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Sintesi dei lavori di questa mattina del Consiglio Grande e Generale

da Redazione

I lavori del Consiglio grande e generale si sono aperti con il ricordo da parte dei Capitani reggenti, Antonella Mularoni e Denis Amici, dello scomparso Pietro Reffi, consigliere dal 1951 al 1983.

I lavori del Consiglio grande e generale si sono aperti con il ricordo da parte dei Capitani reggenti, Antonella Mularoni e Denis Amici, dello scomparso Pietro Reffi, consigliere dal 1951 al 1983.

 Nel comma Comunicazioni hanno poi preso parola i segretari di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini, per un riferimento sulla recente naturalizzazione; per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, che ha relazionato sulla ratifica dell’accordo contro le doppie imposizioni con l’Italia, sull’ incontro con i colleghi di Monaco e Andorra e sull’apertura del negoziato Ecofin; e per le Finanze, Claudio Felici, in merito ai crediti monofase.

E’ stata poi la volta dei consiglieri Andrea Zafferani di C10, Gian Matteo Zeppa di Rete, Francesca Michelotti di Su, Roberto Ciavatta di Rete, Tony Margiotta di Su e Paride Andreoli del Ps. Luca Santolini di C10 ha presentato un odg in merito al decreto “Salva depositi”.

Si è così passati alle risposte alle interpellanze dopodiché c’è stata la presa d’atto da parte del Consiglio grande e generale della non riconferma dell’avvocato Manlio Marsili quale commissario della legge.

Ultimo atto della mattinata la ratifica dei decreti. Sui 18 presenti è stato richiesto lo scorporo di 11, gli altri sono stati approvati a maggioranza. La seduta è stata interrotta durante l’esame del decreto delegato 29 aprile 2013 n.49, “Disposizioni applicative dell’articolo 33, primo comma, della Legge 21 dicembre 2012 n.150 Imposta sulle assicurazioni”, e riprenderà nel pomeriggio.

Di seguito un riassunto della seduta mattutina.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Faccio una precisazione sulla presa d’atto della delibera del Consiglio grande e generale sulla naturalizzazione richiesta da 232 cittadini maggiorenni. In 218 hanno prestato giuramento il 30 giugno, altri sette lo faranno il 19 luglio. In quattro hanno esercitato l’opzione prevista dall’articolo 12 comma due della legge 35 del 2012, e altri tre hanno rinunciato. In totale a giurare saranno dunque 225”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “L’8 luglio si è completato in Senato l’iter di ratifica dell’accordo contro le doppie imposizioni, avvenuta all’unanimità anche se una forza politica ha presentato un odg per il monitoraggio. Le modalità, i tempi e l’unanimità rappresentano la volontà comune di avviare una stagione nuova. Era la condizione necessaria perché la normalizzazione dei rapporti andasse avanti e ora l’obiettivo è l’uscita dalla black list. Ci siamo già attivati, abbiamo avuto incontri con la direzione generale del dipartimento Finanze e il vice ministro dell’Economia per avere informazioni più precise sulle procedure e i tempi per l’emissione del decreto di uscita. E c’è l’impegno della direzione generale a parlarne con il ministro. Ancora non ci hanno fornito informazioni ma non ci sono ostacoli al percorso e la volontà è di fare presto. Anche da parte delle amministrazioni come Agenzia delle Entrate e Guardia di finanza c’è soddisfazione per il livello di collaborazione raggiunto. Parte una nuova stagione per cogliere elementi di operatività e nuove opportunità.

