Al Meeting di Rimini in occasione dell’incontro The digital begin, le aziende sammarinesi specializzate nell’innovazione tecnologica, rappresentate dall’ASI si sono confrontate con il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli sul futuro digitale del Paese.
SAN MARINO / RIMINI – Al Meeting di Rimini, nello stand della Repubblica di San Marino, in occasione dell’incontro The digital begin, le aziende specializzate nell’innovazione tecnologica, rappresentate dall’Associazione Sammarinese Informatica, si sono confrontate ieri con il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli sul futuro digitale del Paese: le regole, la collaborazione fra pubblico e privato, le infrastrutture e i nuovi servizi.
“Come Associazione Sammarinese Informatica – afferma il Presidente William Casali – abbiamo deciso di far passare un concetto alla politica che è quello dello strumento dell’agenzia per lo sviluppo digitale. Per noi è un tema primario perché si tratta dell’unione di due anime, quella pubblica e quella privata certi temi devono essere affrontati in una unione di intenti. Al Meeting possiamo parlare anche di altri temi fondamentali e vicini alle questioni sociali e ai cittadini, perché l’informativa ha bisogna anche di partecipazione la rieducazione dei giovani al mondo del lavoro, abbiamo fatto partire genitori.sm – un social network per i genitori, domani (oggi, ndr) inauguriamo un impianto Wi-Fi gratuito all’ex tiro a volo di Murata in collaborazione con altre associazioni, segno dell’importanza del fare squadra”.
Per Marco Arzilli, Segretario di Stato all’Industria, “Il primo esempio di collaborazione fra pubblico e privato è sfociato nella promulgazione della legge sulla comunicazione elettronica e l’e-commerce. L’ASI ha collaborato a una legge importantissima per il Titano soprattutto per la parte attuativa della norma. L’agenzia per lo sviluppo digitale è un obiettivo di questo governo perché, per un Paese che vuol essere avanti, c’è bisogno di sinergia pubblico privato, soprattutto per le tempistiche, che spesso il pubblico non riesce a rispettare. Per il Paese è un’opportunità e un esempio di come deve essere il futuro modello di sviluppo economico. San Marino deve iniziare a pensare che le infrastrutture tecnologiche sono la base del suo modello economico, avere progettualità e soprattutto valorizzare la nostra sovranità. Un Paese piccolo può divenire Smart action ed essere di esempio per gli altri. Lavoriamo in questa direzione, consapevoli che dobbiamo recuperare un gap da questo punto di vista, ma con le nuove tecnologie che costano meno e sono anche più friendly, a breve potremo avere una San Marino diversa”.
