Home NotizieSan Marino CSU, enormi aumenti fiscali per pensionati e dipendenti

CSU, enormi aumenti fiscali per pensionati e dipendenti

da Redazione

“Il Governo non deve portare questo progetto in prima lettura consiliare! È un intervento del tutto iniquo e a senso unico per fare cassa che colpisce unicamente i lavoratori dipendenti e i pensionati con un fortissimo inasprimento della pressione fiscale, di cui riportiamo alcuni esempi”. Durissima presa di posizione della CSU.

Il Governo non deve portare questo progetto in prima lettura consiliare! È un intervento del tutto iniquo e a senso unico per fare cassa che colpisce unicamente i lavoratori dipendenti e i pensionati con un fortissimo inasprimento della pressione fiscale, di cui riportiamo alcuni esempi. Durissimo comunicato della CSU contro la riforma tributaria.

Per i lavoratori autonomi e le società, invece, vengono cancellati i pochi strumenti di accertamento previsti dal precedente progetto (fattura, scontrino, Smac Card), e viene addirittura ridotta la già bassissima tassazione!

Per i lavoratori autonomi e le società, invece, vengono cancellati i pochi strumenti di accertamento previsti dal precedente progetto (fattura, scontrino, Smac Card), e viene addirittura ridotta la già bassissima tassazione!

Gli effetti della riforma: alcuni esempi

Lavoratore dipendente reddito lordo € 15.000 (retribuzione netta di circa 1.100 euro mensili)

Situazione attuale – Imposta netta –

Progetto riforma 2012 – Imposta netta –

Progetto riforma 2013 – Imposta netta €. 1.501,75

 

Lavoratore dipendente reddito lordo € 20.000 (retribuzione netta di circa 1.462 euro mensili)

Situazione attuale – Imposta netta – € 93,07

Progetto riforma 2012 – Imposta netta – 255 euro

Progetto riforma 2013 – Imposta netta – 2169,00

 

Lavoratore dipendente reddito lordo € 35.000 (retribuzione netta di circa 2.471 euro mensili)

Situazione attuale – Imposta netta – 1300, 36 euro

Progetto riforma 2012 – Imposta netta – 2021, 25 euro

Progetto riforma 2013 – Imposta netta – 4887, 75

 

È un progetto di legge assolutamente impresentabile, iniquo e completamente da rigettare, quello che ha elaborato la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio e presentato nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali.

Come si evince dalla tabella sopra riportata, prevede un pesantissimo e inconcepibile inasprimento della pressione fiscale verso i lavoratori dipendenti, con un notevole accanimento anche verso i pensionati: per entrambe le categorie l’aumento della tassazione è del tutto spropositata e inverosimile.

Al contempo, il progetto di legge concede tutta una serie di sgravi, alleggerimenti, vantaggi e aumenti delle deduzioni che andranno a favorire ulteriormente le sole categorie del lavoro autonomo, che avranno un imponibile ancora più basso dell’attuale!

Addirittura, vengono cancellati i seppur pochi strumenti di accertamento fiscale previsti dal precedente progetto di riforma, come l’obbligo di fattura e di scontrino fiscale, nonché l’utilizzo della Smac come strumento obbligatorio di tracciabilità delle transazioni. Quindi, il progetto di legge non introduce la benché minima misura volta ad accertare e far emergere i tantissimi redditi e patrimoni oggi sconosciuti al fisco, e non fa nessun passo avanti nella lotta alla diffusa evasione ed elusione fiscale, che rappresenta una delle più grandi piaghe del nostro paese.

In sostanza, questo progetto che la Segreteria di Stato ha avuto l’ardire di presentare, non solo non contiene nessuna traccia di equità fiscale, ma è addirittura peggiore del vergognoso testo uscito dalla Commissione Finanze nel maggio dello scorso anno, attraverso un vero e proprio blitz corporativo con cui era stato confezionato un progetto di riforma tributaria a esclusivo interesse delle categorie del lavoro autonomo.

Un blitz che era stato sostanzialmente superato grazie alla mobilitazione dei lavoratori. Mobilitazione che la CSU non esiterà a mettere di nuovo in campo su questo progetto, che è ancora peggiore.

Per la CSU tale proposta legislativa non può assolutamente rappresentare una base di confronto. Il sindacato ha chiesto con forza al Governo che non venga assolutamente portato in prima lettura consiliare. Sulla riforma tributaria deve svilupparsi un confronto vero con il sindacato, e le soluzioni devono trovare un livello accettabile di condivisione da parte delle organizzazioni sindacali.

La CSU vuole fortemente la riforma tributaria, ma la base di partenza del negoziato deve essere un testo completamente riformulato, che realizzi finalmente l’equità fiscale e la lotta alla evasione/elusione fiscale attraverso l’emersione di tutti i redditi introducendo strumenti e forme efficaci di accertamento e di tracciabilità dei redditi. La CSU intende mobilitare i lavoratori per impedire che questo progetto di legge prosegua il suo iter.

Questa opera di informazione proseguirà anche nei prossimi giorni; forniremo altre informazioni per esplicitare nel dettaglio gli effetti della proposta di legge.

16 luglio 2013 Centrale Sindacale Unitaria

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