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Rimini, dati del mercato del lavoro e dell’occupazione: in calo le assunzioni

da Redazione

Nel periodo gennaio-settembre 2013 gli avviamenti al lavoro in provincia di Rimini sono calati sensibilmente scendendo a 78.186 unità dalle oltre 90mila del 2012, con una riduzione su base annua vicina al 14%.

 

RIMINI – Il Centro studi Politiche del lavoro e società locale della Provincia di Rimini presenta il nuovo numero del Bollettino del Lavoro. Esso si propone come un documento di sintesi che, a cadenza trimestrale, intende fornire un quadro aggiornato sulle tendenze del mercato del lavoro provinciale, Nelle pagine seguenti si prenderanno in esame le sintesi sia dei dati del terzo trimestre, sia quelli complessivi relativi ai primi nove mesi del 2013, comparando entrambi con gli stessi periodi dell’anno precedente.


Il terzo trimestre 2013

 

Nel terzo trimestre del 2013 si registra un notevole calo delle assunzioni (18.391), il cui numero scende di oltre 3.300 unità rispetto alle 21.742 del terzo trimestre 2012, con una variazione negativa del 15,4%. Negativo è anche il saldo delle persone assunte che scendono dalle 18.351 del 2012 alle 15.613 dell’anno in corso, corrispondente ad una contrazione del 14,9%.

All’interno di alberghi, ristoranti e pubblici esercizi si concentra il maggior numero di nuovi rapporti lavorativi, che nel terzo trimestre del 2013 sfiorano le 8.000 unità, corrispondenti al 43,4% del totale, ma con un notevole calo del 22,3% rispetto all’anno precedente.


I primi nove mesi del 2013

 

Nel periodo gennaio-settembre 2013 gli avviamenti al lavoro in provincia di Rimini sono calati sensibilmente scendendo a 78.186 unità dalle oltre 90mila del 2012, con una riduzione su base annua vicina al 14%.

Insieme alle assunzioni diminuiscono anche le persone assunte, che passano da 58.644 a 52.885, facendo registrare un calo del 9,8%.

I primi nove mesi del 2013 mostrano variazioni negative su base annua addirittura maggiori di quelle rilevate nel primo anno della crisi economica (- 5,5% di avviamenti e – 4,8% di avviati nel periodo gennaio-settembre 2009).

Le perdite più consistenti, in termini relativi, riguardano l’industria manifatturiera dove gli avviamenti diminuiscono dai 3.508 del 2012 ai 2.521 del 2013, che corrisponde ad un calo del 28,1%.

Spicca, inoltre, il forte calo registrato nel settore ricettivo-ristorativo dove i nuovi rapporti lavorativi diminuiscono di oltre 7.300 unità, da 48.753 a 41.444, con una variazione annua negativa del 15%.

A differenza di quanto avvenuto nel 2012, durante l’estate appena trascorsa non si è verificato un recupero degli avviamenti nel turismo, così che il bilancio alla fine di settembre 2013 conferma il dato negativo emerso nel periodo aprile-giugno (- 14,9% su base annua).

Le criticità sul versante occupazionale, che nei primi anni della crisi economica avevano coinvolto prevalentemente la manifattura e l’edilizia, interessano ormai tutto il sistema produttivo riminese.

Cresce il lavoro dipendente a tempo determinato, la cui incidenza nel periodo gennaio-settembre 2013 è salita di quasi 12 punti percentuali rispetto al 2012, raggiungendo il 66,7%. A questo aumento corrisponde una contrazione della stessa entità nel peso del lavoro intermittente. Tale modalità regolativa è stata applicata al 14% degli avviamenti a fronte del 25,9% rilevato nell’anno precedente.

La contrazione della domanda occupazionale rilevata nei primi nove mesi del 2013 ha colpito in misura maggiore le generazioni più giovani dal momento che gli avviati under 25 e con età compresa fra 25 e 34 anni si riducono rispettivamente del 14,3% e dell’11,3%.

Alla fine di settembre 2013 il numero di coloro che hanno reso la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) dall’inizio dell’anno raggiunge quota 13.235, con una crescita rispetto al 2012 del 65,7%.

Se il notevole aumento rilevato nei primi sei mesi (+ 29,1%) era sostanzialmente riconducibile alle perduranti difficoltà in cui versa il sistema produttivo locale, il flusso aggiuntivo nei tre mesi successivi va in larga parte attribuito ai cambiamenti introdotti dalla ‘Riforma Fornero’ in tema di ammortizzatori sociali.

 

“I dati del bollettino – commenta Meris Soldati, assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Rimini – ci permettono di compiere una riflessione più compiuta rispetto l’andamento del mercato del lavoro nel 2013. Sapevamo che anche il 2013 avrebbe mostrato dinamiche simili agli anni precedenti ma, dati alla mano, possiamo anche dire che sia andata peggio del previsto. I dati del bollettino – prosegue l’assessore Soldati – uniti ai recenti dati di info camere movimprese, evidenziano uno stato di salute assai precario sia sul fronte occupazionale che su quello della vitalità delle imprese.Per questo appare ancora più importante mettere sul piatto, anche a livello locale, tutti gli strumenti possibili. In questa direzione va l’impegno del “Tavolo anticrisi”, coordinato dalla Prefettura di Rimini, che proprio lunedì scorso ha portato alla firma del “protocollo d’intesa sulla prevenzione delle crisi aziendali e occupazionali”. Fare insieme fronte, come territorio, a queste difficoltà, è un impegno preciso che intendiamo portare avanti, sia per supportare le aziende in crisi che per garantire adeguato sostegno ai lavoratori coinvolti, prendendo in considerazione tutte le azioni possibili. Con lo stesso impegno e auspicio abbiamo lavorato come Provincia al tavolo sull’occupazione coordinato dalla Prefettura, al protocollo sugli appalto e sull’anticipo per la cassa integrazione. E’ fondamentale ora dare piena applicabilità al protocollo, in tutte le sue parti, ed ognuno dei firmatari deve far la sua parte, penso ad esempio ad un maggior utilizzo dei contratti di solidarietà, ammortizzatore poco utilizzato nel nostro territorio e che invece rappresenta uno strumento molto valido per evitare licenziamenti, e al tema del credito”.

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