Home NotizieSan Marino CSU, Certezza del diritto e poteri forti

CSU, Certezza del diritto e poteri forti

da Redazione

La CSU esprime la sua posizione sui progetti di legge di “modifica del codice penale e di procedura penale” e sulla “responsabilità della persona giuridica”: finalmente si interviene con modifiche legislative indispensabili per rafforzare il percorso virtuoso che il nostro Paese deve intraprendere

Sono sotto gli occhi di tutti i cittadini, i lavoratori, i giovani ed i pensionati i danni incalcolabili causati al nostro Paese – sia in termini economici che di reputazione internazionale – da un impianto legislativo penale e civile obsoleto, carente e troppo spesso fin troppo tollerante. È appunto grazie all’ampia tolleranza delle Leggi sammarinesi e ai quasi inesistenti o inattuati strumenti di controllo, quali le intercettazioni telefoniche, che la criminalità organizzata di importazione ed i fiancheggiatori interni hanno avuto gioco facile a mettere le radici sul nostro territorio ed a utilizzare la nostra Repubblica per i loro loschi traffici, ben consapevoli che la possibilità di essere perseguiti è molto basso e che il rischio che i loro rilevanti proventi illeciti siano sequestrati è pressoché nullo.

La CSU da tempo ha denunciato pubblicamente le infiltrazioni criminali nel territorio, ha stigmatizzato la corruzione crescente e – in più occasioni – ha evidenziato come l’evasione e l’elusione fiscale abbia raggiunto livelli da “terzo mondo”. Anche recentemente riguardo al capitolo “lavoro nero” la Centrale Sindacale Unitaria ha portato all’attenzione dei media l’aumento inarrestabile di questo fenomeno criminale che lascia purtroppo intravedere un sottobosco di aziende e imprenditori opaco e non allineato alle nuove linee guida del nostro Paese: trasparenza e correttezza, rispetto delle Leggi e dei contratti, delle regole internazionali e dei suggerimenti degli Organismi di controllo quali GAFI, Moneyval, GRECO, OCSE.

In questa ottica di certezza del diritto, di inasprimento delle pene per i “furbetti” e i trafficoni e delinquenti di varia natura e origine, di trasparenza e di correttezza anche nei confronti delle Organizzazioni Internazionali, vanno i Progetti di Legge di modifica al “codice penale ed al codice di procedura penale” approvate in Commissione giustizia il 28 Giugno 2013 e di “Responsabilità della persona giuridica” approvata dalla stessa commissione il 27 Giugno 2013, che dovranno passare in seconda lettura in C.G. e G.

Ben vengano inasprimenti delle pene e la possibilità di effettuare sequestri di beni di cui non venga giustificata la legittima provenienza; è giunto il momento di introdurre nella nostra legislazione il reato di “autoriciclaggio” che spessissimo è il presupposto della corruzione o di pratiche di elusione o evasione fiscale; ben vengano gli strumenti che consentono – finalmente – anche indirette verifiche di natura fiscale sui patrimoni e, infine, accogliamo favorevolmente la riformulazione della normativa vigente (suggerita da Moneyval e GRECO) che abolisce il “modello organizzativo” introducendo la responsabilità della persona giuridica di fronte alla commissione di un reato da parte delle persone fisiche che la rappresentano o la dirigono.

In quest’ottica sarebbe oltremodo indispensabile aumentare ad almeno 10 anni il periodo di prescrizione per i reati che riguardano illeciti fiscali, evasione o elusione fiscale o comunque che abbiano una ricaduta sulla collettività (vedi i dissesti bancari tutt’ora senza colpevoli).

In momenti in cui il Governo chiede enormi sacrifici alla cittadinanza, introducendo nuove tasse e l’aumento inaccettabile della pressione fiscale ai lavoratori, giovani e pensionati, senza avere in mano strumenti legislativi efficaci per recuperare i quasi 200 milioni di Euro di monofase non pagata dai “furbetti” ormai ben conosciuti, la Centrale Sindacale Unitaria chiede che si proceda con decisione all’adozione di questi strumenti legislativi a garanzia dei cittadini onesti che non hanno timore di giustificare le loro entrate e che non hanno nulla da nascondere al fisco!!!

Ci meraviglia e un po’ ci inquieta la “strana” presa di posizione contro questa normativa da parte dell’Ordine degli Avvocati e da parte dell’OSLA: forse qualcuno non ha ancora capito che è davvero arrivata l’ora di voltare pagina e pensare al nostro Paese in maniera diversa.

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento