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Riforma tributaria, CSU: “Un progetto assolutamente impresentabile”

da Redazione

La CSU ha chiesto con forza al Governo che non venga assolutamente portato in prima lettura consiliare. Mentre ai lavoratori dipendenti e ai pensionati la pressione fiscale viene fortemente aumentata, per le categorie del lavoro autonomo il progetto di legge concede tutta una serie di sgravi, alleggerimenti, vantaggi e aumenti delle deduzioni.

La CSU ha chiesto con forza al Governo che non venga assolutamente portato in prima lettura consiliare. Mentre ai lavoratori dipendenti e ai pensionati la pressione fiscale viene fortemente aumentata, per le categorie del lavoro autonomo il progetto di legge concede tutta una serie di sgravi, alleggerimenti, vantaggi e aumenti delle deduzioni. Queste categorie avranno un carico fiscale ancora più basso dell’attuale.

È un progetto di legge assolutamente impresentabile – afferma la nota sindcale – e completamente da rigettare, quello che ha elaborato la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio e presentato alle organizzazioni sindacali nell’incontro a Palazzo Begni di oggi pomeriggio.

Da un lato contiene un pesantissimo e inconcepibile inasprimento della pressione fiscale verso i lavoratori dipendenti, con un notevole accanimento anche verso i pensionati: per entrambe le categorie l’aumento della tassazione è del tutto spropositata e inverosimile.

Al contempo, il progetto di legge concede tutta una serie di sgravi, alleggerimenti, vantaggi e aumenti delle deduzioni che andranno a favorire ulteriormente le sole categorie del lavoro autonomo, che avranno un carico fiscale ancora più basso dell’attuale.

Addirittura, si vanno ad indebolire i pochi strumenti di accertamento, controllo e tracciabilità previsti dal progetto di riforma tributaria confrontato lo scorso anno; quindi, il progetto di legge non introduce la benché minima misura volta ad accertare e far emergere i tantissimi redditi e patrimoni oggi sconosciuti al fisco, e non fa nessun passo avanti nella lotta alla diffusa evasione ed elusione fiscale, che rappresenta una delle più grandi piaghe del nostro paese.

In sostanza, questo progetto che la Segreteria di Stato ha avuto l’ardire di presentare, non solo non contiene nessuna traccia di equità fiscale, ma è addirittura peggiore del vergognoso testo uscito dalla Commissione Finanze nel maggio dello scorso anno, attraverso un vero e proprio blitz corporativo con cui era stato confezionato un progetto di riforma tributaria a esclusivo interesse delle sole categorie del lavoro autonomo.

Un blitz contro il quale la CSU aveva assunto posizioni durissime, e che era stato sostanzialmente superato grazie alla mobilitazione dei lavoratori e al ruolo molto determinato che CSdL-CDLS avevano svolto nel confronto con l’allora Segretario di Stato per le Finanze. Mobilitazione che la CSU non esiterà a mettere di nuovo in campo, su un progetto che è ancora peggiore.

Per la CSU questo progetto non può assolutamente rappresentare una base di confronto. Il sindacato ha chiesto con forza che non venga assolutamente portato in prima lettura consiliare. Sulla riforma tributaria deve svilupparsi un confronto vero con il sindacato, e le soluzioni devono trovare un livello accettabile di condivisione da parte delle organizzazioni sindacali.

La base di partenza del negoziato deve essere un testo completamente riformulato, che realizzi finalmente l’equità fiscale e la lotta alla evasione/elusione fiscale. La CSU non chiede l’aumento della pressione fiscale per il lavoro autonomo, ma che siano messe in atto forme efficaci di accertamento e di tracciabilità dei redditi per far emergere l’imponibile.

Nelle prossime comunicazioni forniremo alcuni dati riguardo a questa delirante proposta di “riforma tributaria”.

La CSU intende mobilitare i lavoratori per impedire che questo progetto di legge prosegua il suo iter. Fin dai prossimi giorni verrà convocato l’Attivo unitario dei delegati sindacali.

 

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