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S&P declassa 17 banche italiane per crescita rischi

da Redazione

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L’agenzia Standard & Poor’s colpisce ancora l’Italia. Ora ha messo nel mirino le banche. Ha tagliato il rating di 17 banche italiane per “gli accresciuti rischi” del contesto economico in cui operano, “che le lasciano esposte in misura maggiore a una recessione piu’ profonda e piu’ lunga di quanto abbiamo in precedenza stimato per l’Italia”.

Il 9 luglio scorso S&P taglio’ il rating sul debito sovrano dell’Italia a ‘BBB’. Le banche italiane sono inoltre piu’ esposte ai rischi derivanti dal settore industriale.

-Il declassamento (di un notch) interessa tra le altre Ubi e Credito Emiliano a BBB-; Fga, Iccrea Holding e MedioCredito Centrale a ‘BB+’; Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Popolare di Milano, Popolare dell’Emilia Romagna e Banco Popolare Societa’ Cooperativa a ‘BB’; Unipol Banca a ‘BB-‘.

Downgrade anche per Agos-Ducato a ‘BB-‘, Banca Carige a ‘BB-‘.

E’ stato invece confermato il rating di Unicredit, Intesa Sanpaolo, Istituto per il Credito sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane.

L’outlook a lungo termine per tutte le banche italiane resta negativo (eccezion fatta per Carige e Dexia Crediop).

 

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