Home NotizieSan Marino San Marino, referendum salva stipendi: i lavoratori chiedono rispetto

San Marino, referendum salva stipendi: i lavoratori chiedono rispetto

da Redazione

Massimo Cervellini, dipendente del Bioscience Institute, interviene sul delicato e attuale argomento.

 

SAN MARINO – Mai più 4 anni senza contratto! Questa frase , che sembra uno slogan ad effetto, creato appositamente per attirare l’attenzione, in realtà richiama un triste recente passato che ha coinvolto 8.000 lavoratori dipendenti del settore industria. Rimanere 4 anni senza contratto può sembrare incredibile, invece è proprio quello che è successo nell’ultimo rinnovo contrattuale.

Per 4 anni gli stipendi di queste famiglie sono rimasti fermi a fronte dell’aumentare del costo della vita e questo semplicemente perché non vi è l’obbligo di rinnovare i contratti nei tempi opportuni, anzi ,teoricamente, si potrebbe rimanere con un contratto scaduto per un tempo illimitato. Il quesito referendario non nasce dall’oggi al domani, da parte di un gruppo di giacobini alienati dalla realtà ed ostili alle imprese: come potremmo esserlo visto che non siamo masochisti e le aziende sono parte della nostra vita e sono la nostre fonte di sopravvivenza?

Il Referendum Salva Stipendi nasce dopo 4 anni di furbizie, ripicche, continui rilanci, prese in giro, desiderio di infierire e nessuna vera intenzione a trovare una accordo contrattuale in tempi umanamente accettabili.

Il quesito del Referendum chiede un adeguamento automatico delle retribuzioni all’inflazione in caso di contratti scaduti, con l’evidente obiettivo di stimolare un rinnovo concordato e puntuale dei contratti di lavoro.

Quello che reclamiamo è semplicemente la normalità, un elemento scontato per un paese che voglia definirsi civile. Chiediamo la serietà e il rispetto che si meritano i lavoratori. Con un tempestivo rinnovo dei contratti, anche gli infondati e fantasiosi effetti collaterali che dovrebbe subire la nostra economia in periodi di vacanza contrattuale, banalmente non avranno nessuna possibilità di manifestarsi.

Del resto, con rinnovi regolari (una stranezza vero?) il Salva Stipendi non avrebbe mai alcun effetto.

La storia recente ci insegna che con le regole e gli equilibri esistenti questa richiesta oggi sembra impossibile da realizzare. Il Salva Stipendi prova a cambiare questi equilibri. Il concetto è semplice: il si al referendum serve ad evitare che si ripeta il teatrino dell’ultimo rinnovo del contratto industria. Speriamo che la cittadinanza dia la possibilità di introdurre questi nuovi elementi nel sistema e che i prossimi contratti di lavoro vengano rinnovati nei termini previsti. Sarebbe un vera testimonianza concreta di civiltà.

 

Massimo Cervellini, dipendente Bioscience Institute

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