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San Marino, un percorso per ‘accendere’ l’innovazione

da Redazione

E’ quello che hanno iniziato gli otto candidati sammarinesi tra cui verranno selezionati i primi due assunti nel parco scientifico. Per tutto il mese di settembre affronteranno una serrata formazione, in giro per la Penisola, nelle strutture a maggiore vocazione innovativa. Li abbiamo incontrati per capire cosa li spinge a cimentarsi in questa impresa.

 

di Loris Pironi

 

Elasticità mentale, capacità di affrontare e risolvere i problemi, un occhio già aperto sul mondo dell’impresa e sulle sue problematiche. Ma soprattutto un grande dinamismo, perché il lavoro in questione non sarà certo di tipo impiegatizio, e anzi è quanto di più simile ci possa essere, per un lavoratore dipendente, all’attività imprenditoriale in proprio.

Il percorso di formazione in parchi scientifici e tecnologici e in incubatori d’impresa che porterà otto sammarinesi per tutto il mese di settembre ai quattro punti cardinali della Penisola che innova e investe in ricerca&sviluppo mira proprio a far emergere queste peculiarità.

San Marino Fixing è andato a incontrare, durante una pausa delle lezioni, gli otto ragazzi – chiamiamoli ragazzi in senso lato, perché l’età è piuttosto varia tra i singoli candidati – impegnati in quest’avventura. Abbiamo sentito il polso della situazione, abbiamo scambiato alcune opinioni con loro. Abbiamo scherzato anche, perché l’ambiente, serio ma informale, lo consentiva; li abbiamo intervistati, naturalmente. Abbiamo cercato di capire cosa li ha spinti a mettersi in gioco sino a questo punto, con i loro curriculum e le loro esperienze lavorative di alto livello, per la “scommessa” di diventare il punto di riferimento delle imprese e degli investitori che avranno a che fare con il futuro Parco Scientifico e Tecnologico di San Marino.

Ciò che ci ha maggiormente colpito, di questi 8 ragazzi, è la consapevolezza. La consapevolezza di poter dare, quasi di dover dare, un contributo alla crescita del Paese.

Due di loro saranno assunti, lavoreranno all’interno del Parco e saranno il riferimento delle idee imprenditoriali da “incubare”. Avranno un compito importante, perché i progetti, quelli veri, quelli che portano risultati, sono “accesi” e fatti funzionare dalle persone: le sole strutture, per quanto studiate alla perfezione, non bastano. Ecco, da quanto ci è parso di capire nell’ora che ci siamo reciprocamente dedicati, questo è il punto di partenza. Ed è decisamente una buona base.

Giulia Giardi, Alice Fedele, Samuele Guiducci, Erica Matteini, Mattia Valenti, Antonio Kaulard, Diletta Iaia e Valentina Vicari sono gli otto sammarinesi selezionati – tra oltre 70 candidati che avevano presentato domanda – che a partire dalla scorsa settimana sono impegnati in un percorso di formazione specialistico, che dovrà culminare nelle prime assunzioni all’interno del nascente PST San Marino – Italia. Qualcosa si muove, dunque. Perfettamente in linea, una volta tanto, con il cronoprogramma concertato tra la Repubblica di San Marino e i partner italiani (APSTI e Polo Tecnologico di Navacchio) scelti per dar vita al progetto economico più ambizioso degli ultimi decenni (almeno) in Repubblica, ovvero il parco tecnologico. Gli otto candidati sino a fine mese saranno alle prese con un vero e proprio tour de force tra i principali parchi tecnologici e altre realtà ad alto contenuto innovativo che rappresentano un po’ il fiore all’occhiello del’innovazione italiana.

Un percorso partito da San Marino, dove il 4 e 5 settembre sono iniziate le lezioni propedeutiche, curate dalla psicologa del lavoro Irene Massai, che li porterà in giro per l’Italia. Prima in provincia di Bergamo, presso la prestigiosa sede di Kilometro Rosso, il PST griffato Brembo (il 9 e 10 settembre scorsi), poi a Venezia, sull’isola di San Servolo, sede della prestigiosa Venice International University (11-13 settembre), poi ancora a Udine, presso il parco Friuli Innovazione per un’intensa settimana (16-20 settembre). Quindi l’ultima tappa porterà i candidati a Navacchio, Pisa, per l’ultima settimana di un intensissimo programma (23-27 settembre) al termine della quale verranno annunciati i nomi dei due selezionati che saranno assunti prima dalla Polo Navacchio, in attesa della costituzione della società del PST sammarinese, per poi diventare a tutti gli effetti i primi dipendenti del Parco Tecnologico San Marino – Italia. Una bella soddisfazione, insomma, ma anche una discreta responsabilità.

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