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Commissione Finanze; Felici propone il rinvio del dibattito sul Programma Economico

da Redazione

I lavori della Commissione ieri si sono concentrati sulla proposta avanzata dal segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, di rinviare il dibattito sul Programma economico 2014, consegnato ai commissari, al Consiglio grande e generale che sarà convocato per la prossima settimana.

Report Della Torre – I lavori della Commissione si sono concentrati sulla proposta avanzata dal segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, di rinviare il dibattito sul Programma economico 2014, consegnato ai commissari, al Consiglio grande e generale che sarà convocato per la prossima settimana.

Lo stesso programma economico sarà integrato in un unico comma insieme ai temi della spending review e della riforma fiscale. La richiesta del governo è volta da un lato, spiega il segretario di Stato, ad allargare il confronto a tutta l’Aula consiliare, dall’altro a consentire un esame più approfondito del programma, di oltre 170 pagine. La proposta è stata accolta all’unanimità dai commissari.

La seduta odierna è stata anche l’occasione di affrontare la questione del regolamento consiliare. Il consigliere Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs, ha ricordato a riguardo che il tavolo di maggioranza e minoranza prosegue e che sarà richiesta una proroga dei lavori, la cui scadenza è prevista a fine mese, per ottobre.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “In questa sede vorrei confermare quanto già riferito in sede consiliare sulle intenzioni del governo. Questo particolare momento del Paese, sulla sua dimensione economico e finanziaria, ha portato nell’ultimo semestre a una serie di contributi che, insieme, compongono il quadro rispetto al percorso da compiere e agli elementi da tenere in modo integrato per il futuro. Il momento è complesso, difficile, i numeri impongono alla società economica una riflessione. Dopo l’impegno al tavolo per lo sviluppo, quelli presi dal Consiglio grande e generale, il lavoro fatto dal Comitato per la revisione della spesa e i relativi impegni del governo, più quello per una tassazione ggiornata, l’esecutivo intende proporre alla Commissione una discussione del programma economico e un confronto approfondito sui tre temi di fiscalità, riduzione della spesa e sviluppo in Consiglio grande e generale. La proposta del governo è quindi di presentare oggi alla Commissione il programma economico, già inserito sul sito, e quindi chiederei ai commissari di poter consentire, in Consiglio, una discussione approfondita. E’ la risposta più giusta, prima della sospensione estiva, per poi passare alla scrittura delle politiche economiche perchè il bilancio di fine anno potrà essere strutturo, più articolato e adeguato per le scelte del prossimo futuro”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “La proposta del segretario di Stato è quella di rinviare il dibattito sul programma economico direttamente in Consiglio Grande e Generale. La legge prevede comunque per i commissari la possibilità di fare delle osservazioni. Chiedo alle rappresentanze delle forze di partito di pronunciarsi rispetto alla soluzione prospettata dal segretario Felici”.

Rossano Fabbri, Ps: “La proposta del segretario è alquanto opportuna. Abbiamo ricevuto copia del programma un paio di giorni fa e il rinvio della discussione è da accogliere favorevolmente. Mi permetto di fare una unica osservazione, all’interno programma economico si menziona il fatto che le fideiussioni di cui lo Stato sarebbe gravato rispetto al settore bancario ammonterebbero a 15 milioni di euro, benché in passato siano state maggiori. Sembrerebbe che molti crediti siano rientrati, mi permetterei solo di chiedere riscontro e osservazioni in merito a questo dato, perché fondamentale per la tenuta del bilancio dello Stato”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Sottolineo poi che il programma economico è stato comunque presentato nei termini previsti dalla legge”.

Paolo Crescentini, Ps: “Chiedo al segretario di Stato se non sia opportuno fare una presentazione del programma, non leggere tutte e 170 le pagine, ma avere una illustrazione dei contenuti”.

Andrea Zafferani, C10: “Mi associo alla richiesta del collega Crescentini, oggi in pochi sono in grado di dare contributo un dettagliato sulo programma economico, lo abbiamo ricevuto venerdì, non si è riusciti ad approfondirlo. Ci sono punti significativi, spending review, riforma fiscale, gli investimenti da compiere, tutta una serie di argomenti da approfondire. Oggi accolgo di buon grado la discussione in Consiglio, ma ci serve un’illustrazione sui punti fondamentali delle volontà del governo”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Anche mi associo a Zafferani e Crescentini, c’è tutta una parte sulla riorganizzazione della Pa, su personale e contro gli sprechi, su cui servirebbero opportuni chiarimenti da parte del segretario di Stato”.

