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Santarcangelo •13, il programma di sabato 13 luglio

da Redazione

Un primo sabato che inizia con incontri, performance e attività sin dalla mattinata. La maratona di Purge, in prima assoluta in Italia, è un lavoro in cui l’artista americano Brian Lobel pone una riflessione sui meccanismi che molte volte regolano e guidano il concetto di amicizia in relazione ai social media. Nella versione italiana, appositamente realizzata per Santarcangelo •13, l’attrice/performer Eva Geatti si sottopone a un gioco crudele: dopo aver avvisato tutti i suoi amici su Facebook dell’esperimento dal vivo davanti al pubblico, passa in rassegna tutti i suoi contatti sul social network e affida agli spettatori che passano, dalle ore 10 alle 24 al Caffè Commercio, la scelta di quali tenere e quali cancellare, aprendo così una domanda sulla verità dell’amicizia e l’aspetto intimo di perdita e di abbandono.

Alle 21.30, in piazza Ganganelli, altra presenza d’eccezione e gradito ritorno a Santarcangelo per la compagnia Lombardi – Tiezzi/Teatro laboratoriodella Toscana, che presenta Scene di Woyzeck. Nell’opera incompiuta di Georg Büchner, poi ripresa in forma operistica da Alban Berg, si racconta un declino del personaggio Woyzeck verso la follia. Nel lavoro di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi si analizzano le scene come momenti singoli e evocazioni di altri racconti, in cui il tormento dei cuori e il dolore universale risuonano come un canto popolare, nonostante l’inesorabile tensione al delitto.

Infine, alla sala del Musas (ore 19), la coreografa danzatrice e performer Francesca Proia propone, con il suo lavoro Voce lattea, una intrigante e significativa suggestione ispirata dalla tecnica monastica della “voce curatrice”: la cosiddetta tecnica della “voce lattea” che fa della riscoperta fisicità del suono un elemento non solo di conoscenza ma di vero e proprio intervento sulla realtà (replica, domani alle 21).

 

Il Premio “Lo straniero” 2013


Il festival di Santarcangelo, per vicinanza e prossimità nell’invenzione di contesti minoritari accoglie, per il quarto anno consecutivo, il Premio LO STRANIERO, nato nel 1992. La consegna del premio “Lo straniero” non consiste in un formale momento celebrativo, bensì nell’occasione di un vero e proprio incontro dedicato a una sempre più vasta area di intellettuali, artisti, operatori che condividono percorsi “eretici”nell’arte, nella cultura, nella scienza e nella società. Infatti, a corollario del premio, sono previsti incontri, letture e proiezioni di approfondimento con i protagonisti che hanno ottenuto il riconoscimento. La giuria 2013composta, come di consueto, da collaboratori e amici della rivista ha premiato quest’anno: Franca Cavagnoli, Matteo Marchesini, Giovanni Columbu, Leonardo Di Costanzo, Andrea Brazzoduro, Angelo Ferracuti, Suor Rita Giaretta, Yvan Sagnet, Giovanni Zoppoli, Iris, Lisetta Carmi, Guido Scarabattolo, Mario Dondero, Danio Manfredini.

 

Oggi ancora in programma


In scena in seconda serata, l’olandese Lotte van den Berg con la sua orazione politica affidata all’attrice, premio Ubu 2012, Daria Deflorian, in piazzetta Nicoletti alle 22.30 (domani alle 22.30 in piazza Ganganelli).

Prosegue lo spettacolo sull’ambigua personalità, ideato e interpretato da Gertjan Franciscus van Gennip con The Honey Queen, attorno alla figura della regina del miele nel suggestivo luogo delle Grotte Municipali (in replica alle 19, 19.30, 22, 22.30).

Allo spazio Liviana Conti la coreografa e danzatrice Zoë Poluch propone Example, lavoro inscritto in una ricerca sull’attivazione di un metodo tra il solitario e il collettivo, abitando luoghi e tempi e fondato su una forma di reciprocità e di interdipendenza priva di compromessi.