L’incontro di lunedì con i ministri degli Esteri di Andorra e Monaco è stata una tappa del percorso avviata dalla Commissione europea per nuove forme di integrazione per una maggiore partecipazione dei tre Paesi al mercato interno europeo. Due sono le opzioni preferite dalla Commissione: l’ingresso nello spazio economico europeo; una nuova forma di associazione. Lunedì abbiamo fatto il punto della situazione dopo gli incontri della delegazione della Commissione con i tre Stati e il questionario proposto per verificare la sostenibilità del percorso di integrazione. Pur nelle differenze di partenza, sono emerse prerogative comuni: tutti e tre gli Stati vogliono lasciare aperte entrambe le opzioni, benché noi preferiamo la nuova forma di associazione dato che sul See ci sono molte problematiche; e non sono disposti a una soluzione di serie B, di ripiego, rispetto al See. Così è stata programmata una agenda di impegni, con la prerogativa di mantenere il percorso comune. In programma ci sono anche degli incontri con Liechtenstein e Svizzera. A ottobre faremo il punto della situazione e tra novembre e dicembre ci sarà un nuovo incontro a tre.

Sull’accordo Ecofin il commissario europeo Semeta ha aperto la rinegoziazione con i cinque Paesi terzi rispetto all’Ue. Ci sono stati incontri informativi a San Marino e Bruxelles per ribadire le finalità dell’Ue che intende allargare la materia oggetto di accordo e i soggetti interessati. Al momento il negoziato non è stato avviato. Comunque l’orizzonte verso cui va l’Ue è lo scambio automatico di informazioni e anche l’Ocse è interessata per avere stesse regole anche con i Paesi non europei. San Marino, Monaco e Andorra non possono anticipare le decisioni che verranno prese, ma un atteggiamento passivo è sbagliato. Occorre mettere sul tavolo le condizioni di sostenibilità del percorso, dato che la direzione è comunque presa, occorre verificarne tempi e modalità. In merito è molto importante il rapporto dei tre Stati con il Paese di riferimento per valutare insieme le misure di accompagnamento.

Le polemiche sul paragone con Monaco per il sistema di pagamenti Sepa non hanno senso. Il Principato è dentro perché non ha sue banche; noi, avendo autonomia bancaria, dobbiamo fare un percorso per diventare Paese equivalente. L’abbiamo avviato firmando la Convenzione euro e negli incontri con il governo italiano e la Banca d’Italia l’Italia ha garantito che sarà al nostro fianco. A febbraio 2014 ci sarà l’apertura al Sepa”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “L’adeguamento alla direttiva sul risparmio provoca un’accelerazione sull’integrazione complessiva. E anche l’articolazione del passaggio a livello bilaterale è un elemento sì di complessità ma anche di opportunità. La relazione all’odg del 7 maggio sui crediti monofase è pubblicata sul sito del Consiglio dal 2 luglio”.

Andrea Zafferani, C10: “In merito alla ratifica con l’Italia, l’impressione è che alla soddisfazione per il percorso istituzionale si accompagni un atteggiamento italiano che non deve lasciarci indifferenti. L’odg non è una buona notizia. C’è stata una trattativa per aprire delle opportunità importanti per esempio sull’attrazione delle società e ci sono già resistenze. Ci guardano e stanno attenti a come ci muoviamo, mentre noi vorremmo utilizzare quello che ci è stato concesso. Dobbiamo farlo capire a livello diplomatico”.

La relazione del segretario di Stato Felici sulla monofase è debole sui rimedi e sulle procedure. Ci sono problematiche, lo Stato non riesce a recuperare i crediti. Come Aula dobbiamo riflettere, le cifre sono molto grosse e lo Stato è impotente. Come Cittadinanza attiva aspettiamo ancora il regolamento sulla dichiarazione dei beneficiati effettivi delle società che godono di contributi pubblici diretti o indiretti. La scadenza prevista era il 31 maggio”.

Matteo Zeppa, Rete: “Parliamo di accordi bilaterali e di massimi sistemi per attrarre investimenti su San Marino ma il problema sostanziale è che la politica si incarta nel momento di un riconoscimento del diritto civile del nostro paese. Mi riferisco alle istanze d’Arengo. Valgono ancora? E’possibile dire ancora che la cittadinanza può incidere sulla politica? I fatti attestano di no perché un’istanza d’Arengo può essere gettata nel cassonetto dei rifiuti.

