Aeradria resta in purgatorio. Un altro mese di proroga è stato chiesto ieri nel corso di una giornata a dir poco drammatica, in tribunale a Rimini. Trenta giorni per presentare nuove carte utili a rafforzare la richiesta di concordato. Ma non è detto che questa proroga venga concessa.
RIMINI – Aeradria resta in purgatorio. Un altro mese di proroga è stato chiesto ieri nel corso di una giornata a dir poco drammatica, in tribunale a Rimini. Trenta giorni per presentare nuove carte utili a rafforzare la richiesta di concordato. Ma non è detto che questa proroga venga concessa.
Il Pm Gemma Gualdi si è proclamata “stufa e scandalizzata”. Ha chiesto a gran voce il fallimento di Aeradria, e attacca a tutto campo: “Mi rifiuto di accettare l’equazione che vuole equiparare la chiusura di Aeradria a un fallimento dell’aeroporto e di conseugenza dell’intero territorio riminese”. E ha aggiunto: “E’ un vero e proprio ricatto continuo, una continua e interessata distorsione della realtà”.
Mentre fuori da Palazzo una trentina dei 75 dipendenti di Aeradria attendeva sotto gli ombrelli, in aula si è svolto il dibattimento, con la difesa che ha depositato una memoria difensiva ma attende la decisione finale del tribunale sulla proroga.
La decisione è attesa nei prossimi giorni: o sarà proroga o fallimento.
VANNUCCI SOTTO TORCHIO
Dodici ore è durato l’interrogatorio, presso la caserma della Gdf, dell’ex vicepresidente di Aeradria, Massimo Vannucci. Che a quanto risulta ha deciso di rispondere alle contestazioni avanzategli.