Replica anche stasera al Lavatoio (ore 20) Kate MacIntosh con All Ears, nel suo viaggio tra il mondo umano e animale, tra politica e dinamiche di gruppo, tra sistema sociale e interazione culturale, facendo emergere una riflessione sulla condizione dell’individuo, sulla sua solitudine e sul suo ruolo nella collettività (fino a domani alle 21).

Repliche per i due gruppi di cerbiatti a cura di Virgilio Sieni: al teatrino della Collegiata (alle ore 19 e 20) Racconto_Gruppo Cerbiatti Bari con l’assolo del giovanissimo danzatore che rivela una presenza capace di una maturità e consapevolezza inaspettate; alla Sala di Porta Cervese (alle ore 20 e 21) In ascolto_Gruppo Cerbiatti Livorno, coreografia interpretata questa volta da due giovanissime danzatrici che si mettono alla ricerca di un’altra voce, quella del corpo, e di un altro suono.

Allo Spazio Liviana Conti continuano la retorica sulla TV pedagogica dei Fanny & Alexandercon Discorso Giallo interpretato da Chiara Lagani (ore 21) e il “solo”, omaggio a Stravinskij della danzatrice Cristina Rizzo in La sagra della primavera. Paura e delirio a Las Vegas.

Radio Gun Gun | Il film Molière del Théâtre du Soleil | Il concerto in piazza delle Monache

Radio Gun Gun, l’emittente del festival curata da Altre Velocità, ritorna in piazza Ganganelli, sua sede originaria, con trasmissioni live con ospiti, dedicate agli approfondimenti e alle inchieste sui temi del festival e ospiti musicali dal vivo (oggi gli Al Doum and The Faryds che suonerà in piazza Monache). A cura di Altre Velocità anche il “Giornale del Festival”, inserto in uscita con il Corriere di Romagna nei due fine-settimana del festival, 12<14 e 19< 21 luglio.

Il concerto in piazza delle Monache, alle 22.30, prevede il gruppo milanese Al Doum and The Faryds, che unisce influenze etniche con la musica psichedelica, attraverso sonorità esotiche rese anche grazie all’utilizzo di strumenti etnici, con deviazioni kraut rock.

Prosegue il laboratorio intensivo con la fotografa MonikaBulaj a cura di E.Motion Photoworkshop. Al Supercinema, incontro con la fotografa per approfondire i temi del suo lavoro (ore 17.30, sala Wenders).

In mattinata, si apre anche la sezione dedicata alle proiezioni e alle scelte di cinema all’interno del programma di Santarcangelo •13. Alle 10 alla Sala Wenders del Supercinema, la proiezione di Molière, unico film realizzato da Ariane Mnouchkine, fondatrice e regista del Théâtre du Soleil. Una creazione d’arte autonoma e non legata a uno spettacolo bensì al racconto della storia di Molière, realizzato con uno sguardo rivolto all’essere umano e alla sua esistenza, all’intellettuale impegnato in un confronto, spesso contraddittorio, con il potere (in replica domenica alle 10 e alle 15 e il 16 in piazza Ganganelli alle 21).

 

Abitare la città ogni giorno. I progetti speciali lungo tutto il festival


Tutte le mattine è possibile immergersi nella pratica corporea di The hall of growing happiness della coreografa e danzatrice FrancescaProia, proveniente dal nada Yoga, lo yoga del suono interiore (dall’inizio del festival fino a domenica 21, tutti i giorni, ore 9 – 11.30; ingresso gratuito).

Proseguono le proiezioni del film I topi lasciano la nave ideato da ZapruderFilmmersgroup realizzato a partire dalla spettacolare performance\gara di ballo, in piazza Ganganelli, dello scorso anno (Sala Mons Jovis Le Rocche Malatestiane; ogni ora, dalle 21 alle 23).

Proiezioni anche nella roulotte dei Mutoid, allestita in piazza Ganganelli, del film Il Campo del collettivo bolognese Zimmerfrei, documentario sul campo della Mutoid Waste Company realizzato con la partecipazione dei suoi abitanti e prodotto da Santarcangelo •13 (dalle 16 alle 24).

