Un giornalista de “Le Monde”, Philippe Ridet, attacca il Titano: al centro delle sue parole, i Capi di Stato e lo spirito grillino.
La Francia – o meglio: solo un giornalista de “Le Monde”, Philippe Ridet – sbeffeggia gli Eccellentissimi Capitani Reggenti.
Penna con un certo seguito e una certa stima, Ridet ha attaccato, dalle righe del giornale, i Reggenti, definendoli “Cocorite” o i “Dupont di Hergé”. Vale a dire come i pappagallini o come i due agenti gemelli che lavorano in coppia nelle avventure di Tintin.
Ridet subito dopo introduce qualche dettaglio in più sui Capitani Reggenti, “in altre parole i capi di stato, pagati 5000 euro al mese”, in carica dal primo aprile e fino al prossimo ottobre. Il loro è “un semestre di potere” e non mancano le curiosità. “Ci si prepara per questa funzione, come per tutti i compiti istituzionali”, dichiara Antonella Mularoni, “con umiltà”.
“Veniamo a sapere che i due capi di Stato non possono guidare una macchina per paura che succeda loro qualcosa – dicono – e del conflitto d’interesse che potrebbe nascere, in caso di incidente, tra il loro mandato e il loro status di soggetti alla giurisdizione. Quindi sono accompagnati quasi ora per ora da un ‘donzello’, metà accompagnatore e metà autista, che li sorveglia e fa evitare loro situazioni degradanti (un capitano reggente in passato s’è fatto pizzicare a fare baldoria in un locale notturno)”.
San Marino è descritta anche come uno Stato “grillino prima di Beppe Grillo” (per il controllo degli eletti da parte dei cittadini) da Le Monde, ma c’è da dubitare che Beppe Grillo sia contento dell’associazione di idee.