Home NotizieSan Marino CSU: incentivi all’occupazione, necessarie modifiche al progetto di legge

CSU: incentivi all’occupazione, necessarie modifiche al progetto di legge

da Redazione

Sono molte le proposte e richieste avanzate dalla CSU rispetto al “Progetto di legge di modifica del sistema di erogazione degli incentivi per l’occupazione e la formazione e delle tipologie contrattuali a contenuto formativo”, presentato dal Segretario Iro Belluzzi, iscritto in prima lettura nella seduta del Consiglio Grande e Generale che prenderà il via il prossimo mercoledì 17 luglio.

All’incontro con la delegazione di Governo, afferma la nota della CSU, svoltosi nei giorni scorsi, la CSU ha consegnato e illustrato il suo documento propositivo. In premessa, la CSU ha ribadito che non condivide questa prassi dell’Esecutivo di avviare il confronto praticamente nel momento stesso in cui i progetti di legge iniziano l’iter consiliare.

Il segretario Belluzzi, da parte sua, ha espresso la volontà di realizzare comunque un confronto reale, e di tenere conto delle proposte e richieste delle parti sociali. La CSU auspica fortemente che queste volontà dichiarate si traducano in concreto, consentendo attraverso un ampio negoziato di raggiungere un testo legislativo il più possibile condiviso.

Tra i diversi punti del progetto di legge, secondo la CSU gli incentivi alle assunzioni non devono essere uguali per tutti, ma vanno differenziati; più alto è l’inquadramento professionale, maggiore deve essere l’incentivo per le imprese. Altrimenti il rischio è che le aziende lascino i lavoratori ai livelli più bassi, anche quando svolgono mansioni particolarmente qualificate, non avendo nessun incentivo a riconoscere loro un inquadramento professionale più elevato.

In ogni caso, visto che comunque il progetto di legge prevede, per l’attribuzione degli incentivi, l’assunzione dei lavoratori a tempo indeterminato dal terzo mese in poi, non si capisce perché le assunzioni non possano essere esclusivamente a tempo indeterminato, visto che i periodi di prova sono già contemplati dai contratti di lavoro vigenti.

Pur consapevoli che questo strumento deve essere rimodulato, la CSU ritiene troppo gravoso e penalizzante per le persone disoccupate il taglio all’indennità di mobilità: la cifra viene abbassata, e al contempo il periodo di percepimento della stessa indennità rimane invariato. Se c’è una riduzione dell’indennità di mobilità, per la CSU il periodo deve essere stabilito in base alle reali capacità economiche familiari, poi deve essere necessariamente allungato, tanto più in questa fase di fortissime difficoltà economiche per tanti lavoratori che non hanno l’opportunità di trovare una nuova occupazione.

Il progetto di legge inserisce l'”indicatore dello stato economico familiare”: la CSU è d’accordo in linea di principio, ma questo intervento deve essere realizzato nel migliore dei modi, evitando che vada a premiare i soliti “furbetti”, ovvero quelle persone che – per effetto della mancanza di adeguanti strumenti di accertamento fiscale – dichiarano redditi miserabili, quando invece hanno in realtà buone disponibilità economiche.

Un altro importante rilievo fatto dalla CSU, è che quasi tutti gli interventi previsti dal progetto di legge sono a carico del Fondo Ammortizzatori Sociali, il quale è pagato solo dai lavoratori dipendenti del settore privato e dalle aziende, e da una piccola parte dei lavoratori della Pubblica Amministrazione. Poiché il problema della lotta alla disoccupazione riguarda tutta la collettività, e non solo una parte di essa, la CSU chiede che le risorse siano tratte dalla fiscalità generale, chiamando quindi tutte le categorie del lavoro autonomo a contribuire con le loro risorse.

Quelle sopra riportate sono alcune delle proposte avanzate dalla CSU. Il testo completo del documento CSU è scaricabile dai siti delle Confederazioni: www.csdl.sm – www.cdls.sm

 

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