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Rimini, “Sulla strada” (di San Francesco) assieme a De Gregori

da Redazione

Il cantautore in concerto sabato 28 settembre in piazza Malatesta. L’evento è inserito nel cartellone del Festival Francescano.

 

di Alessandro Carli

 

RIMINI – “Mamma chissà se valeva la pena, fare tanta strada e arrivare qua”. Chissà quante volte l’ha cantata questa strofa, Francesco De Gregori (“La ragazza e la miniera”, piccola perla di rara bellezza), e chissà quante volte, chi l’ha ascoltata, ha attraversato quel confine “dove la vita è un lavoro a cottimo”. Perché “Sulla strada” – che è anche il titolo dell’ultimo lavoro del Principe – i sogni diventano bisogni, diventano variazioni del cuore, richiami al proprio nome, tra Kerouac e una terra dei Faraoni distante, che porta alla guerra. E’ un piccolo capolavoro, “Cercando un altro Egitto”. Una rappresentazione onirica nel vero senso della parola: un sogno fatto da De Gregori che diventa una canzone sulle piccole e grandi violenze del nostro tempo. Dalla violenza nei suoi confronti del “Francesco ti vogliono ammazzare” (un verso che diverrà in seguito una profezia dopo i fatti del Palalido di molti decenni fa) fino alle violenze di piazza del “terzo reparto celere”. Per arrivare alla bellissima immagine delle “grandi gelaterie di lampone che fumano lente“, struggente metafora dei forni crematori nazisti. Del resto, ogni persona si porta il proprio nome addosso. Ed è quasi per magia, quindi – o per germinazione spontanea – che Francesco De Gregori si mette in cammino “Sulla strada” di San Francesco: il padre di “Alice” sarà in concerto sabato 28 settembre alle 21 in piazza Malatesta a Rimini all’interno del cartellone del Festival Francescano, scandito, quest’anno, dalla figura di San Francesco che cammina per i sentieri della Romagna, ottocento anni fa. Dall’avvenimento, all’insegnamento: Francesco interpretò l’esortazione biblica di essere come stranieri e pellegrini in bisogno di comunione e di relazionalità che si traduce nella volontà di “essere per gli altri” e di “essere con gli altri”.  

Perché “c’è sempre qualcuno che canta e la tristezza ce la fa passare, se no vita questa vita sarebbe come una barchetta in mezzo al mare, dove tra la ragazza e la miniera apparentemente non c’è confine, dove la vita è un lavoro a cottimo e il cuore un cespuglio di spine”.

Biglietti ancora disponibili al costo di 20 euro esclusivamente presso l’Infopoint di piazza Tre Martiri o all’interno di Castel Sismondo da venerdì 27 fino alle 16 di sabato 28.

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