Da martedì 12 a giovedì 14 novembre alle ore 21 al Teatro Ermete Novelli di Rimini in via Cappellini, 3 (Turni A, B e C in abbonamento) Luca de Filippo dirige ed interpreta La Grande Magia di Eduardo De Filippo. Sul palco assieme al figlio di Eduardo, recitano Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto e Carolina Rosi. Le scene ed i costumi sono di Raimonda Gaetani, le luci di Stefano Stacchini.
Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, a partire da ottobre 2012 La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone La Grande Magia, commedia tra le meno rappresentate del grande drammaturgo napoletano, messa in scena solo dalla stesso Eduardo con la sua compagnia e poi da Giorgio Strehler con il Piccolo Teatro di Milano dal 1985 in poi. A chi gli chiedeva cosa aveva voluto dire con “La Grande Magia”, Eduardo rispondeva che aveva voluto significare che “la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede…. Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti” (Il Dramma, marzo 1950)
Il tema sostanziale de “La Grande Magia” è il rapporto tra realtà, vita e illusione: il Professor Otto Marvuglia fa “sparire” durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta per consentirle di fuggire con l’amante, e fa poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà con totale fiducia nella fedeltà di lei la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritorna pentita, ma il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo restare ancorato all’illusione di una moglie fedele custodita nella inseparabile scatola.
Ove si consideri il periodo di scrittura e prima messa in scena del testo, tra il 1947 e il 1950, va rilevata la sua modalità coraggiosamente sperimentale, con numerosissimi riferimenti meta teatrali: Eduardo parla in modo preciso del rapporto tra il mondo del teatro e quello degli spettatori, e dei confini, invisibili ma invalicabili, tra queste due realtà complementari. Ma parla forse anche della crisi di un autore che aveva creduto di trovare la propria funzione negli anni difficili ma pieni di speranza e di entusiasmo del primo dopoguerra e si accorge che il mondo – cieco e sordo – preferisce non guardare in faccia la realtà: in particolare il teatro è considerato un’arte accessoria, non uno strumento di allerta ma solo un tranquillizzante gioco di illusione. Così il protagonista Otto Marvuglia “professore di scienze occulte, celebre illusionista” – come recita la locandina prima del testo – fa sì tornare alla mente la figura di SikSik “artefice magico” ma con ben altre scaltrezze e capacità di manipolare: e tutto diviene più inquietante.
La biglietteria è aperta dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14 e nei giorni di spettacolo dale ore 19.30 alle ore 21. I biglietti possono essere prenotati anche telefonicamente (tel, 0541/793811) dale ore 12 alle ore 14. Si può prenotare anche per posta elettronica all’indirizzo biglietteriateatro@comune.rimini.it (indispensabile un riferimento telefonico, le prenotazioni inviate per e-mail si intendono valide solo se riconfermate dalla biglietteria e se pervenute entro il periodo di prevendita relativo allo spettacolo richiesto)
Per informazioni: Teatro Ermete Novelli (tel. 0541/793811).
Istituzione Musica Teatro Eventi tel. 0541/704292 – 704293 www.teatroermetenovelli.it