Entro la fine del mese o nei primi giorni di agosto Aeradria dovrebbe conoscere il suo destino. Ieri udienza per la presentazione della seconda domanda di concordato.
Entro la fine del mese o nei primi giorni di agosto Aeradria dovrebbe conoscere il suo destino. Ieri udienza per la presentazione della seconda domanda di concordato.
Se vi sarà una risposta positiva al piano presentato dalla società che gestisce il “Fellini” si procederà a lanciare due aumenti di capitale. Il primo, riservato ai creditori, per la conversione dei crediti (circa 19 milioni) in azioni. Il secondo invece riservato a chi ha già manifestato l’interesse a partecipare all’aumento di capitale e consentirà di raccogliere 5,3 milioni di euro: i soggetti sono Banca Carim (che parteciperà con 3 milioni di euro e che è anche il capofila della cordata dei creditori), Asset Banca (1 milione), Repubblica di San Marino (1 milione), Italcamel (200mila euro) e Confindustria Rimini (100mila euro). Aeradria si impegnerà a riconoscere a tutti i creditori – a fronte di un debito complessivo lievitato da 47 a 52 milioni di euro – complessivamente la cifra di 29 milioni.
“C’è stata la presa d’atto delle nostre osservazioni e non ci sono stati chiesti ulteriori chiarimenti” ha spiegato al termine dell’udienza il legale di Aeradria Federico Dettori.
