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San Marino, Consiglio Grande e Generale: l’elezione del nuovi Capitani Reggenti

da Redazione

Sul tavolo anche Giochi del Titano, Siria, corruzione. Il report dettagliato dell’agenzia Dire.

 

SAN MARINO – Il primo intervento in apertura della sessione consiliare di settembre, il 16 settembre, è stato quello del segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, incentrato sulla Giochi del Titano. Felici ha quindi espresso la disponibilità di inserire un comma apposito nell’ordine del giorno del Consiglio grande e generale di Novembre. Il comma comunicazioni è quindi proseguito con gli interventi dei consiglieri e del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini. Tra gli altri, il capogruppo del Psd, Denise Bronzetti, ha preso la parola per annunciare il suo ritiro dal gruppo consiliare attuale per presentarsi come consigliere indipendente nelle prossime sedute.

Diversi gli ordini del giorno presentati sui temi di attualità: Siria (Su-C10), corruzione (Psd), giochi (Upr-Ps), Pa (Rete).

Alle 17,30 il comma comunicazioni è stato interrotto per procedere all’elezione dei Capitani Reggenti per il semestre 1 ottobre 2013-1 aprile 2014. La votazione ha avuto esito positivo: eletti a scrutinio segreto Gian Carlo Capicchioni, Psd, e Anna Maria Muccioli, Pdcs.

 

Di seguito una sintesi del dibattito:

 

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Ai consiglieri che sono intervenuti in questi giorni sulla giochi del Titano, vorrei precisare che non sono notizie vere quelle che danno l’azienda con una prevedibilità di bilancio negativa. Sono diminuiti i ricavi, ma la Gdt resta in attivo, da diverse settimane l’Ente giochi e la segreteria di Stato stanno lavorando a un decreto per inserire nuove tipologie di giochi, per avere un panorama più completo. C’è poi l’ipotesi di trasferire la sala in centro storico. Da parte nostra c’è disponibilità ad aprire un dibattito consiliare di carattere più generale, con un apposito comma a novembre. Non ci sono oggi elementi di emergenza che spingono al dibattito in questa sessione. Rispetto invece alle rivelazioni ulteriori sul direttore attuale della Gdt, le notizie fanno riferimento a situazioni antecedenti. Dopo 3 anni, non abbiamo notizie di eventuali procedimenti scaturiti”.

 

Tony Margiotta, Su: “Volevo presentare a nome di Su un odg che solleva e cerca di richiedere alle istituzioni e al governo un impegno importante per poter risolvere il conflitto che sta vivendo la zona mediorientale araba. La Siria sta vivendo un conflitto che rappresenta un enorme tragedia bellica, con vittime innocenti. Il nostro Paese ha una storia che ci qualifica come mediatori di pace, a tutti coloro che fuggivano dalla seconda guerra mondiale abbiamo dato un luogo per potersi rifugiare e proteggersi dai bombardamenti. Su crede veramente che la nostra Repubblica possa avere un ruolo per promuovere la pace e che possa dare un luogo neutrale per poter dialogare.

 

Odg presentato dalla coalizione Cittadinanza attiva, Su e C10:

 

‘Il Consiglio grande e generale considerando le ultime vicende del conflitto in Siria una guerra civile in corso da due anni che ha provocato la fuga di milioni di profughi verso i paesi confinanti, e che sta facendo correre il rischio di un possibile attacco missilistico da parte degli Stati Uniti e loro alleati;(…) considerando che, secondo i dati ONU, il 40% delle vittime di questo conflitto è composto da civili, donne, uomini, anziani e bambini innocenti; considerando la storia che ha contraddistinto la Repubblica di San Marino, sempre neutrale e ispirata ai valori della libertà, della solidarietà e della pace, e ricordando che San Marino è già stato in passato luogo per il confronto e la mediazione fra gli attori dell’area medio orientale e ha stabilito significative relazioni con esponenti religiosi in quell’area; considerando che per risolvere i conflitti la strada della diplomazia e del dialogo è l’unica percorribile; impegna il governo a definire un progetto di azione diplomatica allo scopo di assumere un ruolo attivo in tutti i contesti internazionali dei quali la Repubblica di San Marino fa parte, e per diventare nel tempo sulla scena internazionale riferimento e luogo di dialogo per la risoluzione dei conflitti Medio orientali. Chiede infine al governo di relazionare al Consiglio grande e generale entro il 31 marzo sugli sviluppi di tale impegno’.

Inoltre, Sinistra unita propone anche una mozione per discutere una proposta da inserire nell’odg dei prossimi Consigli su un argomento che sta prendendo piede in tutti gli Stati del mondo, ovvero la proposta di iniziare a discutere di orti sociali, microzone dedicate all’agricoltura per fini sociali. Non è una novità neanche nelle nostre vicine città, come Rimini. Hanno tra gli scopi quello di riavvicinarsi alla natura e, vista la situazione economica, quello di poter avere ortaggi ef rutta autoprodotti. Vado a leggere la mozione: ‘Per costruire un progetto finalizzato alla trasformazione di zone agricole inutilizzate ad orti sociali, che mirano ad offrire possibilità di socializzazione e a favorire un rapporto diretto con la natura, la presente mozione impegna il Consiglio grande e generale a una discussione finalizzata a tale scopo'”.

 

Mirco Tomassoni, Psd: “I valori della libertà, della pace, della giustizia e della democrazia sono valori su cui poggia San Marino. Il valore della democrazia è un bene prezioso che va affermato continuamente. Anche mostrando il coraggio di combattere i fenomeni corruttivi. Proponiamo un ordine del giorno per sollecitare un’accelerazione nell’adeguamento agli standard internazionali per contrastare al meglio il diffondersi della corruzione. Vogliamo dare segnale forte anche in vista della Giornata internazionale contro la corruzione del 9 dicembre. Leggo l’odg: ‘Il Consiglio Grande e Generale, (…) consapevole della necessità di adeguare prontamente la legislazione sammarinese agli standard internazionali nella lotta alla corruzione e di definire protocolli operativi affinché le norme trovino piena attuazione; evidenziando la necessita’ che l’amministrazione pubblica adotti buone pratiche capaci di prevenire e combattere i fenomeni di corruzione e d’illegalità;(…) coerentemente alle prescrizioni gia’ definite dall’Ordine del Giorno approvato e sottoscritto da tutti i Gruppi Consiliari al termine del Dibattito del 21 marzo 2012 che assegna al Congresso di Stato precisi impegni prescrittivi, impegna il governo a aderire alla Giornata internazionale indetta dall’Onu contro la Corruzione (9 Dicembre), celebrare tale ricorrenza ogni anno con almeno un’iniziativa pubblica e, per il prossimo 9 Dicembre, prevedere un apposito dibattito consiliare;(…) invitare il gruppo di lavoro istituito ad indicare entro il 9 dicembre 2013 gli atti necessari al fine di prevenire e reprimere la corruzione e l’illegalità’ estendendo l’applicazione sulle situazioni di incompatibilità e conflitto di interessi (…).

 

Denise Bronzetti, Psd: “Qualcuno ha parlato di fulmine a ciel sereno, ma ho dei dubbi sia sul fatto che la mia scelta abbia rappresentato un ‘fulmine’, sia che ci sia un ‘ciel sereno’. Del mio malumore si trova traccia anche in alcuni miei interventi passati espressi nel corso delle sedute del Consiglio Grande e Generale. In ben 25 anni di impegno politico ho sempre rispettato l’organizzazione partito e solo chi ha fatto gavetta può comprendere fino in fondo le mie parole. Gli astri nascenti sono tutta altra cosa rispetto al mio percorso. Ricordo anni in cui ho portato avanti battaglie in prima persona senza testate giornalistiche di comodo in mio sostegno, senza la certezza di avere la verità in tasca, ma mettendo sempre al primo posto gli interessi del Paese e dei sammarinesi e non quelli personali. Purtroppo il Paese sta scontando il fatto che questo non è il modus operando di tutti e la classe dirigente di San Marino non è esente da colpe. Dal 2008 in avanti si sono varati provvedimenti di legge per garantire la trasparenza ma è comunque in atto un tentativo di non rendere concreto, effettivo e efficace il percorso intrapreso verso la trasparenza. La situazione di San Marino è difficile, ma finché non si potranno chiarire i rapporti di forza interni al Consiglio Grande e Generale, al Governo e al mio stesso partito, difficilmente si risolveranno i problemi. Si tratta di rapporti che pesano come macigni e che rendono difficoltoso il raggiungimento degli obiettivi che questo Governo e questa maggioranza si sono prefissati. E di qui i tentativi più beceri e con ogni mezzo di sbarazzarsi degli avversati scomodi. Io per alcuni sono uno ‘scomodo avversario’ e so anche da quando lo sono diventata (me l’avevano giurata). Nonostante i ruoli di presidente e capogruppo attualmente ricoperti e nonostante il riconoscimento del mio lavoro espresso liberamente dagli elettori, non ho potuto lavorare in modo sereno e costruttivo. E non perché non mi sia impegnata. La mia è una decisione molto sofferta e non un blitz come qualcuno ha pensato di far passare. Ho lottato e sto pagando in prima persona tutte le mie lotte. Non basta avere incarichi di primo piano per cambiare le cose quando le cose non vogliono fartele cambiare. Non basta avere un ruolo dentro il partito per sconfessare i rapporti di forza che dentro quel partito impediscono i cambiamenti. Come non si è in grado da soli di respingere gli attacchi personali. C’è chi ha definito la mia, una scelta “drammatica e cattiva” a pochi giorni dal Congresso del partito ma il problema è che questo Congresso non prospetta nulla di buono per coloro che cercano il cambiamento. Dentro il partito ci sono persone che la vedono come me, abbiamo fatto dei percorsi insieme ma se la logica dovesse essere ancora quella del compromesso per me è una logica perdente, che non mi appartiene. Una logica che questo paese ha già pagato a caro prezzo. Il momento di difficoltà di questo paese imponeva che all’interno di questo Consiglio Grande e Generale si lavorasse insieme per trovare soluzioni ai tanti problemi che da tempo non ci consentono di navigare in acque migliori. Il mio impegno è stato anche quello di garantire il dialogo tra maggioranza ed opposizione. Non si possono accusare le persone di aver sbagliato gli interlocutori solo perché ho lavorato nell’ottica del confronto. In occasione della celebrazione del 25 marzo avevo proposto al partito un dialogo aperto che coinvolgesse anche altre forze politiche ma non è stato possibile fare neppure quello. Probabilmente pensando che lasciando tutto come era non ci sarebbe stato alcun sconquasso dentro questo paese ma le cose non sono pre-ordinabili, vanno diversamente ed intelligenza vorrebbe che dopo che le cose ugualmente accadono, almeno si ammettessero gli errori compiuti. Il mio non è un salto nel vuoto o un salto all’indietro: dico a tutti che il mio non sarà un salto della quaglia, non mi accaserò. Resterà chiara la mia collocazione come consigliere indipendente dentro la maggioranza perché questo paese non ha bisogno di una crisi di governo che invece alcuni vogliono. Io ho sempre vissuto la politica come una parentesi della mia vita per dare un contributo al mio paese. Non mi interessano altre cose. Non credo che l’azione politica sia disgiunta da quello che le singole persone riescono a fare e a dare come persone aldilà delle sigle. Esempio l’abbiamo avuto nel novembre scorso. Fino a quando non si riuscirà a tirare una riga netta con quello che è stato un certo modo di fare politica che appartiene al passato, difficilmente si troveranno le soluzioni ai problemi del nostro paese”.

 

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Il Psd non è stato indifferente rispetto ai cambiamenti intervenuti nel paese, le rivoluzioni accadute in economia e gli accadimenti che hanno attraversato la giustizia, la moralità e la legalità. Credo sia ingeneroso, rispetto a quelle persone che hanno accompagnato e sono stati protagonisti nella battaglia fatta insieme ad altri, prendere una decisione del genere in questo momento. Sappiamo tutti che questo processo di cambiamento non è terminato, ma è anacronistico dire queste cose adesso. Certi chiarimenti potevano essere fatti dentro a un partito che è anche forza di maggioranza. Le questioni politiche devono essere affrontate e precisate e va ricercata una soluzione politica, che a questo punto vedo chiusa come possibilità. Ed è un dispiacere perché Denise è stato dirigente ai massimi vertici e siamo in procinto di un Congresso in cui le forze si confronteranno. Non c’è alcuna possibilità che a seguito del Congresso prevalga il “di nuovo” che avanza, ovvero la possibilità che certe logiche, che hanno condotto il paese a quello che è ora in senso negativo, possano riprodursi. Siamo tutti convinti nel Psd che serve un cambio di passo ma ciò deve avvenire all’interno di logiche politiche. Su alcune valutazioni non mi soffermerò, ma dal punto di vista politico c’è incomprensione per le parole dette. Parole che si confondono in un racconto che non definisce i colpevoli di questa vicenda. Sarebbe stato necessario chiarire meglio i contorni di questa vicenda. Se il tema è quello del cambiamento il Psd è su questa posizione. Cambiando completamente argomento comunico che ho partecipato all’ottava conferenza dei presidenti di Parlamento dei piccoli Stati d’Europa in Islanda per favorire la conoscenza reciproca e l’interscambio di esperienze”.

 

Elena Tonnini, Rete: “Faccio le mie congratulazioni al consigliere Tomassoni, per il lavoro importante sulla disabilità che sta compiendo a livello internazionale. Peccato non si veda la stessa attenzione verso la disabilità nel piano economico del governo per il 2014, dove si delega tutto a una futura legge. Poi altro argomento, la presenza donne -uomini nei parlamenti. Nell’Unione interparlamentare si auspica parità numerica, ma anche la totale presenza delle forze politiche, minoranza e maggioranza, nelle delegazioni. Nella prossima riunione Uip invece non è prevista la presenza della minoranza. San Marino risponde all’Uip in modo contrario con una delegazione che rappresenta unicamente membri di maggioranza, senza il 50% di donne, solo il 25%. Ho ritenuto opportuno sollevare un’ulteriore questione: essendo in spending review, ritenevo opportuno che la delegazione non pesasse sulle casse dello Stato. La scorsa legislatura c’erano tre membri, quest’anno quattro. Lancio l’appello per rinunciare al gettone di indennità di trasferta per la prossima assemblea. Il nostro gruppo devolve il 40% di tutte le commissioni al movimento stesso per poter creare progetti concreti. La mia ultima indennità di trasferta l’ho devoluta al mio movimento. E un progetto concreto è nato, quello sui semi. Parlare di semi e di economia oggi non è una cosa new age. Il progetto di Rete sui sementi mira alla conservazione e tutela dei semi in collaborazione con le vicine Marche ed Emilia Romagna, contro i monopoli e l’uniformità, valorizzando le diversità e le produzioni locali”.

