Home NotizieSan Marino APAS: una cittadina denuncia atti di crudeltà contro i colombi

APAS: una cittadina denuncia atti di crudeltà contro i colombi

da Redazione

Una settimana fa si è verificato l’ennesimo crudele episodio ai danni di un colombo nel Centro storico di San Marino, ma anche di assoluta violenza morale nei confronti di una cittadina che cercava di appurare e di denunciare la causa della spietata quanto inutile uccisione di uno di essi, probabilmente per mano di un bambino, con un’arma pericolosa acquistata in un negozio del centro.

 

Una settimana fa si è verificato l’ennesimo crudele episodio ai danni di un colombo nel Centro storico di San Marino, ma anche di assoluta violenza morale nei confronti di una cittadina che cercava di appurare e di denunciare la causa della spietata quanto inutile uccisione di uno di essi, probabilmente per mano di un bambino, con un’arma pericolosa acquistata in un negozio del centro.

Ecco la denuncia che la residente ha inoltrato all’APAS per informare degli atti di crudeltà continua cui sono sottoposti i colombi nel nostro Centro Storico, nonostante le leggi a tutela degli animali.”Spett.le APAS desidero portare a Vs.conoscenza comportamenti inqualificabili ai quali da anni assisto nel Centro Storico della Capitale. In aperto contrasto con l’Art. 282 bis del nostro Codice Penale, che punisce ogni maltrattamento ai danni di qualsiasi animale, non rare sono le uccisioni di colombi che restano schiacciati dalle auto che in centro, anziché procedere a passo d’uomo, sfrecciano ad alta velocità e comunque non si preoccupano minimamente di fermarsi né tantomeno di rallentare, quando un colombo si trova inavvertitamente sulla via. Mi domando: e se un ignaro turista o un bambino uscisse all’improvviso da uno degli innumerevoli angoli del Centro storico? Altrettanto degno di preoccupazione e speriamo di un correttivo, è il fatto che gli acquirenti di armi nella nostra capitale nell’entusiasmo di provare l’oggetto appena acquistato, non esitino a prendere i colombi come bersaglio di tiro a segno……!L’ultimo episodio mi è accaduto domenica 21 luglio. Sono stata avvertita di un piccione morto, lo era infatti, poiché mostrava alcuni fori sotto la pancia, dai quali perdeva sangue ed anche dal becco. I fori mi hanno indotto a pensare a colpi di pistola. Incredibilmente la sua compagna ha tentato il tutto per tutto mostrando un coraggio che a noi umani, che ci definiamo tali e “civili” può solo essere d’insegnamento: per proteggerlo si è collocata sopra di lui ad ali spiegate nell’estremo tentativo di proteggerlo e di portarlo via dalla strada in cui giaceva, rischiando oltremodo di essere calpestato dai passanti! Allora mi sono guardata intorno ed ho visto più in là due ragazzini che sparavano con una pistola a gas, compiaciuti di quanto fosse potente quell’arma appena acquistata. Ho chiesto se fossero stati loro a sparare al piccione, negando però di averlo fatto. Potevo credergli, poiché non li avevo realmente visti compiere l’atto, ma il ghigno che mostravano non li rendeva credibili. Immediatamente il loro papà mi ha minacciata dicendomi che “finchè il bambino spara ai piccioni va bene, E’ peggio quando spara alle persone che allora dà fastidio!”ostentando un atteggiamento minaccioso nei miei confronti, che stavo solo cercando di capire cosa era accaduto. Preoccupata da ciò, mentre mi dirigevo verso la postazione del vigile per segnalare la gravità del fatto e delle affermazioni violente, la madre del bambino mi ha insultata, urlando e attirando l’attenzione di tutti (come se fossi io la causa di qualche misfatto..) che niente provava che a sparare fosse stato il figlio e di lasciarli passeggiare in pace….. Il padre continuava a mostrarsi molto divertito e orgoglioso (dei colpi inferti dal figlio al povero volatile?), poi come nulla fosse si sono dileguati fra la folla.” No comment!

Nel prendere atto con seria preoccupazione di quanto segnalatoci l’Associazione Sammarinese Protezione Animali non mancherà di agire in ogni direzione possibile, per far si che i colombi del Centro storico possano convivere in modo sicuro con l’uomo, richiamando presso le Istituzioni e le Forze dell’ordine le normative a tutela degli animali e di sicurezza delle persone.

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