Home NotizieSan Marino San Marino, la lettera di congedo degli Eccellentissimi Capitani Reggenti

San Marino, la lettera di congedo degli Eccellentissimi Capitani Reggenti

da Redazione

Le parole di Antonella Mularoni e Denis Amici: “Lo sforzo di contenimento della spesa pubblica corrente deve essere portato avanti con rigore”.

 

SAN MARINO – Le parole di Antonella Mularoni e Denis Amici.

 

Al termine di questa sessione consiliare, ultima del nostro mandato, desideriamo rivolgere a tutti Voi, Onorevoli Consiglieri, un breve indirizzo di saluto ed un ringraziamento per la collaborazione prestata.
Abbiamo cercato di condurre i lavori di questa Assemblea nel pieno rispetto delle regole e col senso dello Stato e lo spirito di servizio che sono indispensabili alla Suprema Magistratura dello Stato per adempiere al proprio ruolo di garante super partes dell’attività istituzionale.
Abbiamo costantemente registrato un clima di confronto costruttivo e responsabile, che siamo certi caratterizzerà anche l’attività futura del Consiglio Grande e Generale.
Tutti siamo consapevoli che in questo particolare momento la politica deve fare ogni possibile sforzo per uscire dagli ambiti angusti degli interessi di parte ed avere come unico obiettivo il bene comune e la ricerca di soluzioni per far uscire la Repubblica da una delle fasi più complesse della sua storia recente.
San Marino ha compiuto negli ultimi anni un grandissimo sforzo per recuperare rispetto, credibilità e piena fiducia da parte della comunità internazionale.
La conclusione dell’iter di ratifica dell’Accordo contro le doppie imposizioni fiscali e del suo Protocollo di modifica da parte del Parlamento italiano ha finalmente sancito in maniera inequivocabile il riconoscimento anche da parte della Repubblica Italiana dell’adeguamento agli standard internazionali in materia di trasparenza e di collaborazione giudiziaria ed amministrativa compiuto dal nostro Stato. Confidiamo ora che si riesca a giungere in tempi brevissimi alla rimozione del nostro Paese dalla black list italiana, atto che finalmente permetterebbe alle nostre imprese di operare con maggior tranquillità e al Paese stesso di guardare con maggior fiducia al futuro.
La situazione di criticità del nostro Paese ha portato la maggioranza e il Governo a scelte indubbiamente difficili e all’adozione di provvedimenti a carattere straordinario, che vanno ad incidere sulla vita di tutti e che certamente pesano maggiormente su quanti già vivono situazioni di disagio e di difficoltà. Negli incontri settimanali con la popolazione la Reggenza ha avuto modo di toccare con mano questa realtà.
Diventa pertanto indispensabile – nel momento in cui si chiede alla popolazione di affrontare una fase di sacrifici – proseguire senza indugi e con impegno ancora più forte nel percorso già avviato per garantire condizioni di solidità al nostro bilancio ed una prospettiva di rapida ripresa economica per il nostro Paese.
Lo sforzo di contenimento della spesa pubblica corrente deve essere portato avanti con rigore, in attuazione dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio nello scorso mese di luglio, eliminando senza ulteriori indugi quelle aree di spreco e di privilegio che anche la relazione del Gruppo tecnico per la revisione della spesa pubblica ha evidenziato. Attività che, tra l’altro, indubbiamente contribuirà a promuovere una nuova cultura dell’amministrazione della cosa pubblica.
La legge tributaria è la più importante riforma su cui questa Aula sarà chiamata a breve a confrontarsi. Si tratta di un provvedimento ormai indifferibile per la necessità di introdurre una normativa moderna, in linea con gli standard internazionali, in grado di garantire una equa partecipazione contributiva di tutti i cittadini e – allo stesso tempo – lo sviluppo del Paese.
Auspichiamo che le posizioni possano conciliarsi, che non si accentui lo scontro sociale e che prevalga invece da parte di tutti gli attori di questo percorso – che deve essere ampiamente condiviso – un forte senso di responsabilità e di solidarietà, senza la volontà di far prevalere interessi corporativi o la ricerca di consensi immediati. Auguriamo altresì che si possano trovare le condizioni per un’intesa che riservi la giusta attenzione alle fasce di popolazione più deboli ma che allo stesso tempo incoraggi la produzione delle ricchezza in modo onesto, per assicurare il rilancio del nostro sistema economico, da cui solo può conseguire la crescita dell’occupazione e lo sprigionarsi di risorse da indirizzare allo sviluppo di quei settori che possono essere strategici per il futuro del nostro Paese. E solo se la ricchezza viene prodotta può poi essere equamente ripartita.
In tal senso è necessario che il Governo sappia avvalersi dell’apporto delle migliori energie e professionalità che indubbiamente ci sono anche nel nostro Paese e di tutti coloro che con onestà e laboriosità sostengono l’economia del nostro Paese.
E’ altresì auspicabile che le forze politiche riescano a pervenire rapidamente ad un nuovo regolamento, che possa consentire al Consiglio Grande e Generale – cui spetta un ruolo centrale nella vita politica ed istituzionale del nostro Paese – di operare, nel pieno rispetto del confronto democratico, in maniera più incisiva e puntuale, alla luce di una realtà profondamente mutata in oltre trent’anni.
Si gioca certamente sulla trasparenza dei comportamenti la credibilità della classe politica e la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Ma riteniamo che fondamentale sia anche la capacità di traghettare la nostra Repubblica oltre la crisi, dando risposte rapide e efficaci ai problemi più urgenti della nostra popolazione, in particolare alla disoccupazione che affligge sempre più famiglie. E la risposta efficace sta nella capacità del sistema di creare opportunità occupazionali, non tanto nel ricorso agli ammortizzatori sociali che possono essere solo un cuscinetto transitorio, necessario nelle fasi di transizione, ma che non deve far venire mai meno la cultura del lavoro, che per secoli e secoli ha contraddistinto la comunità sammarinese e che ha caratterizzato anche l’emigrazione sammarinese, evidente testimone della laboriosità del popolo sammarinese.
Esprimiamo viva soddisfazione per la recente approvazione del progetto di legge sulle Giunte di Castello, che rappresenta per noi il mantenimento di una promessa fatta alle Giunte all’inizio del semestre reggenziale. Si è cosi finalmente concluso il lungo iter di questo importante e atteso provvedimento, che recepisce le istanze evidenziate negli anni dagli amministratori locali per meglio rispondere a quelle che sono le finalità di questo fondamentale organo di democrazia: aumentare la partecipazione alla cosa pubblica a livello locale attraverso il coinvolgimento dei cittadini e l’ascolto delle loro istanze più immediate.
Il prossimo 20 ottobre i Sammarinesi saranno chiamati alle urne per pronunciarsi – in occasione della tornata referendaria – su temi di estrema rilevanza per il nostro Paese. Auspichiamo che tutti i cittadini abbiano la possibilità di esprimere un voto consapevole, disponendo di un’informazione approfondita.
Rinnoviamo a tutti Voi, Onorevoli Consiglieri (e Segretari di Stato), la gratitudine per aver affiancato il nostro impegno istituzionale in questi sei mesi non semplici per nessuno. Per noi questi resteranno sei mesi indimenticabili, un’esperienza unica che siamo fieri di aver potuto compiere.
Ai Capitani Reggenti eletti Gian Carlo Capicchioni e Anna Maria Muccioli esprimiamo le nostre felicitazioni unitamente all’augurio più cordiale e sentito per un mandato proficuo.
Ringraziamo infine tutto il personale ed i funzionari che ci hanno assistito con impegno e professionalità in questi sei mesi, dimostrando sempre attaccamento e sensibilità verso l’istituto della Reggenza e più in generale verso le istituzioni della Repubblica.

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