Home NotizieSan Marino San Marino, riforma tributaria: le proposte e richieste della CSU

San Marino, riforma tributaria: le proposte e richieste della CSU

da Redazione

Sindacati: l’obiettivo deve essere quello di realizzare una riforma tributaria che affermi l’equità fiscale e la giustizia sociale, tutelando il reddito da lavoro dipendente e da pensione, e mettendo tutti i cittadini nella condizioni di contribuire secondo le reali capacità reddituali.

 

SAN MARINO – Nel pomeriggio di martedì 17 settembre la CSU ha inviato alla delegazione di Governo preposta un documento con le sue proposte e richieste di modica alla legge tributaria.

Premesso che l’obiettivo deve essere quello di realizzare una riforma tributaria che affermi l’equità fiscale e la giustizia sociale, tutelando il reddito da lavoro dipendente e da pensione, e mettendo tutti i cittadini nella condizioni di contribuire secondo le reali capacità reddituali, superando una volta per tutte la grave piaga della evasione ed elusione fiscale che caratterizza molta parte di tutti gli altri redditi, le richieste della CSU sono le seguenti:

1) La determinazione di una ‘no-tax area’ per i lavoratori dipendenti e i pensionati pari ad almeno 12mila euro;

2) La sostanziale rimodulazione delle fasce di reddito e delle relative aliquote per i lavoratori dipendenti e i pensionati, provvedendo ad abbassare di almeno 2/3 la tassazione rispetto alla proposta di riforma fiscale presentata in prima lettura;

3) L’inserimento di più efficaci strumenti di analisi, accertamento ed emersione di tutti i redditi. In tal senso, si evidenziano in dettaglio le proposte della CSU.

a) Istituzione di una Banca dati centralizzata di raccolta dei dati finanziari, con il superamento della riservatezza bancaria, finanziaria e assicurativa interna a San Marino, e raccolta dei dati fiscalmente rilevanti inerenti i beni mobili ed immobili (es. proprietà di aeromobili, imbarcazioni, autoveicoli e motoveicoli, proprietà immobiliari e terreni). Riteniamo indispensabile superare il filtro stabilito nell’attuale progetto di Legge che prevede l’accesso a tali dati solo su autorizzazione di una apposita Commissione, composta da Dirigenti Pubblici.

b) Creazione di “protocolli” per la fase istruttoria di analisi ed accertamento dei redditi, dotati di parametri e indicatori per i diversi settori e categorie. Le risultanze di tali accertamenti costituirebbero presunzione di reddito minimo, rispetto a cui il contribuente dovrebbe fornire l’onere della prova contraria.

c) Informatizzazione e collegamento con protocolli condivisi di tutte le banche dati utili all’esatto accertamento dei redditi e delle reali capacità contributive dei contribuenti, rendendole disponibili all’Ufficio accertatore. In tal senso occorre predisporre specifiche normative a modifica dei vincoli oggi vigenti.

d) Gli accertamenti devono essere deliberati dal Direttore dell’Ufficio Tributario, differenziando i settori e/o i criteri dei soggetti da accertare. L’attuale progetto di Legge prevede una Commissione mista, formata da diversi dirigenti della PA che altro non è che una sorta di “commissariamento” a priori dell’azione accertativa, ma va stabilito che l’accertamento lo effettua l’Ufficio Tributario sulla base di criteri oggettivi, modificabili di anno in anno.

e) Creazione di una apposita sezione dell’Ufficio Tributario e di un apposito “Corpo di Polizia Tributaria” col compito specifico dell’accertamento; i dipendenti – che dovranno essere a tutti gli effetti dei pubblici ufficiali – dovranno essere appositamente formati, anche in relazione alle problematiche specifiche dell’e-commerce ed al suo controllo. Tale “sezione”, che già esiste, va dotata degli strumenti – normativi ed informatici – e del personale necessario.

f) Introduzione di una normativa più vincolante sulla tenuta delle scritture contabili, e sui relativi obblighi di tenuta, conservazione e presentazione agli operatori addetti alle verifiche. A tale revisione dovranno accompagnarsi controlli e sanzioni commisurate alla gravità dell’infrazione rilevata, che siano applicabili in maniera immediata e certa.

g) Introduzione dell’obbligo dello scontrino fiscale o della fatturazione, anche utilizzando strumenti elettronici. In tal senso, ci si potrebbe avvalere anche dell’attuale Smac Card – rendendo obbligatorio il suo utilizzo per tutti i soggetti giuridici, indipendentemente dalla applicabilità o meno degli sconti previsti – al fine di far emergere, e conseguentemente controllare, il volume d’affari.

h) Obbligo di segnalazione all’Ufficio Tributario da parte degli organismi di controllo societari e finanziari sammarinesi delle eventuali situazioni anomale che possono configurare una eventuale evasione/elusione fiscale da parte di contribuenti sammarinesi.

Oltre ai punti sopra elencati, la CSU ritiene indispensabile che nell’ambito di un possibile accordo vengano presi in esame anche i seguenti aspetti qualificanti:

• Eliminazione dello strumento del “decreto delegato” in tutti gli articoli del progetto di Legge che toccano elementi sostanziali quali – ad esempio – redditi a tassazione separata, oneri deducibili, detrazioni soggettive, aliquote e scaglioni di reddito, etc.

• Tenere in considerazione gli aspetti derivanti dall’applicazione del “coefficiente familiare” per la rimodulazione del carico fiscale.

• Introduzione dei reati di “evasione fiscale” e “falso in bilancio” quali deterrenti concreti da utilizzare nella lotta alla evasione/elusione fiscale e al riciclaggio. Revisione dei limiti in base ai quali i reati fiscali vedono trasformarsi la sanzione da amministrativa a penale.

• La CSU non ritiene coerente al progetto di Legge di riforma fiscale la contestuale presenza di articoli che prevedono incentivi sotto forma di detassazione: tali strumenti – di norma straordinari e finalizzati a progetti di sviluppo – dovrebbero avere una propria collocazione normativa autonoma.

La CSU ha ribadito alla delegazione di Governo la propria disponibilità a giungere ad un accordo che recepisca, oltre i punti principali, anche le ulteriori osservazioni e richieste che la stessa CSU ritiene qualificanti.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento