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SMart, la Fondazione San Marino per la rifondazione della cultura

da Redazione

Se lo stato di salute di una Nazione si vede dalla quantità di arte che è in grado di produrre, il primo cartellone di “SMArt, il festival delle conoscenze” ha rilasciato una fotografia dai mille colori, e la percezione che il Titano abbia voglia di parlare di sé attraverso il cuore e la creatività.

 

Oltre 250 eventi spalmati lungo una settimana (quella a cavallo tra la fine di luglio e i primi di agosto), che ha coinvolto 60 compagnie, artisti, gruppi professionisti.

Se lo stato di salute di una Nazione si vede dalla quantità di arte che è in grado di produrre, il primo cartellone di “SMArt, il festival delle conoscenze” ha rilasciato una fotografia dai mille colori, e la percezione che il Titano abbia voglia di parlare di sé attraverso il cuore e la creatività.

Il progetto ha coordinato gli eventi più rappresentativi del panorama delle espressioni prodotte dalle associazioni culturali sammarinesi, teso a favorire la produzione culturale di base, incentivare la proposta artistico/culturale e la partecipazione attiva della cittadinanza.

E’ proprio nella cultura, intesa come conoscenza, educazione, ma anche bellezza (artistica e paesaggistica) e nella sua tutela e valorizzazione, che risiede l’identità di un Paese moderno, e che caratterizza il suo modo di essere; nonostante le difficoltà contingenti, anche sul Titano non si ferma la voglia del “fare cultura” né quella del fruirne. Basti pensare all’enorme numero di manifestazioni, di festival, di premi musicali, artistici, cinematografici, letterari, scientifici, filosofici, che vengono organizzati durante tutto l’anno.

La Fondazione San Marino ha voluto dare il proprio contributo alla manifestazione. “Si tratta di un progetto”, ha spiegato Giovanni Nicolini, Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, “che fa parlare della Repubblica di San Marino e delle sue produzioni culturali e professionali. La cultura contribuisce al cambiamento sia a livello sociale che economico. Lo SMArt è un esempio virtuoso di partenariato tra pubblico e privato e risponde perfettamente ad una delle finalità della Fondazione di sostenere chi crea cultura, arte e stimola l’economia”.

Soddisfazione che riecheggia anche nelle parole di Tomaso Rossini, Presidente Smiaf Project: “E’ stata un’esperienza molto positiva. Gli eventi proposto si sono dimostrati di qualità, le compagnie sono piaciute molto e il riscontro complessivo è stato davvero ottimo. Il mio ringraziamento va a tutti: alle altre associazioni che hanno collaborato con lo Smiaf Project per realizzazione di questo primo SMArt. Ci rendiamo conto che sicuramente l’unione fa la forza, tutti siamo scesi a qualche compromesso ma vedendo il risultato siamo tutti contenti e soddisfatti”. “Questo tentativo di unire tanti partner – ha spiegato il segretario di Stato alla Cultura, Giuseppe Maria Morganti – è diventato realtà, si è concretizzato in un programma eccezionale e lega produzioni culturali di base del territorio con produzioni internazionali”.

 

L’evento


Un contenitore immenso, pieno di sfumature. Il centro storico ha ospitato difatti il festival di arte di strada, teatro, danza, nuovo circo, musica, arte figurativa, installazioni, momenti di incontro e formazione, organizzato dall’Associazione per Eventi MarciaMela, ma anche la mostra collettiva di pittura e sculture “en plein air” e performance artistiche, organizzata da “Associazione Artisti Noor2”; la passeggiata musicale nel centro storico, tra concerti live e punti musica disseminati tra le belle piazze e le stradine del Monte; “Crisi”, la mostra fotografica sulla crisi di valori di Gabriele Giardi e l’esposizione di prodotti e la presentazione dei progetti di apertura di nuove botteghe e laboratori dell’artigianato sammarinese. E ancora: le performance di Jose Oreguy, pittore e artista visivo di Quilmes, Argentina, gli spettacoli di Tobia Circus, equilibrismi, clownerie e giocoleria e di Alice Comino artista di strada, performer ed equilibrista in “Ordine e disciplina… sveglia presto la mattina!”; “La Sbrindola” duo delirante e divertente di musica e giocoleria; le videoproiezioni architetturali sulla facciata del Teatro Titano ideate dagli artisti Luca Agnani e Claudio Cimini; Tribal-dea, danza fusion e orientale. Merita un respiro “Da Cuore a Cuore”, la storia d’amore tra Giuseppe e Anita Garibaldi raccontata dall’attrice italiana Mirella Mastronardi, un omaggio all’eroe dei due mondi che, nel suo peregrinare, si è fermato anche sul monte Titano. Dalle lettere di Garibaldi alla Battaglia Soda di Luciano Bianciardi, dalle memorie reali di Ippolito Nievo a quelle immaginate di Anna Banti e di Lisa Ginzburg: un montaggio di passi, di pensieri, di voci, di punti di vista, di paesaggi, tessuto con il filo del Cuore di Edmondo De Amicis.

Ma sono stati soprattutto i volti e gli occhi delle persone – espressioni e non parole – a far capire il successo della manifestazione. Famiglie con i bambini, persone anziane, giovani e giovanissimi. In fila, con un’attenzione particolare ai modi con cui la fantasia tratteggia pagine di vita, sogni, arcobaleni dell’anima.

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