Francesca Michelotti, Su: “Al Consiglio dei XII non è stata consegnata la documentazione richiesta sulla Fondazione per la programmazione economica e finanziaria sammarinese, riguardante donazioni di denaro fatte in passato a un segretario di Stato di allora. La politica non può attendere i tempi della magistratura”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Il governo esprime a chiacchiere la volontà di confrontarsi ma mai nei fatti. Non si conosco prospettive e questo Governo naviga solo a vista: ha messo da parte l’arte politica ed è succube di logiche prettamente economiche. Il Governo ha fatto salti di gioia per la ricapitalizzazione di un milione di euro nell’aeroporto morente di Rimini. Ma per le scuole per l’infanzia non abbiamo risorse”.

Tony Margiotta, Su: “Invito l’intera aula parlamentare, nel corso del dibattito politico che porteremo avanti in questa sede, a lavorare alla risoluzione di problematiche che riguardano la società e la cultura sammarinese. Sfuggiamo dall’indifferenza morale diffusa dalla globalizzazione. Ho sofferto per la morte di Mario Bernardi”.

Luca Santolini, C10: “Presento un odg: Considerato che sono ormai centinai i milioni di euro che lo Stato ha messo a garanzia dei prestiti agli istituti bancari […]; considerato che questi interventi configurano un impegno cospicuo di risorse pubbliche […]; considerato che però troppo spesso a fronte di interventi di tutela a sostegno del sistema finanziario, rimangono impuniti i responsabili dei crac e intangibili i loro patrimoni […]; considerato il decreto del 27 giugno che è sì utile a garantire l’interesse pubblico alla tutela del risparmio […] ma che prevede che gli istituti di credito autorizzati da Banca centrale che acquistano crediti e debiti di altre banche […] possano beneficiare di sgravi fiscali e la compensazione del versamento dei contributi previdenziali, di linee di credito di banca centrale, di fideiussione di Stato nella misura del 50% della passività acquisite, impegna il governo a fare sì che, ogni qual volta si intendano attivare le misure previste dal decreto, il Comitato per il credito e il risparmio riferisca in Consiglio, in seduta segreta […]”.

Paride Andreoli, Ps: “Riferisco in merito alla partecipazione della delegazione sammarinese alla terza sessione plenaria dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa tenutasi dal 24 al 27 giugno scorsi. Vari gli argomenti all’ordine dei lavori, dalle minacce durante le manifestazioni europee al dibattito sulle discriminazioni di genere. Il semestre di presidenza armena sarà caratterizzato dalla lotta al razzismo, all’intolleranza e alla xenofobia. San Marino con altri 18 Stati ha firmato il protocollo alla Convenzione europea sui diritti dell’uomo per tempi e procedure più snelle.

Solo lunedì alle 18 abbiamo ricevuto il testo della riforma tributaria e concordo con il collega Roberto Ciavatta per approfondire il tema del rapporto tra maggioranza e minoranza che varia di volta in volta. Si parla di grande dialogo e apertura e poi su certi argomenti si procede a tutta velocità. Ne parleremo alle 13 nell’Ufficio di presidenza.

Per quanto riguarda la questione morale, confermo la ferma volontà di affrontare il tema. Condividiamo gli appelli per fare piena luce, ma serve prudenza. Le vicende legate al conto Mazzini sono ancora indiscrezioni giornalistiche, occorre evitare un processo mediatico. Le indagini sono in corso e sarebbe grave se la politica interferisse. Ci vuole cautela, perché è facile aprire una partita esclusivamente politica. La questione morale non ha colore e fare chiarezza non significa affossare l’avversario, ma accertare le responsabilità per garantire autorevolezza alle istituzioni e alla classe politica. Riconfermiamo dunque l’odg del 22 marzo. Se dal riferimento del magistrato dirigente emergeranno responsabilità politiche nessun dubbio sul sostegno alla commissione d’inchiesta. Nessuna reticenza o paura, però alcune indagini sono veloci, altre no. Per alcune si chiede la commissione d’inchiesta, per altre no. Noi Socialisti non siamo per verità parziali, un’eventuale commissione d’inchiesta non dovrà occuparsi solo del conto Mazzini ma delle principali vicende politiche-giudiziarie, deve mettere in luce gli ingranaggi di un sistema politico che ha dimostrato pecche. Esprimo infine forte preoccupazione per la situazione del Paese che scivola sempre più verso il baratro”.

