I tempi regolamentari per la risposta del Governo alla nostra interpellanza sull’anomala consulenza Rothschild, depositata lo scorso 18 ottobre, sono stati ampiamente superati. Il nostro auspicio è che, almeno, il supplemento di tempo “fuori legge” che il Governo si è preso serva per dare una chiara e seria risposta alle nostre diciassette domande. Anche perché, nell’ultima sessione consigliare, settori della maggioranza – a partire dall’ex Segretario di Stato agli Affari esteri Antonella Mularoni – si sono uniti alle nostre posizioni chiedendo di vederci chiaro rispetto a questa onerosa consulenza. Al fine di rispolverare la memoria rispetto a questa strana vicenda crediamo sia opportuno fare una sorta di riepilogo delle cose note e quelle ancora oscure.
Le cose note ad un anno dalla Convenzione:
• La delibera è stata adottata, di fatto, a crisi di governo aperta. Violando quindi le norme che disciplinano l’ordinaria amministrazione del Congresso di Stato.;
• E’ stato effettuato il pagamento della consulenza prima di ottenere una qualche minima prestazione professionale. Solitamente per ragioni garantiste, serietà vorrebbe veder anticipato un acconto per poi saldare a prestazione professionale conclusa;
• Le somme autorizzate in delibera sono state liquidate per euro 250.000, 00 in data 6.12.2012 (liquidazione n. 9107). Con impegno n.3376 effettuato in data 23.07.2012, residuo 2012, è stata allocata la cifra di euro 50.000, 00 da liquidare;
• La fretta con cui il governo della Repubblica di San Marino ha sottoscritto con Rothschild l’accordo di collaborazione, non viene chiarita dalla risposta data, in merito, dal Presidente di Banca Centrale, prof. Renato Clarizia, a due giornalisti di Rimini 2.0, Claudio Monti e Andrea Vitante in cui afferma che gli obiettivi più importanti che hanno motivato l’incarico al grande gruppo mondiale di consulenza finanziaria avrebbe, in buona parte, potuto centrarli Bcsm.
Le cose ancora oscure ad un anno di distanza dalla stipula della Convenzione:
• Il contratto di consulenza non è mai stato reso pubblico;
• Non si sa nulla di dove sia è finito “lo studio e l’individuazione di potenziali opportunità strategiche relative al consolidamento/Dove è “lo studio e l’individuazione di potenziali opportunità strategiche relative al consolidamento/rafforzamento del sistema finanziario sammarinese”;
• Non si conoscono quali opportunità strategiche siano state individuate per la Repubblica di San Marino;
• Non sappiamo quali potenziali soggetti interessati ad investire a San marino siano stati selezionati;
• Non si conosce quale analisi della Cassa di Risparmio sia stata fatta. Non abbiamo idea di quale progetto industriale è stato individuato per CARISP. Non è nostra possibilità, quindi, conoscere, quali potenziali investitori per CARISP erano stati individuati;
• Non si conosce chi ha firmato il contratto di consulenza;
• Non si conoscono le ragioni del perché il contratto è stato siglato in territorio straniero, a Milano;
• Nella risposta all’interpellanza emerge il nome di un diplomatico, il cui contributo – in prima istanza – è stato rivolto nel creare il contatto fra la Segreteria per le Finanze e la società Rothschild. Restiamo in attesa di conoscere l’attività del diplomatico dal momento della sua nomina (9 gennaio 2012). In modo particolare se – prima della sua nomina – avesse svolto attività di contatto o di relazioni con settori istituzionali e di tipo privato operanti nel settore sicurezza (ad esempio in quello delle intercettazioni ambientali).
UNIONE PER LA REPUBBLICA