Rivoluzionata con la “Vision 2000”, è stata aggiornata con i chiarimenti del 2008. L’edizione 2015 introdurrà i concetti di stakeholder, rischio e sostenibilità.
di Alessandro Alessi*
Nelle aziende spesso la ISO 9001 è considerata un punto di riferimento importante, non solo perché racchiude in sé requisiti indispensabili per un sistema di gestione certificato, ma anche perché chi implementa correttamente il proprio sistema secondo gli standard della ISO 9001 scopre di riuscire a individuare e superare meglio le carenze dei propri processi e quindi tende al loro miglioramento.
Un po’ di storia della ISO 9001
Per capire a che punto sono arrivate le norme dei Sistemi di Gestione per la Qualità, occorre necessariamente partire da una breve disamina della loro evoluzione storica.
Tutto iniziò con il controllo della qualità nel mondo manifatturiero, con l’obiettivo di migliorare l’affidabilità del prodotto riducendo al massimo i prodotti difettosi. Successivamente si capì che controllare al 100% i propri prodotti impegnava troppe risorse e quindi ci si affidò al controllo statistico della qualità. Con il passare degli anni si intuì che i concetti della qualità potevano contribuire al miglioramento di tutte le aree aziendali. E quindi arrivò il momento della Assicurazione della Qualità attraverso la quale l’Organizzazione garantisce all’esterno che i suoi processi sono sotto controllo.
A metà anni Novanta si incominciò a ragionare su un progetto “rivoluzionario” della nuova versione della ISO 9001, che venne denominato Vision 2000. È realmente innovativo in particolare uno degli otto principi che sottendono allo sviluppo di tale progetto, ovvero l’approccio per processi, che porta le aziende che vogliono applicare la norma a vedere la propria organizzazione come un insieme di processi tra loro correlati. La norma è stata inoltre completamente rivisitata e dopo questo passaggio diventa più funzionale alle esigenze di ogni tipologia di impresa, sia di produzione che di servizi.
La ISO 9001 è dunque diventata un formidabile viatico per il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle aziende, perché favorisce un approccio per risultato rispetto alle attività svolte, non limitandosi al concetto di conformità. In particolare, l’inserimento della sezione 8 della norma sulla “Misura, analisi e miglioramento” enfatizza questi concetti che non erano presenti nelle revisioni precedenti.
Considerate tutte queste forti innovazioni, l’aggiornamento del 2008 della norma non ha ritenuto opportuno modificare l’impianto del progetto Vision 2000, andando unicamente a chiarire alcuni aspetti legati all’interpretazione dei requisiti della norma.
E adesso cosa ci riserva il futuro?
E qui siamo arrivati ad oggi. Cosa ci riserva il futuro? Sappiamo che l’ISO sta lavorando sui primi draft (bozze) della ISO 9001 che dovrebbe arrivare al traguardo della pubblicazione entro l’autunno del 2015.
Poi ci saranno due anni di transizione per le organizzazioni che dovranno adeguare la propria certificazione Iso 9001 alla nuova edizione del 2015. Anche se il progetto di revisione della norma è ancora alle fasi iniziali, alcune novità sembrano già essere state definite.
Evidenziamo in particolare: l’inserimento dei concetti di stakeholder, rischio, contesto e sostenibilità; la struttura della norma come quella delle nuove revisioni delle ISO 14001 e 18001. Inoltre non si utilizza più il termine “prodotto” per indicare anche i servizi, ma espressamente “beni e servizi”, mentre i i termini documento e registrazione sono sostituiti da informazioni.
Elemento fortemente innovativo è il concetto di stakeholder (parti interessate) che stimola l’impresa a identificare e successivamente valutare gli impatti e i relativi rischi, rispetto al contesto di mercato e di settore nel quale opera.
Inoltre occorre che l’organizzazione ragioni in termini di sostenibilità sociale, ambientale e del proprio business. Questa è una forte innovazione che spinge i Sistemi di Gestione ISO 9001 verso il risk management, prendendo in considerazione tutto ciò che può precludere la crescita e l’esistenza stessa dell’organizzazione.
Il dottor Alessandro Alessi è un esperto di sistemi di gestione e di organizzazione aziendale. Da anni si occupa di progettazione, consulenza, formazione e auditing nelle aree qualità, ambiente, sicurezza e responsabilità sociale. Fa parte del team di consulenti di AssoServizi, il sistema di servizi integrati dell’Associazione Nazionale Industria San Marino.