Interpellanze

Interpellanza presentata da Gian Matteo Zeppa di rete sull’incarico di consulenza e di collaborazione affidato dal governo alla Rothschild.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Le some autorizzate in delibera sono state liquidate per 250 mila euro il 6 dicembre del 2012, mentre il 17 luglio è stata allocata la soma di 50 mila euro da liquidare. Rothschild fornirà analisi e studio delle possibili opportunità strategiche per il sistema finanziario; analisi della Cassa di risparmio; finanziamento del debito pubblico. Non ci sono stati altri intermediari e l’ipotesi di collaborazione è maturata nel rapporto diretto con i dottori Daffina e Palazzo, e solo in pria istanza con il dottore Bruno Mari. La società è stata scelta perché già interpellata da alcune imprese private sammarinesi e per le sue referenze. La segreteria di Stato sta valutando con Rothschild il lavoro svolto, chiedendo una documentazione. In tempi di spending review serve maggiore oculatezza nell’utilizzo di risorse pubbliche. Questa segreteria di Stato comunque non può oggettivamente rispondere per scelte di spesa effettuate in un tempo e in un contesto diversi e non avendo preso parte al processo decisionale. Il governo di allora aveva già avviato un’analisi sul bilancio dello Stato che evidenziava problematiche di equilibrio a cui si aggiungevano le criticità di Cassa di risparmio. Si profilava perciò un problema di liquidità. Da qui la ricognizione per trovare possibili strade da percorrere in caso di effettiva necessità di risorse finanziarie. E serviva una struttura specializzata”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Dal resoconto esaustivo balza agli occhi che la delibera del congresso di Stato non fa riferimento né alla Cassa di risparmio né al finanziamento del debito pubblico che la risposta all’interpellanza cita. Venirne a conoscenza così ci lascia perplessi. La Rothschild è una famiglia che per capacità e scafatezza gestisce le banche centrali di quasi tutti i Paesi del mondo, tranne quattro o cinque. Mettersela in casa è come darsi la zappa sui piedi. Il contratto dura 18 mesi e non è previsto il rinnovo automatico. Sono anche perplesso sul fatto che la delibera sia della passata maggioranza. Non doveva esserci continuità tra un esecutivo e l’altro? Qui si nega quanto fatto, ma per il polo museale, per esempio, non si fa altrettanto. Alcune segreterie di Stato non si prendono la briga di portare avanti le azioni altrui. Forse l’accordo con Rothschild non era opportuno, forse la somma e i termini erano eccessivi. Lo verificheremo trasformando l’interpellanza in mozione”.

Interpellanza presentata da Roberto Ciavatta di Rete per conoscere i criteri della concessione di acquisto alle concessionarie delle vetture ad uso dimostrativo.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “L’intervento per ridurre la monofase legata all’immatricolazione di auto quale bene strumentale per le concessionarie risponde alle esigenze di garantire agli operatori condizioni di concorrenzialità con i colleghi italiani. L’aspetto sarà poi regolamentato con il passaggio all’Iva. La natura transitoria dell’intervento è confermata dalla deroga che disciplina il bene strumentale dell’operatore economico a carattere generale laddove gli riconosce la possibilità di immatricolarsi un autovettura con il vincolo del mantenimento di due anni. Ulteriori deroghe sono previste per l’immatricolazione di auto sportive quali veicoli da esposizione. Mentre l’operatore italiano può recuperare interamente l’imposta a fronte di un numero illimitato di vetture da immatricolare, quello sammarinese a fronte di un numero determinato con la casa madre, paga un’imposta del 7% che non recupera. Il dispositivo nel tempo si è concretizzato per l’unico operatore rimasto, Reggini che negli ultimi 3 anni ha generato 4,2 milioni di euro di monofase. Desta preoccupazione che gli obiettivi di vendita siano in calo. Il governo ha preso una strada precisa sulla chiarezza del ruolo degli organismi dandone prova con l’approvazione della legge 71 del 2013. In alcuni casi come questo si rende necessaria l’emanazione di atti da parte del congresso di Stato per non recare danno alle attività economiche”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Si ribadisce il senso della deroga e quello lo sapevamo già. Capisco la difesa dell’imprenditorialità sammarinese, a perché la si fa solo nel settore auto? Tanti imprese non sono competitive a causa della monofase. Inoltre la crisi nella vendita di vetture è globale. Occorre perciò decidere quali sono i settori strategici. Per esempio per la partecipazione a gare pubbliche ci sono stesse condizioni di partenza per operatori sammarinese e foresi. E’ uno scandalo dare appalti fuori. Se facciamo deroghe per le concessionarie, allora vanno fatte per tutti e lo verificheremo attraverso la mozione”.

