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Rimini, abolita l’Imu sulla prima casa, l’assessore Brasini: “Ancora troppe incertezze”

da Redazione

E’ notizia di ieri l’approvazione del decreto legge in materia di abitazione e Imu, che cambia nuovamente le carte in tavola per i bilanci delle amministrazioni locali. Un decreto il cui contenuto è stato diffuso sulla stampa, ma di cui ancora non è stato reso noto il testo ufficiale. Dunque, basandosi sulle informazioni diffuse in queste ore, queste sono le principali novità:

 

TARES


I Comuni ieri in TIA devono fare il passaggio in TARES per confluire nel 2014 in TASER. La nuova imposta sarà composta da TARI (componente rifiuti) e TASI (componente servizi) e sarà data ampia facoltà ai Comuni sull’utilizzo per la base imponibile di superficie o rendita catastale. Resta confermato per il 2013 il pagamento della terza rata entro dicembre con i parametri che saranno deliberati con il nuovo Regolamento entro settembre.

 

IMU


La principale novità introdotta riguarda l’esenzione totale della abitazione principale (escluse categorie catastali A1 A8 e A9), dei terreni e fabbricati rurali degli alloggi popolari a proprietà indivisa. Sia la rata di giugno, sia la rata di dicembre sono state dunque cancellate. Rimane invece in vigore l’Imu per le altre abitazioni e categorie.

Lo Stato ha assunto impegno di rimborsare alle amministrazioni locali il minor gettito derivante dall’IMU: per il Comune di Rimini si tratta di 13 milioni di euro, circa il 10% del valore dell’intero bilancio. Rimangono però delle incertezze: al momento lo Stato ha trovato la copertura finanziaria per la prima rata, mentre per quella di dicembre tutto è stato rinviato alla legge di stabilità al 15 ottobre. La copertura per la prima rata è stata assicurata attraverso il gettito Iva derivante dallo sblocco pagamenti della Pubblica Amministrazione e dalla tassazione sui “giochi”. Inoltre non è chiaro se il rimborso si riferisce a quanto effettivamente incassato nel 2012 o a quello che lo Stato stima debba essere il gettito dell’Ente sulla base di stime catastali. Per il Comune di Rimini c’è in “ballo” un milione di euro.

Dichiarazione dell’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini: “Mentre a Roma giocano con gli anagrammi, brindando ad un grande risultato, i Comuni e le famiglie devono fare i conti con nuove preoccupazioni. L’apparente ‘successo’ politico in termini di concertazione, contribuisce invece ad aumentare il peso e la pressione sulle amministrazioni locali e sulle famiglie. Questo provvedimento infatti, oltre a scatenare ulteriore confusione nel contribuente, lascia molte incertezze ai Comuni sulla copertura del mancato gettito dell’Imu. Se come pare l’importo equivalente alla prima rata potrà essere coperto attraverso il gettito Iva derivante dallo blocco dei pagamenti della Pa e dalla tassazione sui giochi, ancora non si sa come sarà coperta la rata di dicembre. Non c’è ancora una manovra strutturale che indichi come si procederà, ma solo indicazioni parziali: ciò significa per le amministrazioni non avere certezze su una fetta importante del proprio bilancio. Credo ancora che la strada che sarebbe stato più utile perseguire fosse quella di abolire solo in parte l’Imu, trovando una formula più equa, così come proposto dal Pd. La proposta era quella di lasciare in vigore la tassazione per i proprietari delle abitazioni con gli indici catastali medio alto. In questo modo si sarebbe mantenuto un gettito per i Comuni e allo stesso tempo avrebbe pagato solo chi è nelle reali condizioni per farlo. Invece ci si è lasciati trascinare dalla demagogia del Pdl, impegnato solo a piantare la propria bandierina elettorale, senza pensare alle conseguenze. Ci auguriamo che l’impegno preso dal Governo di rimborsare interamente il mancato gettito venga rispettato: i Comuni non potrebbero sopportare altri tagli”.

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