Abbiamo lavorato in modo incessante e continueremo a farlo per garantire ai COE un evento all’altezza delle aspettative. E’ stato presentato il logo dell’evento e il Governo si sta prodigando per garantirci il massimo supporto”. Sono stati quindi svelati i numeri parziali dei primi Giochi Europei: al momento è prevista la partecipazione di oltre 5400 atleti, impegnati in 18 discipline. In attesa che si sciolgano le riserve sull’atletica il programma prevede badminton, beach soccer, beach volley, ciclismo, ginnastica, judo, lotta, karate, nuoto (compreso sincronizzato, tuffi e pallanuoto), scherma, taekwondo, tennistavolo, triathlon, pallavolo indoor, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco.

Per il Presidente Giardi, Eros Bologna e Angelo Vicini anche un incontro con gli altri dirigenti dei Comitati Olimpici che prendono parte all’organizzazione dei Giochi dei Piccoli Stati d’Europa. Durante l’incontro si è scelto di snellire la struttura organizzativa affidando più poteri all’Esecutivo dell’organizzazione e si è anche parlato di come possano cambiare i Giochi dei Piccoli Stati d’Europa con l’avvento dei Giochi Europei. Si è stabilito che l’organizzazione JPPE debba incontrarsi con maggiore frequenza.

Incontri istituzionali che si sono susseguiti ora dopo ora con un momento particolarmente toccante e certamente non prettamente sportivo: i delegati dei Comitati Olimpici Europei sono stati ricevuti in udienza privata da Papa Francesco. All’udienza era presente anche il Presidente del CIO, Thomas Bach, che insignito il Pontefice dell’Ordine Olimpico d’Oro.

Il Papa, nel suo discorso, ha esaltato l’importanza dello sport a livello sociale, come strumento di unione, capace di superare ogni diversità.

“L’attività sportiva consente di costruire ponti e non muri, è un linguaggio universale che ha superato i confini, le razze, le religioni e le ideologie, un modo per incoraggiare il dialogo e la condivisione e per arrivare alla pace. I cinque cerchi olimpici lo testimoniano, rappresentano la fraternità”. Papa Francesco ha poi aggiunto che “lo sport ci consente di guardare oltre noi stessi e i nostri interessi. E’ armonia, è una forma di educazione chiamata a formare atleti animati da rettitudine, forza morale e forte senso di responsabilità. Non si deve prendere la strada della ricerca smodata di denaro e di successo perché si perde l’armonia”.

All’incontro con Papa Francesco hanno partecipato anche i dirigenti sammarinesi.

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