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Commissione affari esteri sul riconoscimento del diritto di convivenza senza discriminazione di genere

da Redazione

Un acceso dibattito ha occupato i lavori della Commissione sul riconoscimento del diritto di convivenza senza discriminazione di genere.

 

Report Della Torre – Nel riferimento del segretario di Stato Pasquale Valentini, sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione della relativa istanza d’Arengo, è emersa l’intenzione del governo di presentare una modifica della normativa sulle residenze e permessi di soggiorno nel prossimo autunno, con lo scopo di correggere alcune problematiche emerse nella sua applicazione. Spiegazione che non ha soddisfatto i commissari di minoranza.

La ratifica dell’Accordo contro le doppie imposizioni con l’Italia ha invece occupato l’avvio dei lavori della commissione con alcuni interventi dei commissari in comma Comunicazione e la replica del segretario di Stato.

Si è passati al capitolo sulle nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari, la Commissione ha preso atto della cessazione dell’incarico di ministro Plenipotenziario all’Ambasciata di San Marino a Madrid di José Manuel del Molinedo Martinez, che resta console. Quindi della cessazione dell’incarico di console onorario ad Erevan di Mikayel Minasyan e di console a disposizione di Giovanni Domenico Ricciardi.

Sono seguite alcune nomine: ambasciatore a disposizione per Yury Alekseen Valeryevich e per France Jeanne Lucienne Le Lous, console onorario a Tbilisi, Georgia, per Donato Lanati, infine a ambasciatore non residente in Libia a Luca Mantovani.

La commissione ha quindi preso atto di una serie di accordi internazionali: l’Accordo sull’applicazione dell’art.65 della Convenzione sul Brevetto Europeo, detto anche Accordo di Londra, concluso a Londra il 17 ottobre 2000; l’Accordo fra la Repubblica di San Marino e la Repubblica dell’Azerbaijan in materia di cooperazione turistica, sottoscritto a Baku il 12 aprile 2012; l’Accordo fra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Portoghese per la cooperazione in materia di turismo, firmato a Lisbona l’8 gennaio 2013. l’Accordo fra il Governo della Repubblica di San Marino e il Gabinetto dei Ministri dell’Ucraina di cooperazione nel settore della cultura, firmato a Roma il 20 dicembre 2012; Carta Europea dell’autonomia locale, firmata a Strasburgo il 16 maggio 2013; Protocollo n.15 recante emendamento alla Convenzione di Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali del Consiglio d’Europa, firmato a Strasburgo il 24 giugno 2013; Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, fatta a Parigi il 9 dicembre 1948.

I lavori si sono chiusi in tarda serata con il comma sulla concessione di permesso parentale e residenza anagrafica.

Di seguito un sunto dei dibattiti in Aula:

Comma comunicazioni

Pasquale Valentini, segretario di Stato Affari esteri: “Riferirò domani mattina sugli incontri con i ministri di Andorra e Monaco e sul rinnovo dell’accordo Ecofin”.

Marco Podeschi, Upr: “Intervengo sull’odg seguito alla ratifica dell’accordo con l’Italia. Vorrei esprimere al segretario Valentini la nostra preoccupazione. E’ una prassi piuttosto strana tra due paesi che hanno buoni rapporti in sede di ratifica di accordo internazionale che si approvi un odg con impegni precisi rispetto all’altro Paese. All’interno dei disposti del testo approvato in Senato ci sono elementi che mi preoccupano molto e non mi sembra vadano nella direzione di un Paese che vuole rilanciare i rapporti bilaterali. Mi preoccupano gli impegni di monitoraggio sugli scambi finanziari e sull’insediamento di società nei 36 mesi che decorrono dall’accordo. Così ci si intromette nella politica interna di uno Stato. C’è poco rispetto della sovranità della Repubblica di San Marino. Visto che nel 2011 San Marino ha concesso lo scambio unilaterale di informazioni, e tutti i passaggi fatti, mi è sembrata una nota molto stonata. Mi sarei aspettato una posizione del governo con l’ambasciatore italiano. Qui è in gioco la percezione esterna della sovranità di San Marino che è piena. Vorrei poi chiedere al segretario in che termine sta partendo il negoziato intavolato con l’Ue in materia fiscale”.

