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San Marino, riforma tributaria: tassazione dipendenti tra il 12 e il 35%

da Redazione

Il segretario Felici: In merito all’abbattimento del 7% previsto per i lavoratori dipendenti è stato ridotto il tetto massimo degli abbattimento forfettario che passa da 3.500 a 2.800 euro.

 

SAN MARINO – La riforma tributaria che approderà in dicembre in Consiglio Grande e Generale sarà frutto di un confronto approfondito con tutte le parti in causa. Così rassicura il Segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, anticipando sinteticamente alcuni dei contenuti del progetto di legge tributaria. Un progetto il cui testo – aggiunge –non è blindato, e contiamo che rappresenti una buona evoluzione. E, dopo i numerosi incontri già avuti con tutti i soggetti interessati e gli ulteriori in programma col sindacato e le categorie, prima della presentazione del progetto di legge in Commissione, che avverrà nella prima settimana di novembre, ci sarà quello con i rappresentanti dell’opposizione. Si tratta di un passaggio delicato per il Paese – commenta Felici – che necessita di equilibrio tra le parti.

Dal recupero delle evasioni e della monofase si stima possa derivare un introito di circa 15 milioni che consentirà di alleggerire il carico del prelievo sui lavoratori. Il provvedimento fiscale va visto dunque nell’ambito di una politica economica composta da un’insieme di provvedimenti che mirano a creare gettito, a riorganizzare la macchina pubblica con il contenimento delle spese ed anche ad indirizzare risorse in investimenti per lo sviluppo che però, come lo stesso FMI sottolinea, non potrà decollare senza il raggiungimento di un equilibrio della finanza pubblica come precondizione.

Entrando nel merito del provvedimento, Felici spiega la preoccupazione è quella di attuare il principio dell’equità a fronte di categorie di contribuenti che producono il proprio reddito in maniera disomogenea: i dipendenti con un reddito certo alla fonte, gli autonomi con un reddito ricavato dalla differenza tra costi ed incassi.

La tassazione progressiva dei dipendenti è stata rimodulata sul piano delle aliquote che sono comprese tra il 12% e il 35% mentre gli scaglioni sono raggruppati in 8 anziché in 6 della versione originaria.

In merito all’abbattimento del 7% previsto per i lavoratori dipendenti è stato ridotto il tetto massimo degli abbattimento forfettario che passa da 3.500 a 2.800 euro.

La vera novità è costituita dalle deduzioni tramite Smac che entra a pieno titolo nella riforma quale strumento di applicazione delle deduzioni. Il tetto massimo per le deduzioni tramite Smac card è di 9.000 euro per tutti i redditi da lavoro dipendente e da pensione. Una parte di deduzione “oggettiva” sarà riconosciuta in senso figurativo, anche se la spesa non è stata effettuata. Tale parte oggettiva della deduzione Smac è inversamente proporzionale al reddito fino ad azzerarsi in relazione ad un imponibile di 40.000 euro. Ciò significa che al crescere dell’imponibile diminuisce la quota figurativa e aumenta l’importo dell’effettiva spesa tracciata con Smac, fino ad un massimo totale di euro 9.000.

Le deduzioni e detrazioni, costituiscono elementi soggettivi legati alle condizioni personali del contribuente (con o senza persone a carico, diverse tipologie di deduzioni analitiche…).

Un esempio: un reddito imponibile lordo di 25.000 euro, con l’abbattimento reddito-oneri previdenziali- deduzioni SMAC scende a 12.200, senza detrazioni e deduzioni soggettive, per un’imposta mensile di 126,77 euro. Con eventuali passività deducibili e detrazioni per persone a carico lì’imposta potrebbe scendere a 82,92 euro mensili; l’aliquota applicata in questo caso sarà pari al 6,55%, senza deduzioni e detrazioni. Ad esempio, un reddito di 50.000 euro, tolti tutti gli abbattimenti e le detrazioni avrà un’imposta mensile di 479,38 euro, senza deduzioni e detrazioni l’aliquota sarà pari al 12.46%, Con eventuali passività deducibili e detrazioni per persone a carico lì’imposta potrebbe scendere a 367,07.


Altra novità, viene introdotta la Smac C.O.E.

 

In merito al tema dell’emersione del reddito e tracciabilità delle transazioni, viene introdotto il concetto della “Smac Card passiva”, ovvero l’obbligo per l’operatore economico che vende o rilascia servizi a privato, di strisciare la Smac. Nel caso il cliente privato non ne sia in posseso, l’operatore economico sarà tenuto a strisciare la propria Smac C.O.E. Fino all’entrata in vigore della “Smac Card passiva” verrà utilizzato il registro telematico dei corrispettivi su cui indicare i ricavi su base mensile.

 

Il progetto prevede inoltre:

 

la modalità di certificazione dei ricavi in via telematica sarà, nel periodo iniziale, sostituita dalla trasmissione in via telematica del registro dei corrispettivi;

 

permane l’imposta speciale sul reddito (minimum tax) sino al 2017, con la possibilità di recuperarla in 3/4 esercizi anche dopo il 2017;

 

lavoratori autonomi e imprese individuali trattati con il sistema proporzionale al 17% con le medesime passività deducibili analitiche dei dipendenti (non si riconoscono gli acquisti con Smac e l’abbattimento forfettario del 7%), per un periodo transitorio di tre anni;

 

attivazione da parte dell’ufficio tributario del nucleo antifrode per azioni ispettive o di controllo Gli indicatori di reddito/ricchezza interni verranno acquisiti attraverso le banche dati della PA (Catasto, registro, registro automezzi ecc), mentre per quelli esterni, è previsto l’obbligo in sede di dichiarazione dei redditi di indicare eventuali proprietà o detenzione di beni. Inoltre è previsto l’obbligo di specificare il costo dell’acquisizione di beni immobili o mobili quali autoveicoli,imbarcazioni e aeromobili da turismo.

 

L’equità cui il progetto si ispira – ha aggiunto il Segretario di Stato Fiorini – va intesa come tutela delle fasce deboli e capacità reale dello Stato di accertare i redditi. Il provvedimento è in linea in tal senso con quanto chiesto dal sindacato. Un altro strumento che va di pari passo con la riforma tributaria è il progetto di riforma del catasto che definirà le rendite degli immobili e ne determinerà il valore. Il progetto di legge sul catasto, che è un importante strumento di gestione del territorio, potrebbe essere presentato nella stessa sessione consiliare di dicembre.

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