Tony Margiotta, Su: “Mi associo alla richiesta fatta dai colleghi commissari, per avere una relazione di questo progetto economico, fondamentale per dare dei punti di riferimento per la nuova San Marino. Il metodo sembra giusto, anche se forse non usuale”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Come presidente ritengo opportuno precisare che o si decide di rinviare ad un’apposita altra commissione il dibattito, oppure di accogliere la proposta odierna del segretario di Stato. Vi ho chiesto di comunicare la vostra scelta. Se la scelta è di fare il dibattito solo in Commissione si procederà a convocarla. Qualora si intenda accettare la proposta del segretario, l’adempimento verrà fatto in Consiglio, non c’è assolutamente nessuna violazione di quanto previsto dalla legge”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Il chiarimento del presidente è opportuno per tutti, per chiarire il ruolo di commissione e consiglio. Alla luce di questo chiarimento, direi che non ha senso un riassunto o una segnalazione di alcune parti della relazione da parte del segretario, dovrebbe essere la commissione che dà indicazioni. Suppongo poi sia il Consiglio a svolgere questo compito, attraverso un ordine del giorno o atti vari, poi la Commissione potrà decidere se entrare nel merito di certi aspetti più significativi. Quindi ritengo inutile la richiesta dei colleghi. La proposta del segretario non ci toglie niente”.

Stefano Macina, Psd: “Al di là delle considerazioni della collega Ciavatta, credo la proposta del segretario sia un’opportunità in più. Nel Consiglio arriverà anche la relazione sulla spending review che incide sul programma economico. Le conclusioni dell’Aula dovranno essere integrate. Il fatto di poter creare anche la possibilità che non sia solo la commissione, ma tutto il Consiglio grande e generale a poter dare suggerimenti alla costruzione del documento che sarà alla base del prossimo bilancio dello Stato deve essere vista come un’occasione in più di confronto e dibattito”.

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: A nome della lista Pdcs-Ns credo sia una scelta opportuna quella del segretario, che intende portare in Consiglio un provvedimento così importante, per la definizione del bilancio di fine anno. E’ una scelta giusta ed intelligente”.

Massimo Cenci, Ns: “Per confermare quanto riferito dal collega Ugolini. Questo non è un momento come gli altri, in Consiglio saremo portati a discutere questioni fondamentali per il prossimo futuro economico del Paese e un dibattito va fatto avendo coscienza bene di quello che c’è scritto nel testo”.

Fabio Berardi, Pdcs: “Stiamo vivendo un momento particolare, ogni idea in più e ogni approfondimento in più sono utili. Mi raccomando solo di questo, vanno gestiti gli impegni in Consiglio grande e generale. Ci vuole una programmazione oculata delle sessioni e richiami ai gruppi consiliari. Ci sono dispersioni di lavoro su temi anche di rilievo minore. Se è possibile farei un richiamo alla Reggenza o all’ufficio di Presidenza perché si possano gestire diversamente le sedute, pur in assenza di un nuovo regolamento. Cambiano i tempi e anche le esigenze organizzative. C’è chi ha rinunciato alle ferie questa settimana con senso di responsabilità per dare un contributo al Paese”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Ringrazio i commissari perché mi hanno rassicurato sulle intenzioni del governo. Partirei dalle osservazioni di Berardi. Effettivamente c’è un ingorgo, una saturazione, che ostacola l’efficienza degli interventi. E’ necessario razionalizzare il confronto per rispettare l’efficacia di ciò che proponiamo. Per cui, per esempio, imparare ad affrontare in maniera integrata problemi connessi, senza dispersione di energie, credo sia un’occasione di innovazione. Per questo abbiamo pensato che un esame integrato di tre tematiche connesse possa diventare anche una prova matura di responsabilità. Questo Paese ha sofferto di mancanza di programmazione economica e dell’assenza di una connessione stretta dei diversi comparti perché ciò non era in cima alle sue priorità. Oggi invece abbiamo la necessità di fare questo sforzo. Nel programma economico c’è l’indicazione anche di ciò che manca. La coincidenza dei tempi sulle iniziative di riduzione della spesa non consente di avere proposte di governo in risposta alla relazione. Sono compresi invece gli indici e le modifiche trattate dalla riforma Igr rispetto alla nuova proposta del governo. Poi c’è per la prima volta un capitolo sulle imposte indirette. Ringrazio e do la mia disponibilità per approfondire i punti del programma economico.

