Home FixingFixing Politica. Berti: (NS): “Lo Stato ha un patrimonio immobiliare enorme, ma ricavi risibili”

Politica. Berti: (NS): “Lo Stato ha un patrimonio immobiliare enorme, ma ricavi risibili”

da Redazione

Continua anche in questo numero di San Marino Fixing la rassegna degli interventi sul tema “caldo” della spending review e l’efficienza della macchina dello Stato. Questa settimana consigliere di Noi Sammarinesi, Gian Nicola Berti, ci offre le sue riflessioni.


di Saverio Mercadante

 

Continua anche in questo numero di San Marino Fixing la rassegna degli interventi sul tema “caldo” della spending review e l’efficienza della macchina dello Stato. Questa settimana consigliere di Noi Sammarinesi, Gian Nicola Berti, ci offre le sue riflessioni.

“Abbiamo vissuto un’epoca in cui nella gestione dell’economia pubblica abbiamo perso di vista gli interessi dello Stato. Si è speso male e inutilmente non cercando requisiti di efficienza, di indipendenza e della pienezza della funzionalità della pubblica amministrazione che fanno parte, tra l’altro, della Carta dei Diritti. Bisogna rivedere la questione dei privilegi acquisiti e le regole dello Stato all’insegna dello spendere meno e dello spendere meglio”.

“Come fa poi lo Stato, il più grande immobiliarista di questo Paese – scandisce Gian Nicola Berti – a non guadagnare dal suo patrimonio immobiliare quanto riescono a guadagnare i privati? E non si dibatte mai di un’altra questione relativa alla contribuzione dei cittadini alle spese dello Stato. La maggior parte dei salariati, specialmente quelli sotto i 25.000 euro, versa pochissimo, quasi nulla allo Stato, al di là dei contributi previdenziali. E’ anche vero che lo Stato ha sempre avuto poca necessità di imposte, ora però in tempi di crisi si potrebbe ragionare intorno ad una ipotesi di abbassamento delle aliquote ma eliminando tutti gli sgravi contributivi. Forse anche per i professionisti ci sono troppe deduzioni fiscali. Dunque tasse più basse, per tutti, senza eccezioni, senza sgravi o deduzioni. E questo dovrebbe essere il primo esempio di spending review che garantirebbe allo Stato un flusso di danaro costante, certo. Un’altra questione di efficienza e razionalizzazione: l’importanza per lo Stato di avere centri di spesa e di costo unificati, non è possibile che lo Stato paghi la carta più o meno quanto la pago io che pure ne consuma molta. Lo Stato – conclude Gian Nicola Berti – garantisce commesse molto importanti e pagate, quindi deve spuntare prezzi molto inferiori”.

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