Home NotizieSan Marino Riforma tributaria: via alle assemblee CSU: “Fermiamo il salasso!”

Riforma tributaria: via alle assemblee CSU: “Fermiamo il salasso!”

da Redazione

E’ partito ieri il ciclo di assemblee della CSU con tutti i lavoratori e pensionati per dire “No” alla riforma tributaria. Doppio appuntamento al Teatro di Borgo, che ha registrato una massiccia partecipazione in particolare nell’assemblea pomeridiana.

SAN MARINO – E’ partito ieri il ciclo di assemblee della CSU con tutti i lavoratori e pensionati per dire “No” alla riforma tributaria. Doppio appuntamento al Teatro di Borgo, che ha registrato una massiccia partecipazione in particolare nell’assemblea pomeridiana.

Al centro della discussione la proposta di riforma tributaria presentata dal Governo in prima lettura. “Una ricetta a senso unico che calpesta i diritti di equità, solidarietà e giustizia sociale”, è il giudizio della Centrale Sindacale Unitaria che chiede all’Esecutivo di “fermare un salasso fiscale che arriva a sestuplicare il prelievo per i lavoratori dipendenti e colpisce duramente anche i pensionati”.

Progetto di riforma, insistono CSdL e CDLS, “che non prevede concrete misure per l’accertamento dei redditi dei lavoratori autonomi e per la lotta alla diffusa elusione ed evasione fiscale”.

E quanto sia cruciale il fronte delle misure anti-evasione lo dimostrano i dati aggiornati sulle tabelle dei contribuenti.

Nel 2012 due società su tre hanno denunciato meno di 10mila euro, mentre nella  galassia del lavoro autonomo (liberi professionisti, commercianti e artigiani) quasi nessuno dichiara un reddito superiore a 25 mila euro. Cifre emblematiche – afferma la CSU – di un sistema tributario arretrato, che non ha gli strumenti per accertare e tassare adeguatamente una consistente fetta di redditi e di patrimoni di ampi settori del lavoro autonomo”.

Il Governo ha intanto convocato per mercoledì prossimo (11 Settembre) le Confederazioni sindacali. Per l’occasione la CSU ha deciso di replicare la manifestazione dello scorso 25 luglio, convocando davanti a Palazzo Begni l’attivo dei delegati sindacali, aperto a tutti i lavoratori, i pensionati e i cittadini.

 

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