Abbiamo anche altri pacchetti che intendiamo affrontare in maniera integrata in Consiglio, come gli adempimenti richiesti dalle organizzazioni internazionali. Le soluzioni possono trovarsi, poi ci sono le regole definite nere su bianco su cui siamo abituati a lavorare. Vero è che su questa saturazione dobbiamo lavorare. Il richiamo al capitolo sulla liquidità: è una norma prevista affinché non si scenda al di sotto degli impegni presi con Banca centrale”.

Tony Margiotta, Su: “L’atteggiamento che ha caratterizzato i commissari di opposizione è di una certa responsabilità per il Paese, tanto che si accoglie in modo unanime la richiesta del segretario. Ed è da sottolineare. Affronteremo nei prossimi 10 giorni delle proposte che porteranno ad avere tante discussioni, interventi e ore di lavoro in Consiglio grande e generale. E’ giusto che ci siano i tempi dati dal regolamento. Mi chiedo però se questa scelta del governo, di portare il dibattito un Consiglio, sia non solo un modo per responsabilizzare tutti, ma anche per dilatare i tempi”.

Paolo Crescentini, Ps: “Oggi il segretario ha detto quanto sostenevamo come forza politica da tempo, ovvero che il Paese era sprovvisto di una programmazione economica. Nella precedente legislatura presentammo anche un odg a riguardo quindi, oggi ci troviamo in sintonia per impostare una politica economica diversa. E’ naturale che i tempi di dilatino quando si affrontano in Consiglio argomenti così importanti con il regolamento consiliare attuale. L’invito è quello di mettere mano al più presto al regolamento consiliare e arrivare anche all’eliminazione delle Commissioni stesse, come una sorta di spending review, per affrontare tutte le questioni all’interno del Consiglio grande e generale”.

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs: “Rispetto al regolamento consiliare, è giusto ricordare che tutte le forze di maggioranza e opposizione ci stanno lavorando. Nella prossima settimana in Consiglio chiederemo la proroga dei lavori per fine ottobre, dato che la scadenza è prevista a fine luglio. Mi auguro che al massimo a novembre venga approvato il regolamento, per rendere più produttivo il Consiglio”.

Andrea Zafferani, C10: “Una volta che si decide di investire il Consiglio di questi temi, in particolare del programma economico, ritengo singolare che in Commissione si discutano poi le leggi che attuano quella relazione. Non è la linea che va per la maggiore, ma spero che quando decidiamo di investire il Consiglio di questi temi, lo si faccia fino in fondo, per tutta l’attuazione di quel percorso”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Quindi verrà discusso tutto in Consiglio. Un’ora di seduta per deciderlo mi sembra una perdita di tempo. Chiederei di non ricevere il gettone per questa commissione, anche se so già che questa richiesta non verrà accolta”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Francamente non pensavo di essere causa di un dibattito sulle diarie come fuori territorio. Non è mia intenzione espropriare le commissioni di alcunché, io non ho vincoli di orario, ma è giusto fare un ragionamento politico. Lo sforzo non è volto a dilatare i tempi, non avremmo chiesto un Consiglio in più, nè di accorpare i temi. Se ci fossero fini dilatori avremmo agito in senso opposto, lo dico a Margiotta.

La maggioranza deve evitare di fare propaganda e l’opposizione demagogia. Poi se nel dibattito si sfruttano tutti i tempi previsti del regolamento, la parte opposta commenta. Oggi è più facile fare demagogia che propaganda, ma credo sia da evitare tutto”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Chiedo al commissario Arcangeloni se intende associarsi ai colleghi di opposizione che intendono associarsi alla proposta del segretario, o meno”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Mi adeguo agli altri commissari”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Sulla proposta di rinuncia al gettone, visto anche il tempo perso per la mancanza di corrente, non mi sembra ci sia questa disponibilità. Magari ne terremo conto per una prossima commissione in caso di lavori estremamente brevi”.

Rossano Fabbri, Ps: “Comincia a diventare anche una presa in giro la questione del gettone. Io non vengo qua per i 60 euro, i costi della politica rispetto altre realtà sono irrisori, è ora di fare basta con questa demagogia spicciola. Senza emolumenti ci ritroveremo qua un parlamento sempre con meno professionisti e magari con soli dipendenti pubblici”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Dichiariamo sciolta la seduta”.

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