Marco Gatti, Pdcs: “La ratifica è stato il frutto di un lavoro lungo, complicato, che ha impegnato tutto il parlamento. Io ho potuto constatare con piacere il cambio di atteggiamento degli ultimi due governi con San Marino, dal regime di forte diffidenza su quello che facevamo, anche a livello normativo, oggi abbiamo avuto un’attestazione in primis dagli uffici amministrativi e poi dalla politica, per la speditezza e l’unanimità cui si è giunti alla ratifica. Si attesta che San Marino, oltre ad aver fatto i passi legislativi per normalizzare il rapporto, ha dimostrato la volontà di portare avanti con forza un percorso nuovo che non è finito. E’ solo l’inizio e l’impegno è di continuare. Dobbiamo uscire dalla black list, non possiamo restare indietro. Posso capire però che in una parte del parlamento italiano ci sia ancora diffidenza sul nostro percorso, malgrado tutto dobbiamo andare spediti. Sono convinto che per San Marino si apriranno nuove possiiblità di investimento, anche per i sammarinesi, sia per l’acquisto che per la vendita dei propri prodotti e servizi. Vorrei sottolineare l’importanza del lavoro svolto e vorrei ringraziare tutti, spero che anche in futuro su temi importanti per lo Stato non ci siano divisioni e posizioni di parte”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Questa ratifica arriva dopo un lungo percorso e apprendiamo positivamente la fine di questo lungo calvario. Malgrado lo smacco, in qualche modo posto all’atto dell’ultima ratifica del senato con l’odg approvato, chiederei al segretario di Stato quando verosimilmente può arrivare il decreto del ministero dell’Economia affinché San Marino sia tolto dalla black list”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato Affari esteri, replica: “Sull’importanza della ratifica credo sia giusto spendere parole. Provate solo ad immaginare se la ratifica non fosse arrivata. Invece è arrivata con una modalità eccezionale, è un elemento positivo. Mi riprometto domattina di portare in Aula l’odg del Senato nel suo contenuto, è una possibilità che il Parlamento italiano si è riservato nell’ultimo momento. Può sembrare contradditorio, credo che però non infici affatto il risultato.

Il giorno dopo la ratifica ero già alla Direzione generale del dipartimento Finanze a Roma che aveva seguito l’iter della ratifica. Mi è stato confermato che non c’erano obiezioni alla conclusione dell’iter, inclusa l’uscita della black list, ma ho chiesto una tempistica precisa. La Direzione generale si è impegnata, dopo un confronto con ministro, di informarci a riguardo.

E’ importante in questo passaggio non generare né attese, né apprensioni infondate. Ultima cosa, il negoziato Ecofin non è iniziato, ci sono stati due incontri, quello del commissario Semeta che è venuto a San Marino per illustrare il mandato avuto dalla commissione. A questo primo colloquio ne è seguito un secondo a Bruxelles per discutere le modalità e le tempistiche con cui portare avanti trattati. Abbiamo fatto presente che per noi partire a luglio, con due sessioni consiliari, non era possibile, si è detto che molto probabilmente l’accelerazione non potrà avvenire prima della fine di settembre. Il negoziato vero e proprio potrebbe iniziare quindi verso la fine di settembre. Sappiamo che anche Monaco e Andorra hanno fatto presente la stessa cosa.”

comma 2. Riferimento su nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari.

Marino Riccardi, presidente: “Faccio una raccomandazione al governo, di non nominare più ambasciatori a disposizione”.

Denise Bronzetti, Psd: “Mi associo all’invito del presidente, in vista anche della revisione interna dell’organizzazione della carriera diplomatica. Chiedo se la nomina di ambasciatore a disposizione comporta benefici fiscali nel proprio Paese”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato Affari esteri: “Condivido l’invito a non abusare, ma è un’opportunità nel momento in cui ci troviamo di fronte a personalità con entrature nel proprio Paese e che possono dare contributi a San Marino. Nei Paesi in cui sono residenti abbiamo già le nostre reti e l’opportunità di allacciare rapporti con queste persone, che si possono o meno sviluppare, è questa. Di fronte a una disponibilità come questa a volte conviene coglierla e la formula di ambasciatore a disposizione non dà benefici fiscali immediati, sono incarichi a titolo gratuito”.

Marco Podeschi, Upr: “Chiederei quali sono i titoli accademici del signorValeryevich? Dal curriculum vedo che è un ’72, quindi non un settantenne, che interesse abbiamo a dare un incarico a un soggetto che ha un incarico all’interno della Pa di un altro Stato? Il curriculum é molto vago”.

Comma 10. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per richiedere la modifica dell’art.15 della Legge n.118/2010 affinché il diritto alla convivenza sia esteso a tutti senza discriminazione alcuna.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “La legge n.118 del 2010, nonostante abbia chiarito alcuni aspetti, necessita di aggiornamenti perché l’applicazione ha manifestato criticità nella pratica. Uno degli aspetti richiamati riguarda proprio il diritto di convivenza more uxorio. Tale permesso non si configura come permesso di soggiorno, di fatto lascia irrisolte problematiche connesse. La parificazione di convivenze di fatto, come chiede l’istanza, è argomento che non può essere trattato dal punto di vista del permesso di soggiorno, ma va regolamentato all’interno dei diritti riservati alle unioni. Il fatto di portare la problematica semplicemente in questo contesto, a mio avviso, non è modo per affrontare il tema oggetto dell’istanza. In fase di studio c’è una revisione della normativa relativa alla permanenza di stranieri in Repubblica, alla luce novità introdotte dalla legge per lo sviluppo economico. Queste novità, unitamente alle criticità emerse, spingono a prevedere una presentazione in autunno di un progetto di legge che riveda queste norme. L’esigenza di estendere la residenza al nucleo familiare, permessi per conviventi, poi la risposta alla raccomandazione fatta dall’Ecri sul problema delle badanti, il problema di minori in affido preadottivo, la verifica delle residenze, i programmi di studio-lavoro: questi sono gli argomenti più importanti su cui si sta cercando di elaborare una soluzione. Quell’istanza tocca in sostanza uno degli argomenti che vanno rivisti e il mio impegno è quello di portare in autunno una proposta complessiva di riforma”.