 

Pasquale Valentini, segretario di Stato Affari esteri: “Sulla Siria rendo edotto il Consiglio che da parte del governo e delle istituzioni ci sono state già delle prese di posizione. Il governo ha accolto l’appello lanciato da Sua Santità e dal segretario generale dell’Onu. Poi ha aderito al progetto Unicef. Durante il premio Ilaria Alpi, cui San Marino ha partecipato, c’è stata inoltre una mostra fotografica dedicata alla situazione della Siria. L’assemblea generale Onu della prossima settimana prevede senz’altro incontri cui anche San Marino è chiamata a partecipare, dove ci saranno prese di posizione in merito per promuovere azioni di dialogo con determinazione perché il conflitto trovi adeguata soluzioni. Quindi, rispetto all’odg presentato, c’è già stata una posizione istituzionale forte”.

 

Matteo Zeppa, Rete: “La pausa estiva ha anticipato un autunno caldo. In questi giorni ho visto una grande partecipazione, finalmente, della popolazione e di quel settore che la maggior parte della volte è stato assente dalle manifestazioni di piazza, la Pa. Sono stato contento di vedere un teatro Concordia pieno, è un segnale. All’incontro con i sindacati però è andato un unico segretario di Stato, solo al comando, che ha portato in prima lettura la riforma tributaria e a stretto giro ha dovuto dire che era disposto a trattare e che il testo non era blindato. Manifesto le mia perplessità su questo modo di procedere. Veniamo poi a sapere che queste mattina il congresso di Stato avrebbe pronta una delibera in cui ci sarà l’ennesimo tavolo di trattative. E’ un modo abbastanza vergognoso per continuare ancora a menare ‘il can per l’aia’. Se si volevano fare trattative non si portava in prima lettura quel testo. Questo è prendere tempo perché si ha paura che la piazza si riempia di gente. Ci saranno probabilmente tre manifestazioni durante questa sessione, se il sindacato avrà la volontà di indire uno sciopero generale. Lamento poi che l’interpellanza nostra e di C10 sui “Compro Oro” del 5 di agosto non ha ancora avuto risposta. Qualcuno dovrà renderne conto, perché magari avrà partecipazioni in società simili.

Infine, ci sono persone che hanno coraggio di indire conferenze stampa per attaccare la commissione antimafia dicendo il nulla. Tutta la mia solidarietà va quindi a commissari, presidente e vicepresidente, perché quanto detto era disarmante. Chi ha fatto il bello e cattivo tempo per anni in questo Paese sta sparando le sue ultime cartucce. Denise Bronzetti ha detto quello che sosteniamo noi, non è più il caso di tornare indietro”.

 

Giovanni Lonfernini, Upr: “Esprimo un ringraziamento al segretario delle Finanze per la celerità con cui ha posto all’ordine del giorno la situazione della Giochi del Titano. La nostra presa di posizione non è stata una mossa strumentale. Vi era la possibilità per permettere al Consiglio di fare il punto della situazione della Gdt, ovvero quando il governo ha rinominato il consiglio d’amministrazione della società. E in quel momento sarebbe stato opportuno che il governo fosse venuto in Consiglio a rappresentare una serie di punti su cui il segretario di Stato oggi ci ha fornito una serie di indicazioni. Insieme al partito socialista abbiamo presentato un ordine del giorno ‘perché il Congresso di Stato si è impegnato entro il 30 settembre a svolgere un riferimento al Consiglio Grande e Generale riguardante: 1)la situazione economica generale della Giochi del Titano 2) un quadro complessivo degli investimenti effettuati nell’ultimo quadriennio precisandone le motivazioni e le ricadute economiche ed in termini di offerta 3) un riferimento sulla vincita, avvenuta lo scorso maggio, di circa 800 mila euro al Keno. Riferimento che dovrà essere corredato anche di una relazione dell’ente Giochi. 4) un riferimento sulle politiche di sicurezza adottate 5) il piano di sviluppo del settore da parte del Governo”.

