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San Marino, Leon Engineering: smart grid, il futuro delle città. Risparmio elettrico per l’utente

da Redazione

Smart Grid: in queste due parole è racchiuso il futuro del risparmio energetico a larga scala negli ambienti urbani e metropolitani, per un uso consapevole e sostenibile delle risorse, evitando sprechi, sovraccarichi e cadute di tensione elettrica.

 

di Fabio Tini


Smart Grid: in queste due parole è racchiuso il futuro del risparmio energetico a larga scala negli ambienti urbani e metropolitani, per un uso consapevole e sostenibile delle risorse, evitando sprechi, sovraccarichi e cadute di tensione elettrica. Molti governi stanno spingendo verso la costruzione di sistemi di distribuzione e gestione intelligenti dell’energia elettrica.

In assoluta controtendenza rispetto a tante altre classifiche virtuose in cui la Penisola arranca, l’Italia ha investito in smart grid e smart meter (i “contatori intelligenti”) oltre 2 miliardi e 144 milioni di euro, quasi 10 volte di più rispetto ai 239 milioni di euro del secondo in classifica in Europa, ovvero la Germania. Nell’attuale rete energetica, ormai basata su schemi obsoleti e cristallizzati nel tempo, il flusso d’energia viaggia in maniera unidirezionale, dalla produzione al consumo. Quest’impostazione genera diversi svantaggi per l’utenza finale: tempi di risposta troppo lunghi in caso di black-out di grandi dimensioni, difficoltà a gestire a pieno energie rinnovabili, impossibilità di gestire in maniera dinamica i flussi energetici ove necessario. È dunque necessaria una rivoluzione a livello strutturale dell’intero processo, dalla produzione alla distribuzione. Grazie ai recenti sviluppi tecnologici, il connubio tra ITC ed energia ha dato vita alle Smart Grid. Uno dei maggiori vantaggi con le Smart Grid è dato dalla possibilità di integrare efficientemente e semplicemente fonti di energia rinnovabili che risultano essere intermittenti a causa della loro dipendenza da fenomeni non costanti (radiazione solare, vento, eccetera), ma che possono costituire un’importante approvvigionamento d’energia, se adeguatamente sfruttate.Gli utilizzatori finali (ovvero le utenze private o imprese) in ottica Smart Grid non sono più i nodi finali, ma sono tutti alla pari a livello gerarchico e condividono scambiano informazioni con protocolli simili al P2P (peer to peer). La peculiarità delle Smart Grid è quella di utilizzare flussi informativi per gestire in tempo reale generatori e carichi attivi così da poter far fronte a fabbisogni elettrici improvvisi (i cosiddetti picchi), oppure sopperire ad un improvviso calo di tensione attingendo da più distretti dove è presente un surplus. Nelle reti elettriche tradizionali, durante i picchi di tensione vengono utilizzati generatori ausiliari per far fronte a questa elevata richiesta energetica. Questi generatori ausiliari hanno un notevole costo per la comunità. L’uso congiunto di smart meter (contatori digitali in grado di comunicare col resto della rete) e sistemi di controllo automatizzato a livello end-user, permette di limitare questi picchi.

Considerando un’utenza domestica vi sono degli elettrodomestici che possono essere attivati in qualsiasi momento della giornata senza ripercussioni casalinghe; lo smart meter, comunica con la rete elettrica e controlla se si è in fascia oraria di picco energetico, in assenza di tale picchi, questi elettrodomestici vengono avviati. Questa comporta notevoli risparmi per la comunità. Innanzitutto non sono più necessarie la costruzione di nuovi generatori ausiliari, non saranno più presenti notevoli picchi, ma il consumo a vasta scala sarà più uniforme. Per l’utente finale un ulteriore risparmio, visto che eviterà in maniera automatica l’utilizzo di determinati elettrodomestici energivori, grazie al controllo dello smart meter, nelle fasce orarie in cui l’elettricità ha un costo maggiore.


f.tini@leonengineering.net

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