Interpellanza presentata da Paride Andreoli e Alessandro Mancini del Ps sui provvedimenti atti a contrastare gli episodi di micro-criminalità e sulla riorganizzazione dei corpi di polizia.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “I provvedimenti atti a contrastare gli episodi di microcriminalità ci hanno indotto a convocare il dipartimento di polizia e a prendere decisioni per presidiare in maniera più significativa il territorio. Abbiamo concordato un piano di azione. Siamo partiti dall’intensificazione delle pattuglie, dalla divisone del territorio in zone in maniera tale che l’azione di sicurezza fosse più efficace. Inoltre il personale dei vari corpi, ad eccezione di poche unità, è stato usato per azioni di prevenzione e questo ha consentito un coordinamento maggiore degli interventi. A completamento di ciò una maggiore collaborazione con le forze di sicurezza dei territori limitrofi. Questo percorso andrà avanti per tutta l’estate. La riorganizzazione è uno degli obiettivi che ci siamo dati e per il quale stiamo procedendo in base all’accordo fatto con il ministero degli Interni e con le forze di polizia italiane. Con le quali continuano anche i contatti per la nomina del comandante della Gendarmeria: l’orientamento è quello noto ovvero che abbiamo senz’altro bisogno della figura, che in questa fase avrà una funzione di coordinamento e supporto all’azione del governo per il riordino dei corpi. Non vogliamo fare azione del genere senza la collaborazione di chi opera all’interno dei corpi. Per settembre avremo indicazioni sull’ipotesi di nomina del comandante.

Alessandro Mancini, Ps: “Esprimo soddisfazione sui provvedimenti presi per contrastare gli episodi di microcriminalità. Hanno dati primi risultati positivi. Il periodo estivo è quello più difficile ma in inverno non si abbassi la guardia perché certi episodi non accadono solo in estate. Chiediamo al governo di tenere informato il Consiglio sugli sviluppi. Sulla nomina del comandante si investa l’Aula consiliare con apposito dibattito perché i temi della sicurezza e del riordino dei corpi di polizia riguardano tutta la comunità”.

Interpellanza presentata da Gian Matteo Zeppa di Rete in merito alla gestione dell’accesso e della fruizione del centro storico, con riferimento al rilascio dei permessi di sosta e di carico/scarico.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “All’interno delle mura di città risiedono 72 nuclei familiari e i permessi di sosta rilasciati ai residenti nel centro storico nel 2013 sono stati 100 mentre nel 2012 erano 110 (la tipologia di permesso “R” viene rilasciato ad ogni nucleo familiare residente nel centro e a coloro che dimostrano di essere proprietari di più veicoli possono essere rilasciati due permessi). I permessi rilasciati alle ditte fornitrici sono 60 mentre nel 2012 erano 62. La circolazione dei mezzi è consentita dalle 7 alle 9 e dalle 19 alle 20.30 mentre i titolari di licenze in centro possono accedere alle proprie attività per effettuare il carico/scarico dalle 7 alle 9, dalle 13 alle 13.30 e dalle 19 alle 20.30. I permessi per le auto di servizio degli uffici pubblici sono 18 mentre nel 2012 erano 24. I permessi rilasciati ai responsabili degli uffici pubblici sono 38, 44 nel 2012. Si ricorda infine che al fine di consentire lo svolgimento di altre attività istituzionali vengono concessi permessi con validità temporale limitata: ad oggi ne sono stati accordati 73 mentre furono più di 150 nel 2012. I posti auto per disabili nelle zone limitrofe al centro sono 46 su un totale di 1.927 posti auto.”