 

Gloria Arcangeloni, Rete: “Abbiamo presentato tre ordini del giorno. Nel primo si richiede di ritirare la delibera 10 del 2 luglio 2013, con cui si è assegnato all’avvocato Alida Tosi l’incarico di consulenza per la stesura del decreto delegato necessario per istituire il registro dei mediatori familiari, il tariffario dei mediatori familiari privati, il regime transitorio e il servizio pubblico, a cui rimanda il progetto di legge sulla ‘mediazione familiare’. Nel secondo ordine del giorno chiediamo “di ritirare la delibera 22 dell’11 giugno 2013” con la quale viene confermata la validità della delibera del Congresso di Stato numero 15 del 12 aprile 2010 avente ad oggetto “il compenso in favore dei membri dell’autorità di regolazione per i servizi pubblici e l’energia” e si impegna inoltre il Congresso di Stato “a far si che i compensi elargiti ai due membri il cui incarico è scaduto siano rimborsati allo Stato a far data dalla scadenza temporale del loro incarico (18 marzo 2012 per Valeria Giacomoni e 19 gennaio per Marino Manuzzi)” e a “rivedere al ribasso l’entità dei compensi corrisposti”. Nel terzo ordine del giorno infine si richiede “un’immediata indagine amministrativa relativamente alla gestione degli appalti e delle riparazioni delle Aziende autonome di Stato” e inoltre si impegna il Congresso di Stato a “prevedere misure di sostegno delle attività sammarinesi quali l’esenzione dalla monofase per i materiali e servizi oggetto dell’appalto, l’individuazione di una soglia sotto la quale le gare vanno rivolte solo alle attività sammarinesi, l’individuazione di un margine percentuale di tolleranza che permetta di affidare ad attività sammarinesi anche qualora l’offerta non sia la migliore, prevedere l’obbligatorietà di gare per ogni appalto escludendo le ditte non sammarinesi da licitazioni o trattative private”.

 

Andrea Zafferani, C10: “A Denise Bronzetti va il mio rispetto per il coraggio dimostrato rispetto a un gesto non scontato. Mi limito a questo perché non è elegante, né opportuno entrare nelle dinamiche dei partiti in fase precongressuale. Come partito dovremo seguire gli sviluppi da quanto comunicato nel merito il capogruppo Bronzetti. Sottolineo il significato politico delle sue parole, cioè che nei partiti e in questa Aula da tempo si confrontano e si scontrano in modo trasversale persone, consiglieri e non, che la vedono in maniera assolutamente diversa da loro. Questo scontro latente da tempo limita fortemente l’azione del Consiglio perché impedisce scelte chiare e decise in quest’Aula. Se riusciamo a condividere la visione sui percorsi di ripartenza, allora possiamo incamminarci velocemente nella direzione giusta. Spero ci sia una riflessione su questo nei congressi che verranno. Sulla riforma Igr, l’opposizione è completamente esclusa da qualsiasi ragionamento sulla mediazione del testo. La minoranza rappresenta una parte non rilevante del Paese, tenuta completamente all’oscuro. E’ offensivo. Il segretario riterrà di fare quel che crede. Abbiamo saputo che il governo ha presentato una delibera per aprire una trattativa con i sindacati, speriamo che questa trattativa dia buoni frutti e l’Aula possa conoscerli prima di trovarseli in commissione. E ancora, ci stanno arrivando numerose risposte ad interpellanze, per quella su Compro Oro di inizio agosto, ancora nulla. Quella su dati bancari ci viene risposto che sono dati sensibili. Ci sta che non si riesca a rispondere in tempo, ma sarebbe corretto motivare i ritardi. Concludo sottolineando il profondo rispetto per il lavoro della commissione antimafia. Mi fa profondamente specie il silenzio del partito cui fa parte il personaggio che ha usato parole molto irresponsabili. Quel partito non ha mosso un dito per difendere i membri della commissione. Non è che la prosecuzione del silenzio, dimostrato già in campagna elettorale. Un silenzio complice che ora prosegue e di cui Paese dovrebbe prendere atto”.

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