L’Associazione Nazionale dell’Industria ha organizzato per il prossimo 20 novembre (alle ore 15) un incontro con gli associati per esaminare i principali contenuti della Convenzione. Relatore sarà il dottor Fabrizio Cremoni, consulente ANIS per le questioni fiscali.
di Loris Pironi
Il 1 gennaio 2014 è il giorno-spartiacque per quanto concerne i rapporti tra San Marino e Italia. Entra infatti ufficialmente in vigore la Convenzione tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana in materia di imposte sul reddito (accordo contro le doppie imposizioni), recentemente ratificata anche da parte italiana ed in vigore a partire dallo scorso 3 ottobre. Si tratta di un passaggio importante che comporterà parecchie novità per il mondo dell’impresa e non solo. Per questo motivo l’Associazione Nazionale dell’Industria ha organizzato per il prossimo 20 novembre (alle ore 15) un incontro con gli associati per esaminare i principali contenuti della Convenzione. Relatore sarà il dottor Fabrizio Cremoni, consulente ANIS per le questioni fiscali.
“Cercheremo di fare chiarezza sulla nuova fiscalità, alla luce delle disposizioni convenzionali tra Italia e San Marino – spiega a Fixing Fabrizio Cremoni – Infatti la convenzione comporta cambiamenti significativi rispetto all’attuale modus operandi per quanto concerne le imprese, le persone fisiche e i soggetti residenti, di entrambi i Paesi”.
In particolare per alcune fattispecie. Quali? “La convenzione regola il concetto di residenza fiscale allo scopo di eliminare fenomeni di dual residence, sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche, viene disciplinata in maniera diversa rispetto ad oggi la tassazione di dividendi, interessi e canoni. Altre novità riguardano il capital gain, la disciplina del lavoro dipendente e quindi dei frontalieri, anche se qui non ci sono significative novità”. Novità che, conclude il dottor Cremoni, “ci sono sia sul fronte delle pensioni, sia sullo scambio d’informazione ai sensi dell’art. 26, che è su richiesta ma è conforme agli ultimi dettami del modello OCSE”.
Sull’argomento, San Marino Fixing tornerà nelle prossime settimane con dovizia di particolari. Anche se, è doveroso ricordare, la Convenzione firmata qualche mese or sono non è un monolite intoccabile ma al contrario prevede regolamentazioni comuni e necessita di ulteriori chiarimenti e precisazioni indispensabili per una corretta applicazione di vari aspetti. Aspetti su cui è auspicabile che si giunga quanto prima a percorsi condivisi tra i due Stati.