Interpellanza presentata da Gian Matteo Zeppa di Rete per chiedere informazioni in merito al progetto di realizzazione di un Polo Museale in Repubblica e per chiarimenti circa gli obblighi derivanti dall’iscrizione del centro storico e del monte titano nell’ambito del patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il Territorio: “Ad aprile si è deciso di ridurre sensibilmente il progetto di un polo museale (un quinto) rispetto allo studio concettuale iniziale. Questa fortissima riduzione del progetto poteva provocare la rinuncia del progettista per cui si è approfondito con lui il nuovo orientamento. Si è valutata la possibilità di ridurre l’intervento alla sola area del giardino dei Liburni (oggi molto sottoutilizzata rispetto al suo potenziale) e di prevedere l’inserimento di un piccolo volume fuori terra e un collegamento con le cisterne del Pianello. Lo spazio dei giardini sarà di tipo espositivo mentre le cisterne verranno restaurate in maniera minimale e lì troveranno posto solo i reperti della sovranità sammarinese. L’architetto Okano, dello studio di Tadao Ando, ha chiesto se si sarebbero potuti utilizzare, vista la sensibile riduzione di spazi, i negozi di via Eugippo per ospitare bookshop e il collegamento con le Cisterne: il Congresso ha dato la sua disponibilità in tal senso. Ad oggi non si ha la certezza di quali e quanti locali siano necessari ma sappiamo che il progetto potrebbe aver bisogno di tali spazi. Al momento la Segreteria sta predisponendo una bozza di disciplinare di incarico senza il quale l’architetto Ando non produrrà un progetto preliminare come di norma accade. Per quantificare gli importi della prestazione e dei lavori abbiamo chiesto allo studio Equilibri di Venezia di fornire entro luglio maggiori dettagli. Riteniamo che in questa fase vada approfondita anche la progettazione per la gestione dell’edificio dal punto di vista museale e su questo sarà fondamentale la competenza degli istituti culturali sammarinesi e della segreteria di Stato per la Cultura che già su questo sta lavorando. In seguito alla definizione di questi elementi tutti i gruppi verranno riconvocati per analizzare la situazione e solo in seguito verranno prese decisioni definitive che, a quel punto, porteranno alla redazione di un progetto preliminare su cui ci si potrà confrontare. Infine in merito alle richieste di finanziamenti previsti dal decreto per ‘la tutela patrimonio mondiale dell’umanità centro storico di San Marino e del Monte Titano e conservazione e promozione di edifici con valore di monumento’ ricordiamo che furono 3 nel 2010, 8 nel 2011, una sola richiesta ammissibile nel 2012 mentre nel 2013 ancora non sono pervenute richieste”.

Matteo Zeppa, Rete: “Restano interrogativi aperti ed anche perplessità sulla riappropriazione da parte dello Stato di edifici adibiti alla vendita al dettaglio perché assomiglia tanto a questua per Ando. La trasformazione in mozione è un atto dovuto perché più se ne parla di queste cose meglio è dato che si tratta di progetti invasivi”.

Interpellanza presentata da Luca Santolini di C10 per chiedere un riferimento del governo al fine di conoscere: – il numero di casi rispetto a cui la commissione per la gestione dell’edilizia sovvenzionata ha intrapreso la procedura di cui all’art.27 legge n.110/1994 (e modifiche) per dichiarare la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio; – l’entità dei controlli periodici e delle comunicazioni a tal fine attuati dalla sezione cooperative dell’ufficio del lavoro; – le modalità di verifica ed i tempi di attuazione ritenuti necessari per il ripristino di una corretta applicazione della legge n.110/1994 (e modifiche).

