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San Marino, le grandi tipicità locali siedono a tavola

da Redazione

Massimo Agostini del “Ritrovo dei Lavoratori”, certificato da TripAdvisor: “Dobbiamo fare sistema e puntare con convinzione sulla qualità”.

 

di Alessandro Carli

 

I commenti dei viaggiatori di TripAdvisor sono miniere di sorprese. Certo, non è facile spulciare tra le 351 recensioni lasciate al ristorante “Il ritrovo dei lavoratori” della Repubblica di San Marino e trovare le parole più curiose. Al di là dei giudizi – il locale ha conseguito il Certificato di Eccellenza 2013 e per l’85% delle persone è consigliato -, ci piace anche vedere come viene visto, da fuori, il Monte Titano.

Ecco quindi che ci viene incontro la prima suggestione: “Quando si è a San Marino, che di per sé è già una grande Disneyland medioevale, e si vuole evitare un ristorante turistico o troppo impegnativo (€€€) la soluzione è il ‘Ritrovo dei Lavoratori’. C’è una vista fantastica sul Montefeltro, le tagliatelle sono ottime (anche i funghi), la carte buona, tenera e ben cotta, il conto non è mai salato”. Ci mancava la Disneyland medievale. Deliziosa e veritiera anche “Si mangia il vero cibo romagnolo con prezzi modici e tanto gusto al ‘Ritrovo dei Lavoratori’. Bravi e continuate così. La tappa perfetta per chi visita la Repubblica di San Marino”.

La forza del sito dedicato alle recensioni delle attrazioni di un luogo è in questa testimonianza: “Capitate in questa trattoria per caso, e invogliate dallo stemmino di TripAdvisor, ci siamo immerse in un ambiente accogliente, casereccio, come nella migliore tradizione romagnola. Ci hanno subito indicato un ottimo tavolo appartato dato che eravamo con la nostra Cagnolona. Anche lei accolta senza nessun problema. In breve: ottimo vino della casa, tris di primi cucinati al momento”.

Infine, uno dei tripadvisoristi più attenti ha scritto: “Un sacco di gente del posto, e questo è sempre un buon segno. Un ‘must’ se vi trovate a San Marino”.

Tutti concordi su alcuni piatti – è il trionfo dei ravioli al tartufo e della tagliata -, ma anche sul servizio. Un’alchimia che il titolare Massimo Agostini ci svela. Con lui parliamo di cucina, ma non solo.

 

I clienti più attenti hanno notato la grande presenza di sammarinesi nel suo locale. Come e quando è nata la sua attività?

 

“Abbiamo aperto nel settembre del 1977, oltre 35 anni fa. Il nome del locale è storico: nel primo dopoguerra, a San Marino, ogni Castello aveva il proprio ‘Ritrovo dei Lavoratori’. Erano ristoranti nati per gli operai, che potevano mangiare a prezzi agevolati. Quando siamo entrati in questa attività, abbiamo mantenuto il nome originale. Sino al 1998 abbiamo lavorato in un’ottica più ‘turistica’, proponendo menù come gli spaghetti e i maccheroni. Alla fine degli anni Novanta abbiamo avvertito i primi segnali di una crisi: i ‘coperti’ calavano. Si è pensato quindi di scommettere sui prodotti tipici, cercando di richiamare anche i lavoratori sammarinesi. I piatti oggi sono più caratteristici, e sono fatti con prodotti caserecci, come i funghi, i prugnoli”.


Prodotti caserecci. Tradotto, significa prodotti del territorio.

 

“Certamente. La carne, i vini. Lavoriamo con i prodotti del Consorzio Vini Tipici della Repubblica di San Marino e con quelli del Consorzio Terra di San Marino. Per quel che concerne i vini, abbiamo anche 60 etichette italiane che abbiamo preso dopo il suggerimento di alcuni clienti. Ma il 98% delle bottiglie che portiamo ai tavoli provengono dal nostro territorio. Succede che qualcuno ci chieda un vino italiano. Noi portiamo un assaggio di un prodotto delle nostre terre, che quasi sempre viene ordinato, spesso con sorpresa. Secondo me i prodotti locali sono di grande qualità, ma forse non sono così conosciuti al di fuori dei confini del Monte”.


Su TripAdvisor avete 351 recensioni.

 

“Ci siamo iscritti nel novembre del 2011, un po’ in ritardo. La maggior parte dei clienti ha lasciato feedback positivi. Il locale è abbastanza grande: è un vantaggio, chiaramente, però può avere anche qualche lieve controindicazione. Mi spiego: qualcuno non si è trovato così bene. Se quel giorno hai 200 coperti, può accadere che qualcosa non sia perfetto. Vero è anche che chi mangia bene non sempre scrive le recensioni, dando quasi per scontato la qualità debba essere all’ordine del giorno. Piuttosto, chi non è rimasto soddisfatto magari si iscrive a TripAdvisor per lasciare le proprie riflessioni. Questo non toglie l’importanza del portale: oltre la metà dei clienti ci dice che ha scelto il ‘Ritrovo dei Lavoratori’ proprio per quello che hanno letto sul sito. Devo poi sottolineare gli apprezzamenti dei concorrenti: molti hotel indicano ai clienti il nostro ristorante”.


Il territorio offre prodotti tipici piuttosto buoni. Ma qual è, secondo lei, il livello della ristorazione locale?

 

“Non tutti lavorano sulla qualità. C’è poi un po’ di invidia. Mi piacerebbe che nel Centro storico, patrimonio mondiale dell’UNESCO, ci fossero più locali con il nostro menù. Certo, la crisi si sente, però proporre un pranzo o una cena per gruppi a 7 o 8 euro a persona, significa non fare sistema. Ripeto, la crisi ha colpito anche noi. Abbiamo abbassato di qualche euro i prezzi. Vedere clienti sammarinesi e qualcuno da fuori che vengono qui più volte, significa che stiamo lavorando bene. Nella vicina Santarcangelo di Romagna si è saputo creare un’offerta gastronomica di livello. Il centro storico di San Marino è stupendo: non è assolutamente inferiore a quello di località medievali. La location ci aiuta: mi piacerebbe che anche altri locali avessero una vocazione alla qualità”.

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