Home FixingFixing San Marino, tre Torri per tre fotografi

San Marino, tre Torri per tre fotografi

da Redazione

Vittorio Giardi, Gabriele Mazza e Mario Forgione si mettono in mostra: inaugura il 31 agosto al Teatro Titano il “Trittico d’Autore San Marino”.

 

di Alessandro Carli

 

Ci hanno preso gusto. E a osservare bene le loro fotografie, non si può che rimanere incantati. Dopo il “Trittico d’Autore” presentato a Borgo Maggiore a dicembre 2012, Vittorio Giardi, Gabriele Mazza e Mario Forgione tornano a raccontare il Monte Titano senza utilizzare una sola parola. Inaugura il 31 agosto alle 17.30 “Trittico d’Autore San Marino”, il nuovo progetto dei tre artisti che verrà ospitato sino al 15 settembre nel ridotto del Teatro Titano: un percorso, in punta di piedi e senza fretta, che promette di mettere in mostra alcuni squarci, alcuni respiri – spesso ignorati dagli stessi cittadini sammarinesi – della turrita Repubblica.

Tre artisti e tre sguardi diversi, tra modi di fotografare, uniti dallo stesso soggetto (il Monte) e dalla stessa passione: quella del tempo da fermare, quella dell’immagine da donare a chi sa ancora prendere fiato e tuffarsi dentro uno scatto.

Gabriele Mazza ha lavorato su “Il momento e il movimento”, Mario Forgione si è dedicato a “Lo sguardo estraneo” mentre Vittorio Giardi ha concentrato le proprie attenzioni a “La pietra scolpita”. In attesa del taglio del nastro, proprio Giardi ci ha raccontato qualche frame, qualche suggestione.

“Con queste fotografie racconto alcuni angoli del Titano. Ho messo al centro dell’obiettivo la pietra, la pietra di San Marino in particolar modo, che parla e si racconta. La pietra si innalza a simbolo della Repubblica: piccoli stemmi consumati dal tempo, alcuni particolari della Chiesa di San Francesco, ma anche il cimitero, Palazzo Pubblico, una volta in pietra, lo stemma napoleonico. Gli scalpellini che le hanno forgiate possono essere considerati a tutti gli effetti artisti. Nessuna opera è vista nella sua interezza: ho preferito far emergere quei piccoli soffi d’arte, anche levigati dal tempo, che – nel loro non parlare – sanno raccontare la millenaria storia del nostro Paese”.

L’ingresso alla mostra è libero. La porta è aperta dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento