La storica impresa fornisce le guide per le ante scorrevoli del colosso svedese. Fondata nel 1981, è una storia imprenditoriale esemplare per il Titano.
di Loris Pironi
Questa volta utilizziamo una notizia per raccontare una storia. Una notizia interessante per una suggestiva storia d’impresa. Una storia fatta di coraggio imprenditoriale e di scelte lungimiranti. Una di quelle storie che si trovano più frequentemente di quanto si possa immaginare scorrazzando tra le zone industriali di San Marino. Certo, se solo si ha un po’ di voglia di cercare.
Ma prima di tutto la notizia: parliamo infatti di una importante fornitura, vinta e ora anche consolidata nel tempo, da parte di una delle aziende-simbolo di San Marino, Alluminio Sammarinese. Che da circa un anno fornisce le guide di alluminio per le ante scorrevoli degli armadi Ikea.
Guide d’alluminio per gli svedesi
“Questa commessa è frutto di un lavoro lungo e complesso – spiega a Fixing l’Ad di Alluminio Sammarinese, Stefano Ceccato – che ci ha portato a entrare nel ristretto panel di fornitori di una delle più importanti multinazionali al mondo. Il rapporto con Ikea prevede numeri importanti per noi, al punto che abbiamo deciso di installare un macchinario ad hoc dedicato esclusivamente a questa linea, creando di fatto una fabbrica nella fabbrica”. Ma è interessante anche raccontare come una impresa dai numeri importanti per il microcosmo sammarinese (210 dipendenti e 45 milioni di fatturato se consideriamo anche Alfa Solare, che fa sempre parte del gruppo) ma decisamente piccola se confrontata alla galassia Ikea, sia riuscita a far breccia nel cuore degli svedesi. E a conquistarsi un posto nel selezionatissimo elenco dei loro fornitori. “Avevamo fatto la corte ad Ikea per anni – sorride mentre lo racconta, Stefano Ceccato – ma i primi contatti concreti si sono manifestati appunto nel 2010. Noi abbiamo mandato la nostra documentazione, abbiamo dovuto fornire una mole enorme di informazioni, e dopo un po’ a seguito di una prima scrematura ci è arrivata una richiesta ufficiale. I responsabili della selezione dei fornitori di Ikea sono venuti più volte a trovarci, hanno visitato l’azienda e dopo una ulteriore serie di step conoscitivi ci hanno inserito tra i 4-5 potenziali fornitori per lo specifico articolo di loro interesse e poi ci hanno scelto. Nella prima metà del 2012 abbiamo avuto il via libera definitivo, ad agosto abbiamo installato l’impianto e la produzione è partita esattamente un anno fa. Oggi Ikea ha solo due fornitori per queste particolari guide d’alluminio: noi e una ditta cinese. Ma se all’inizio avessimo pensato che fosse una perdita di tempo cimentarsi con le loro prime complicate richieste, avremmo perso una grande opportunità. Non solo per il fatturato, ma anche perché ci ha consentito di affrontare sfide imprenditoriali sempre nuove, quelle sfide che fanno crescere”.
AS: una bella storia sammarinese
In principio c’era l’Alfalum, storico marchio sammarinese conosciuto e ricordato ancora oggi fuori dal Titano. Un’azienda che comprava e consumava montagne di alluminio per i propri infissi, al punto che il fondatore un giorno decise di creare una propria fabbrica per la lavorazione di questo materiale. L’idea giusta, il momento senza dubbio giusto, le persone giuste a cui affidarsi. Correva l’anno 1981 quando fu fondata l’Alluminio Sammarinese da un accordo fra un imprenditore sammarinese e uno italiano. Alluminio Sammarinese aveva capacità produttive ben superiori alle richieste di Alfalum, così iniziò progressivamente ad aumentare la fetta dei fatturati provenienti da altri clienti. “A un certo punto, anni dopo – racconta Stefano Ceccato – le strade delle due aziende si separarono in maniera naturale e Alfalum divenne soltanto uno dei nostri clienti”. Nel frattempo, siamo attorno alla metà degli anni Novanta, cambia profondamente l’intera strategia aziendale. Ed è una vera e propria rivoluzione morbida, che incomincia a questo punto della storia e si delinea per gradi. Il primo di questi passaggi riguarda i mercati. Buona parte del fatturato di allora ruotava attorno al settore dell’edilizia, ma il settore degli estrusi di alluminio – la lavorazione di base – era saturo per via della troppa concorrenza. “Allora Alluminio Sammarinese cambiò la propria strategia e decise di allontanarsi gradualmente dal ‘campo di battaglia’ nell’edilizia per posizionarsi su mercati più elaborati, legati principalmente a profilati industriali, di qualsiasi tipo. E questa è la storia moderna della nostra azienda, quella che ci accompagna ancora oggi”. Le difficoltà del settore dell’edilizia erano ben lontane dal palesarsi quando Alluminio Sammarinese decise di cambiare rotta e crescere di livello: quanto conta dettare i tempi delle scelte e non subirli… Tra i settori industriali individuati in particolare quello dell’automobile: oggi nascono a San Marino dettagli di alluminio che finiscono a bordo di diversi modelli di automobili delle più importanti marche, tra cui Audi, Mercedes, Bmw. L’altra importante svolta concerne la decisione di sviluppare il reparto lavorazioni, con l’obiettivo senza dubbio assai ambizioso di vendere sempre meno barre di alluminio per lavorare sempre più il prodotto finito. “È stato un balzo organizzativo ma soprattutto un nuovo approccio mentale per tutti noi – prosegue Stefano Ceccato – Oggi possiamo dire che siamo sulla buona strada. Certo, più il mercato è differenziato e strutturato e più è complicato da gestire, ma d’altro canto se non avessimo scelto questa strada e avessimo puntato solo sull’estruso, la crisi di oggi ci avrebbe sicuramente creato molti più problemi”. La terza svolta riguarda l’internazionalizzazione: un altro capitolo importante della storia di quest’azienda, che ha dimostrato di essere capace di andare oltre l’Italia puntando su mercati più ricchi e più difficili. In questo senso il caso di Ikea è emblematico. Scelte coraggiose, dicevamo, ma anche investimenti programmati con cura, in personale e macchinari. “Per completare la filiera ci mancava solo un impianto di ossidazione e verniciatura, ma nel 2009 abbiamo acquisito una partecipazione nel nostro fornitore principale, quello che gestiva di fatto l’ultima fase del processo. Così oggi possiamo dire di aver chiuso il cerchio”. Ma il percorso offre sempre ulteriori possibilità, ulteriori ramificazioni. E infatti oggi Alluminio Sammarinese ha spinto un po’ più in là la propria vocazione, creando un nuovo brand, All+, interamente dedicato alla produzione di elementi in alluminio destinati all’arredo urbano e da esterno, oggetti dal design assolutamente innovativo che sfruttano il grande know-how sul prodotto e sulla materia maturato nel corso degli anni.