Ogni giorno è possibile visitare le installazioni dei pathosformel, prodotto di tre diversi esperimenti raccolti in un unico progetto T.E.R.R.Y.: #1 installazione presente nell’atrio della Grotta Municipale (dalle 20 alle 24) con gli interventi musicali, questa sera, curati da Albert Gallart, e #2 Orto in via del Coppo, realizzato in collaborazione con l’Arboreto Teatro Dimora di Mondaino (dalle 9 alle 24).

Alla scuola elementare “Pascucci” continua per tutta la durata del festival, il progetto Art you lost? di lacasadargilla/Muta Imago/L. Brinchi R. Zanardo (Santasangre)/Matteo Angius. Allo spettatore è chiesto di portare con sé un oggetto non casuale, che presuppone un vissuto, e che sia disposto a lasciare per sempre, in questo modo egli stesso diventa co-autore di una grande opera installativa per Santarcangelo •14 (dalle 16 alle 24).

Da piazzetta Nicoletti ogni giorno è possibile seguire le tracce del cammino di Strasse e del loro progetto KING, attraverso KING/Echi, un’installazionein cui sono raccolte le fonti e i materiali di lavoro che ogni giorno si compongono lungo il percorso del collettivo Strasse (dalle 21 alle 24).

Tutti i giorni allo Spazio collAA/Sferisterio dalle 18.30 alle 19.30 il gruppo MK presenta Clima, un progetto che indaga la vocazione della danza all’esplorazione del mondo circostante, attraverso connessioni e incidenze proveniente dal mondo esterno. La performance è aperta a tutti.

 

Dall’inizio alla fine del festival


Alcune esperienze accompagnano il festival per tutta la sua durata.

L’Osservatorio critico curato da Altre Velocitàrealizzerà un Giornale del Festival, ospitato sul “Corriere Romagna”, nel tentativo di ripensare spazi e tempi della critica, in collaborazione con alcuni disegnatori che raccontano il festival tramite immagini. Inoltre ogni mattina – a partire da domani, tra le ore 10 e le 11 – è possibile partecipare alle riunioni quotidiane di redazione, come momento di riflessione, di incontro e di approfondimento sul festival.

Ogni giorno negli spazi di collAA/Sferisterio (dalle 16 alle 20), le attività di Tipografia Testamento, un laboratorio artigianale aperto al pubblico che si occupa di raccogliere e rielaborare contenuti visivi, testuali e musicali, pubblicandoli in edizioni artigianali, autoprodotte e a tiratura limitata. Inoltre segnaliamo la Ciclofficina, sorta di laboratorio a cielo aperto a disposizione del pubblico (tutti i giorni, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 ) dove sarà possibile imparare a riparare gratuitamente la propria bicicletta. Infine collAA/Sferisterio ospita il bookshop curato da Nda/Interno4 e un piccolo ristoro Langolodeilimoni, dotato anche di wifi gratuito.

 

Il ristoro e il dopofestival


Aperto tutte le sere, dalle 19 all’1.30 circa, il ristoro del Centro Festival di Santarcangelo •13 è curato dallo chef Fabrizio Mantovani, in collaborazione con lo staff dell’osteria da Oreste che propone una ristorazione quotidiana a base di prodotti stagionali a “filiera corta”.

Ritorna la “piazza notturna” del Dopofestival Mililm, spazio novità dello scorso anno, che per tutta la durata del festival sarà luogo di incontro e di divertimento per tutti gli spettatori, artisti, ospiti e lavoratori del festival. Al numero 284 di via Fosse Incrociate prenderà vita ogni sera alle 00.30 un djset diverso, curato da ospiti speciali che animeranno la serata con la loro musica. Nel primo sabato danzante del festival ci aspetta Santarcangelo is for lovers, serata a cura del Velvet, con i dj Lappa (Q), Zeromy, Madi, Simone – Stereo:fonica che alterneranno il loro sound indie, rock e electro.

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