Padre Marcellino ed i suoi amici hanno incontrato una delegazione del Consiglio di Amministrazione, ricevendo il contributo dell’Ente Cassa di Faetano alla realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio della sua missione in Congo.
Da oltre quarant’anni è un testimone sincero ed autorevole di carità ed amore per il prossimo, in una terra così ferita e così carica di vita come l’Africa.
Padre Marcellino Forcellini, sammarinese, opera in Congo da oltre quarant’anni, dove nella sua missione a Lubumbashi accoglie sostiene tantissime persone, tra cui oltre 600 bambini e ragazzi che ricevono un’istruzione.
Il legame tra l’Ente Cassa di Faetano e Padre Marcellino nasce nel 2005 quando gli venne assegnato il Premio San Marino nella sua prima edizione, evento che mise in luce la sua attività fino ad allora poco conosciuta sul Titano, e da cui sono fioriti tanti rapporti e collaborazioni che hanno aiutato lo sviluppo della missione.
Da allora il legame si è stretto sempre di più e l’Ente ha sostenuto la missione di Padre Marcellino nelle diverse esigenze che via via si presentavano, tra cui una menzione speciale va alla costruzione del reparto maternità “La Rosa”, realizzata nel 2010 grazie alla collaborazione sinergica del sistema bancario e finanziario sammarinese.
Ora l’impegno è rivolto alla produzione di energia elettrica, nel tentativo di rendere autonome e funzionanti le strutture della missione, la maternità in particolare; Padre Marcellino ha dunque presentato al Cda dell’Ente il progetto di un sistema a pannelli solari da realizzare con il coinvolgimento di tutti i sammarinesi. Da parte sua l’Ente ha deciso di intervenire donando la metà dei pannelli. Tale contributo è stato consegnato proprio oggi nelle mani di Padre Marcellino.
Il Presidente Zanotti ha espresso inoltre la gioia dell’Ente nel constatare come Padre Marcellino abbia superato brillantemente il delicato intervento subito nei mesi scorsi, e rinnovato stima e ammirazione per la vitalità e l’entusiasmo che lo contraddistinguono.
La commozione ha poi invaso la sala nel ricordo di Marco Casali, amico e prezioso collaboratore di Padre Marcellino, tragicamente scomparso il 23 maggio scorso: è stato ricordato come il desiderio che gli nacque in cuore nel 2005 fosse quello di creare un corridoio tra San Marino e Lubumbashi, un legame tra queste due realtà che portasse sempre più sammarinesi ad impegnarsi personalmente nell’opera di Padre Marcellino, un’esperienza che lo aveva o profondamente conquistato.