ANIS: Oggi salvare gli stipendi significa soprattutto agire per preservare i posti di lavoro.
SAN MARINO – Il referendum “Salva Stipendi” è un referendum pericoloso perché vuole introdurre un principio “Affossa Economia”. È un appello alla responsabilità e al buon senso: votare “NO” al quesito, oppure di invalidare la scheda, votare scheda bianca o di non ritirarla.
Oggi salvare gli stipendi significa soprattutto agire per preservare i posti di lavoro.
Ma questo non è possibile se un meccanismo automatico impone di aumentare il costo del lavoro a prescindere dal reale contesto dell’economia e del Paese.
I contratti di lavoro si rinnovano in tutto il mondo con il confronto fra i Sindacati dei lavoratori e quelli delle imprese. Gli aumenti devono essere coerenti con il contesto in cui vengono firmati. Anche a San Marino è sempre stato così.
Inoltre questo referendum si pone in netta contraddizione con gli interventi di contenimento della spesa pubblica, e rischia di aggravare ulteriormente il debito dello Stato. Se si vogliono evitare tagli dei servizi, imposizioni di nuove tasse, ticket sanitari e quant’altro, non c’è dubbio che serva un’azione strutturale per la riduzione delle principali voci di spesa pubblica.
Questo referendum, più che salvare gli stipendi, rischia solo di salvare alcuni privilegi, a scapito di tutti gli altri lavoratori e cittadini. Un referendum che mette a rischio ulteriori posti di lavoro e crea una nuova barriera agli investimenti.