Marino Riccardi, Psd: “Il problema dei permessi di soggiorno per convivenza è urgente, la convivenza è presente a San Marino, queste persone non possono restare nel limbo. CVredo che possano anche addivenire alla residenza dopo un certo numero di anni. Sui diritti civili non si può transigere, dobbiamo fare un salto di qualità”.

Luca Santolini, C10: “Credo questa istanza sia un modo soft per introdurre a San Marino il problema del riconoscimento dell’unione more uxorio tra persone dello stesso sesso, partendo dal tema della residenza. E’ un discorso di diritti civili, non solo di convivenza. E’ un peccato che San Marino, Stato che vuole essere all’avanguardia per il riconoscimento dei diritti civili, non abbia ancora regolamentato l’aspetto giuridico di rapporti affettivi a 360 gradi, anche tra persone dello stesso sesso. Credo che dovremo fare uno sforzo per andare verso una direzione intrapresa dall’Europa da oltre 10 anni. Come Civico 10 stiamo lavorando alla redazione di un pdl per il riconoscimento delle relazioni civili, speriamo il confronto sia sereno e l’argomento scondiviso”.

Federico Pedini Amati, Ps: “Condivido l’argomento del consigliere Santolini, il riconoscimento delle unioni civili è una cosa che tutti gli Stati evoluti nella loro parte giuridica devono introdurre. La forma del matrimonio tra persone dello stesso sesso mi pare una cosa forzata, ma ci deve essere il riconoscimento dei diritti. Segnalo poi che possono verificarsi casi di doppia tassazione. Paradossalmente il cittadino italiano lavoratore a San Marino non ha tassazione doppia, diversamente il convivente, siccome la norma non contempla convivenza, mantiene la doppia tassazione”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “Me l’aspettavo questa sorpresa sull’istanza. Sono passati 11 mesi, e qui si pongono diverse problematiche. Essendo nuovo mi viene da pensare che i temi sollevati dal segretario Valentini dovevano essere sviscerate in Consiglio. C’è un odg approvato quasi all’unanimità. Non sono assolutamente d’accordo con il progetto di legge annunciato dal segretario che va ad accorpare una serie di problematiche fuori tema rispetto al problema di cui stiamo parlando. Non ho capito l’intenzione del segretario, cosa ne facciamo dell’istanza d’Arengo approvata e di fatto sospesa, verràò cestinata da una commissione? L’istanza parla chiaro. Se facciamo un atto del genere, da cui mi dissocio totalmente, sarebbe un segnale molto brutto. Non ci credo che ci sarà una regolamentazione in autunno”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Credo si stia travisando il discorso del segretario. Ha detto che serve un intervento normativo per integrare la legge vigente anche in relazione ad altri casi. Perché si deve dire che si sospende un’attività? Si potrà dire si arriva in ritardo, ma non altro”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Più volte abbiamo sottolineato in Commissione l’esigenza di un intervento sulla normativa. Convengo cper economia che la legge richieda modifiche in più ambiti”.

Marco Podeschi, Upr: “Rilevo che l’accoglimento dell’Istanza non è avvenuta nei tempi previsti per legge. Qui andiamo a toccare i diritti civili delle persone, la legge oggi non è stata rispettata, entro sei mesi non si è intervenuto. E’ vero che c’è una nuova maggioranza e mi aspetterei che in tempi celeri sia dato seguito a quanto nella legislatura precedente è stato approvato”.

Alessandro Mancini, Ps: “Oggi va dato seguito a quell’istanza d’Arengo, siamo già fuori legge. Invito governo e maggioranza a dare corso alla richiesta. Poi se l’attuale normativa necessita di una revisione potrà essere questo un passo successivo e la commissione darà il suo contributo”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Il cambio di legislatura non giustifica appieno il ritardo, sono passati già sei mesi. C’è stato poi il cambiamento della legge di sviluppo e ho preferito aspettare, non voglio entrare nella problematica come avete fatto perché è improprio parlare di diritti umani. Giustamente c’è una richiesta di riconoscimento giuridico e civile di rapporti affettivi more uxorio, è un’altra storia cui può essere legato il permesso di soggiorno, ma non può essere affrontato così”.

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