Matteo Fiorini, segretario di Stato per il territorio: “Tenuto conto delle diverse disposizioni contenute nella Legge 110/94 in materia di assegnazione in locazione ordinaria e straordinaria, l’Ufficio del Lavoro non ha mai proposto la decadenza da alcuna assegnazione, non avendo trovato riscontri che imponevano un tal provvedimento. Le posizioni in cui è possibile ravvisare una discrepanza tra i requisiti di legge e le condizioni socio economiche dei locatari si riferiscono ad assegnazioni antecedenti all’entrata in vigore della vigente normativa

L’Ufficio ha comunque evidenziato le posizioni anomale riportandole nelle relazioni presentate a cadenza annuale alla competente commissione, ma nondimeno, questa ha potuto riscontrare che il contratto di locazione in essere, seguito all’assegnazione, stabiliva nella morte dell’assegnatario il termine ultimo per la riconsegna dell’alloggio ovvero aveva durata di 99 anni ovvero per le modalità di assegnazione non poteva ricadere nella Legge 110/94. C’è stato un controllo amministrativo all’anno per ogni singola abitazione, pertanto nel 2012 sono stati 65. Gli esiti sono portati a conoscenza della segreteria di Stato per il Lavoro con relazione scritta. Sette le comunicazioni effettuate e durante il medesimo anno i funzionari hanno effettuato altri sopralluoghi senza alcun esito. Sempre nel 2012 sono state effettuate 13 comunicazioni relative al mancato pagamento dei canoni di locazione; nessuna sulla cessione a terzi dell’alloggio; sono stati segnalati tre casi di presenza costante di persone, oltre gli assegnatari, che non avevano alcun titolo per occupare l’alloggio; tre comunicazioni relative alla saltuaria e non permanente occupazione dell’alloggio; nessuna su mutata destinazione d’uso e uso dell’alloggio per attività illecite. In merito va menzionata una nota presentata e sottoscritta da alcuni condomini circa una presunta attività di meretricio; 19 comunicazioni relative alla produzione di un reddito, nell’anno di riferimento, superiore al limite fissato. Però, di queste 19 posizioni nessuna è stata effettuata con bando di concorso pubblico, mentre sei sono riferite ad assegnazioni temporanee.

La Commissione ha regolarmente esercitato i compiti demandatele dalla legge e non ha mai provveduto a dichiarare la decadenza dalla assegnazione. Sono state invece segnalate le anomalie riscontrate nei rapporti instaurati dalla Ecc.ma Camera con gli assegnatari temporanei, uno dei quali sfociato nella dichiarazione di decadenza da parte del congresso di Stato

E’ da ritenersi errata la lettura dei dati contenuti nella relazione del gruppo tecnico di cui all’art.15 Legge 150/2011 per i motivi già esposti. Non risulta, se si esclude un caso, che gli assegnatari godano di diritti reali di civili abitazioni adeguate alle esigenze del proprio nucleo familiare ovvero siano proprietari di aree edificabili

La Segreteria di Stato per il Lavoro, dal momento in cui ha iniziato ad esercitare le proprie funzioni, ha immediatamente richiesto una verifica delle condizioni economiche e sociali degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale. L’obiettivo è riuscire ad accogliere, in tempi brevi, le richieste che provengono da parte delle famiglie che ne avrebbero potenzialmente diritto, e di eliminare via e via i contratti degli assegnatari che risultano non essere più in possesso dei requisiti. Dal 7 febbraio è attivo un gruppo di lavoro per una revisione della normativa in materia di edilizia sovvenzionata, il cui termine per la presentazione è stato fissato per il 30 novembre 2013.

Infine l’articolo 27 della Legge 110/94, dalla sua entrata in vigore non è stato mai modificato e pertanto il reddito massimo per poter mantenere l’assegnazione in locazione di un alloggio ricevuto a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico ammonta a 15,493,71 euro”.

Interpellanza presentata da William Giardi, Giovanni Lonfernini e Marco Podeschi dell’Upr per conoscere i dettagli connessi all’accesso degli studenti sammarinesi ai programmi di formazione promossi dall’Unione europea e le intenzioni del governo in merito.

Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato per la Pubblica istruzione: “Il nuovo Erasmus pone molta attenzione al lavoro. La segreteria di Stato si è mossa per capire come usufruire del programma. Il lavoro è in piedi: occorre fissare regole e accordi con l’Ue e attrezzarci con organi e strumenti, come il processo di Bologna diventato di Lisbona. Ci sono percorsi importanti per l’inserimento del sistema scolastico sammarinese in quello europeo. L’interpellanza chiede conto anche della posizione del governo in merito al referendum sull’adesione all’Ue. Come da programma c’è libertà di espressione per i partiti di maggioranza, ma comunque il risultato del referendum sarà vincolante per definire le politiche successive.

Nel nuovo Erasmus la mobilità degli studenti è fondamentale così come l’integrazione con il lavoro. San Marino cercherà di accedere dato che i soldi spesi per questo tipo di interventi sono investimenti”.

Decreti

Decreto delegato 29 aprile 2013 n.49 – Disposizioni applicative dell’articolo 33, primo comma, della Legge 21 dicembre 2012 n.150 “Imposta sulle assicurazioni”

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Il governo ha presentato emendamenti per integrare la prima versione del decreto”.

Andrea Belluzzi, Psd: “E’ un’imposta doverosa e coerente con il principio di reperire gettito dove prima non si faceva. Ma è utile introdurre un sistema di monitoraggio per le problematiche su sinistri e potenziali distorsioni che aumentino i premi delle polizze. Sull’emendamento di C10 all’articolo 6, ritengo quindi che forme di monitoraggio siano giuste, ma non condivido quel tipo di controllo. Se ci sono compagnie non adempienti, fornire determinati dati per informare i cittadini su quali sono gli operatori che non partecipano a fiscalità è doveroso. Ma credo che monitorare il meccanismo di premi assicurativi e indennizzi possa produrre risultati solo se l’osservatorio si occupa di tutte le dinamiche, non solo del pagamento di tasse e premi”.

Luca Santolini, C10: “Intervengo per spiegare la ratio del nostro emendamento. Non è lo strumento principe del controllo in caso di distorsioni, ma è sicuramente utile. Chiediamo di pubblicare sul sito della segreteria di Stato per le Finanze i premi elencati nel decreto. Vuole essere uno strumento in più per cittadini e per controllare che l’imposta non aumenti i costi delle assicurazioni”.

Marco Podeschi, Upr: “Esprimo la nostra perplessità su questo provvedimento per ipotetiche ricadute che potrebbe avere sui consumatori. E’ un dato statistico, i premi italiani sono i più alti in Europa. I premi che i sammarinesi stipulano con le compagnie italiane sono esorbitanti e non in linea con la media europea. Ad oggi le società sammarinesi del campo assicurativo non possono offrire servizi in Italia, chiediamo l’impegno del governo per la reciprocità di stabilimento”.

Luigi Mazza, Pdcs: “Fino al 2005 le autorizzazioni per operare a San Marino dovevano essere richieste all’Isvap, da allora Bcsm ha un apposito albo per le compagnie che intendono esercitare sul territorio. E’ un aspetto anche di sovranità. E’ un aspetto autorizzativo. L’aspetto fiscale non è mai stato regolamentato. In tutto il mondo quando una compagnia intende operare in un altro Paese è richiesta la nomina del rappresentante fiscale. Fino a questo momento non lo imponevamo a San Marino. L’articolo 3 indica la nomina per tutte le compagnie estere di un rappresentante fiscale. E’ importante perché l’ente estero dovrà pagare imposte dirette a San Marino. Poi ci sono imposte indirette: le direttive comunitarie indicano di uniformarsi all’imposta del 10% sulle assicurazioni.

Il Paese che ha tassazione più bassa è l’Inghilterra, al 4%, in Italia si è al 20%. Noi proponiamo il 4%. E’ un’imposta che porterà utili allo Stato. Gli ultimi dati di Bcsm registrano premi per circa 80 milioni di euro per il ramo danni, quindi potrà portare oltre 3 mln di entrate per il 2014. E’ un’entrata importante.”

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