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San Marino, rinvenuto un insediamento rustico romano in località Ara Vecchia

da Redazione

AraVecchia1Un suggestivo rinvenimento archeologico è stato portato alla luce nella Repubblica di San Marino, in località Ara Vecchia (Santa Mustiola). Si tratta di un insediamento rustico di età romana, con fornace annessa, con strutture e manufatti databili dal I secolo ac al V secolo dc.

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SAN MARINO – Un suggestivo rinvenimento archeologico è stato portato alla luce nella Repubblica di San Marino, in località Ara Vecchia (Santa Mustiola). A coronamento di alcuni sondaggi archeologici avviati dai Musei di Stato, oggi in via di completamento, sono emersi elementi che lasciano supporre la presenza di un insediamento rustico di età romana, con fornace annessa.

Già in occasione di ricognizioni archeologiche di superficie, condotte a partire dal 1997 dalla Sezione Archeologica, erano stati individuati nell’area materiali frammentari (laterizi, ceramica etc.) ed una concentrazione di concotto, riferibili appunto a un possibile insediamento di questo genere e di questa epoca.

AraVecchia2I sondaggi sono stati eseguiti, in accordo con la proprietà, dalla Sezione Archeologica dei Musei di Stato e dalla ditta Tecne s.r.l. sotto la direzione scientifica del prof. Gianluca Bottazzi. Hanno collaborato alle attività di scavo anche sei volontari dell’associazione culturale sammarinese Lapis, grazie alla cui collaborazione i Musei di Stato si sono potuti avvalere anche della presenza di un archeologo con funzioni di supporto e tutorato dei volontari. All’allestimento del cantiere hanno collaborato l’Ufficio Gestione Risorse Agricole e Ambientali e l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici, mentre la Protezione Civile è fattivamente intervenuta in seguito alle piogge avvenute tra sabato e domenica scorsi.

Tali sondaggi hanno messo in luce un’area caratterizzata da un’intensa presenza di strutture, strati e materiali databili dal I secolo a.C. alla fine del V secolo d.C., tra i quali una vaschetta, una canaletta, alcune fondazioni murarie e strati di scarico e livellamento che hanno colmato alcuni antichi avvallamenti del terreno.

Particolarmente ben conservati sono i resti della fornace, scavata controterra, di cui sono visibili l’arco di accesso per il caricamento del combustibile (praefurnium) e, nella camera di combustione, la serie di archi che sorreggeva il piano di cottura, in parte ancora conservato.

Il ritrovamento più inaspettato e interessante si è avuto in corrispondenza di un avvallamento del settore centrale dell’area indagata, dove è stato individuato un tratto di strada “glareata”. La via era costituita da una compatta massicciata di pietre, pietrisco e frammenti di tegole legati da argilla, delimitata ai margini da cordoli (crepidini) realizzati in pietre di maggiori dimensioni. In corrispondenza del punto più profondo dell’avvallamento – dove in caso di maltempo, defluivano le acque – la percorrenza era stata attrezzata con una sostruzione (una sorta di chiavicotto realizzato con pietre di grandi dimensioni).

Gli scavi condotti ad Ara Vecchia confermano dunque che il territorio della Repubblica di San Marino, anche nel versante rivolto verso il Montefeltro e la Valmarecchia, vedeva un intenso insediamento rurale sia in età romana che tardoantica.


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