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San Marino, Titanka! Strategie di e-mail marketing: come catturare l’attenzione

da Redazione

Quando un utente si iscrive alla vostra newsletter inviategli una mail di benvenuto. Non è solo un fatto di educazione, ma anche il metodo migliore per ottenere che il destinatario inserisca il vostro indirizzo mail nella propria posta desiderata.

 

di Marco Baroni


Lo scorso mese abbiamo spiegato perché tutte le aziende, e in particolare quelle che fanno e-commerce, possano trarre grandi vantaggi commerciali e di immagine da un’attività di e-mail marketing ben organizzata. Le newsletter risultano fra gli strumenti digitali più efficaci perché danno vita a un appuntamento fisso fra azienda e cliente, perché permettono massima personalizzazione del messaggio e dell’offerta, perché sono economiche e hanno la capacità di stimolare acquisti non pianificati.

Se questa è un’ottima notizia, il contro è che, come notizia, è ormai fin troppo diffusa. Basti pensare alle nostre caselle di posta elettronica, straripanti di offerte, segnalazioni, proposte commerciali, e si comprenderà quanto risulti difficile per un’azienda catturare l’attenzione degli utenti. Ma ci sono alcuni aspetti che possono fare la differenza.


1. Il mittente. Quando un utente si iscrive alla vostra newsletter inviategli una mail di benvenuto. Non è solo un fatto di educazione, ma anche il metodo migliore per ottenere che il destinatario inserisca il vostro indirizzo mail nella propria posta desiderata.


2. L’oggetto. È il gancio per il lettore, perché, come si dice, “non c’è una seconda occasione per dare la prima impressione”. In fase di raccolta contatti è utile profilare in modo strategico il database, dividendo per esempio uomini e donne, fasce d’età, categorie di prodotti di interesse. Le liste di contatti serviranno a personalizzare sia l’oggetto che i contenuti. Dato che molti client di posta tagliano il testo dell’oggetto attorno ai 50-60 caratteri, conviene non superare questo limite e iniziare la frase con le parole chiave. Meglio evitare infine termini come gratis, omaggio, regalo, creano diffidenza nel lettore perché abusati nelle mail SPAM.


3. Contenuto. Deve essere convincente e persuasivo, il template grafico deve evidenziare il logo dell’azienda, riprenderne i colori e contenere tutti i recapiti. Se il contenuto è un’offerta, il lettore deve individuare a colpo d’occhio cosa si offre, qual è il vantaggio per lui, e soprattutto come fare ad ottenerlo. La call to action deve essere inequivocabile, ripetuta in diversi punti del testo e in diverse forme (per esempio mettendo un link testuale prima e un bottone grafico poi).


4. Frequenza di invio. La frequenza di invio dipende dal tipo di prodotti venduti, dalla regolarità con cui si rifornisce il magazzino, dalle aspettative dei clienti, e dalle offerte. La giusta misura permette di non essere ripetitivi. Anche per l’orario e il giorno di invio non esistono regole fisse. In generale si indicano come giorni migliori quelli fra martedì e giovedì. Il buonsenso suggerisce poi che i prodotti per il tempo libero si comprino durante il tempo libero, quelli professionali in orario di lavoro.


5. Statistiche di invio. I sistemi professionali di invio newsletter permettono di misurare ogni cosa: quante persone hanno ricevuto la mail, quanti sono stati convinti dall’oggetto ad aprire il messaggio, quanti hanno cliccato sul link testuale piuttosto che sul bottone grafico, e via dicendo. Le richieste di cancellazione, per quanto note dolenti, sono un grande aiuto per migliorare la propria comunicazione. Ogni dato raccolto va analizzato per testare, di invio in invio, cosa gradiscono i vostri lettori, quando lo preferiscono e quali sono le condizioni ottimali per ottenere risultati.

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